I Monti Altai sono una catena sita nella Siberia russa, che si suddivide in quattro parti, alcune delle quali estese nei territori di Kazakhistan, Mongolia e Cina, per quest'ultima nella regione autonoma del Xinjiang Uygur. Il capoluogo dello Stato federale russo di Altai è la maggiore città prossima ai monti dotata di un aeroporto internazionale e di collegamenti ferroviari e stradali. Tuttavia avvicinarsi ai Monti Altai rimane una cosa difficile, e le zone remote e isolate sono raggiungibili solo con l' elicottero, a piedi o a cavallo.

I Monti Altai hanno un'altezza fra i 109 e i 4506 metri, con la cintura boscosa fra i 1800- 1900 metri. L'area ha un clima continentale, con estati tiepide e piovose ed inverni rigidi. Le vallate vedono poca neve, mentre le vette sono perennemente innevate. La temperatura media annuale si aggira sugli 0° C. In luglio la temperatura media al di sotto della linea della neve è di 15-17° C, mentre d'inverno la minima raggiunge i meno 62° C. Le precipitazioni medie annue sono di 500-700 mm.

I Monti Altai sono la catena più primitiva e più alta del massiccio dell'Altai, quindi presentano caratteristiche naturali straordinarie: più di 1500 fiumi ghiacciati distribuiti su un'estensione di 910 kmq; cime svettanti che forano le nubi, precipizi, lievi pendii e gole che paiono tagliate con l'accetta.

Nella zona vivono più di 2000 specie di piante, incluse 17 in pericolo di estinzione, e 212 tipiche dell'area. Ad attirare di più l'attenzione è l'ontano, un albero che cresce solo nell'est dei Monti Altai. La grande prateria siberiana priva di alberi, le foreste, i monti secondari, e la tundra di alta montagna e dei fiumi ghiacciati formano insieme ai ghiacciai lo stupendo paesaggio dei Monti Altai.

I Monti Altai sono anche ricchissimi di beni culturali, visto che già molto tempo fa vi sono state scoperte grandi quantità di reperti risalenti al Paleolitico. Questa terra ha registrato la storia di molte etnie tribali, e Genghis Khan, Sijitai, i Turchi, gli Uyugur e i Mongoli vi hanno lasciato le loro tracce storiche. Solo alla metà del 18° secolo la zona è diventata ufficialmente parte dell'Impero della Russia zarista. Il monumento più conosciuto dei Monti Altai è una necropoli di capi tribù risalente al 5° secolo d.C., con un centinaio di tombe dalla struttura complessa e di varie dimensioni. Le opere d'arte ivi seppellite sono rari tesori mondiali.