Zhai Mo, Il Buddha e la navigazione
  2015-10-12 10:15:02  cri
Ad agosto al Porto di Alessandria d'Egitto il sole accecante, le onde di caldo si fondono con quelle del mare bagnando la costa, camminando sul lungomare il giornalista ha riconosciuto da lontano Zhai Mo – alta statura, spalle e faccia quadrate, il che è proprio l'immagine popolare di un uomo forte dello Shandong.

La flotta che "ripercorrere la Via della Seta marittima del 2015", guidata da Zhai Mo, è appena arrivata nel Mar Mediterraneo dopo aver attraversato il Canale di Suez. Dopo tanti anni di navigazione, Zhai Mo è scolpito dal sole e dal vento dell'oceano, tuttavia, i suoi capelli lunghi, piuttosto artistici, raccontano a chi lo incontra che il marinaio che ha navigato per i sette mari è in verità un pittore.

Nel corso degli ultimi dieci anni, Zhai Mo è entrato nel cuore del pubblico grazie alla navigazione. In verità, da piccolo ha studiato pittura, e non ha mai abbandonato i suoi pennelli: "La navigazione è la coltivazione di me stesso seguendo il Buddha, ogni volta dopo l'incontro con la natura e riflettuto su cio, esperimo il tutto nei miei dipinti.

Prendo in considerazione la navigazione come una coltivazione di me stesso in base al Buddha nel tempio. Dopo aver eseguito scambi con la natura e prodotto i propri pensieri, l'ho mostrato con i dipinti."

A Zhai Mo piace chiamare se stesso un "abitante di montagna". Nato nel 1968 a Xintai della provincia dello Shandong, appena sedicenne è andato da solo a Beijing per studiare pittura. Ha viaggiato dalla Francia alla Nuova Zelanda e nel 2000, quando organizzava la sua mostra d'arte all'estero, ha incontrato un anziano che ha navigato tutto il mondo in una settimana e mezzo, innescando così la sua passione per la navigazione.

In quell'anno, Zhai Mo ha venduto la sua casa per comprare una barca a vela di seconda mano senza motore. Da allora ha navigato intorno alla Nuova Zelanda, attraversato la fossa del Kermadec e quella delle Marianne del Pacifico meridionale, e viaggiato a miglia nelle acque cinesi.

Poiché la navigazione costiera è già stata eseguita tante volte, la circumnavigazione del globo è diventata l'obiettivo di Zhai Mo. Dopo sei anni di preparativi, in gennaio del 2007, Zhai Mo è partito da Rizhao, Cina, per la navigazione in solitario sulla "Rizhao", barca a vela senza motore, ed è ritornato l'agosto del 2009, diventando il primo cinese a compiere quest'impresa e diventando una delle figure "che hanno commosso profondamente il popolo cinese".

Navigando in un oceano immenso e sconosciuto, ha affrontato situazioni di una difficoltà inimmaginabile. I cambiamenti atmosferici in mare sono improvvisi, il monsone di sud-ovest è interminabile, proveniente dall'Oceano Indiano settentrionale, è in grado di sradicare gli alberi da terra, anche le navi cargo di 10 mila tonnellate hanno paura di affrontarlo, tuttavia, Zhai Mo è entrato più di una volta in queste acque tempestose.

Una volta veleggiando nell'Oceano Indiano, la vite del timone si è improvvisamente rotta a causa dei marosi, per cui Zhai Mo ha utilizzato con ostinazione le sue mani guidando il secondo timone per cinque giorni. Con l'intenzione arrivare in Madagascar, ha fatto però "irruzione" in una base militare degli Usa nell'isola britannica di Diego Garcia. Anche se è stato "detenuto" dai militari, ha evitato per fortuna il naufragio.

Non importa quanto sia eccitante, la Vita di Pi è, dopo tutto, è solo un libro. Quando si naviga da solo si ha paura di andare a dormire all'interno della cabina. Perciò Zhai Mo si è legato sul ponte, svegliandosi ad intervalli di ogni 2 o 3 ore per controllare se la rotta fosse cambiata; sul mare era accompagnato dallo squalo, dalla volte celereste, ammirando il salto dei delfini accanto a lui. Navigando in solitaria si soffre doppiamente sia fisicamente sia mentalmente, ed è facile ammalarsi, e dopo essersi ammalati la forza di volontàdiventata la miglior medicina in assenza di medici e farmaci…

Anche se le violente tempeste e i cavalloni stabiliscono diversi ostacoli per la navigazione, tuttavia, secondo Zhai Mo, l'ostacolo più grande per la navigazione moderna nasce dal fattore umano. Quando s'incontra le condizioni meteorologiche avverse, è anche possibile regolare le vele, ma è impossibile evitare i pirati.

"Affrontare i pirati è la cosa più stressante", dice Zhai Mo. Nell'aprile 2015, la flotta che "ripercorre la Via della Seta marittima del 2015" è partita da Pingtan, della provincia del Fujian. Dopo aver attraversato lo Stretto di Malacca e l'Oceano Indiano, Zhai Mo, è entrato per la prima volta nella sua vita nelle acque somale del Golfo di Aden, dove la pirateria è dilagante.

Dopo che la flotta ha lasciato lo Stretto di Malacca, la tensione è calata su Zhai Mo. C'erano diverse navi mercantili che raccontavano via radio le possibili molestie dei pirati. "In navigazione solitaria non ho paura, tuttavia, quando guido una flotta, devo considerare la sicurezza di tutti".

Il pericolo è venuto come previsto. Quando la flotta viaggiava verso il mare delle Andamane nell'Oceano Indiano, sono improvvisamente apparse due barche non identificate che giravano intorno alla flotta dopo che si era riunita. Zhai Mo ha intensificato immediatamente la sua vigilanza. Dopo aver inviato un segnale di soccorso al Centro di soccorso marittimo della Cina, Zhai Mo comandando l'equipaggio di stare sul ponte per intimidire i pirati, deviando la rotta lontana dalla costa. Dopo diverse ore di confronto, i pirati hanno lasciato perdere.

Con riluttanza arrivati in Sri Lanka la flotta di Zhai Mo ha assunto guardie di sicurezza armate. Anche così, la flotta ha ancora sofferto tre attachi. Alcune barche hanno navigato vicino la flotta durante a notte, spegnendo le luci di navigazione, per cui, era difficile rivelarle sul radar.

"Senza pistola sono pescatori, con dei pirati", Zhai Mo descrive così l'identità dei pirati.

Al culmine delle difficoltà con le navi pirati sulla scia e con cibo ed acqua che scarseggiavano, la flotta è stata aiutata dalle navi mercantali e da navi di scorta cinesi.

Durante il viaggio, diverse navi mercantili li hanno contatti via radio offrendogli il loro aiuto, fornendo verdure, sale e zucchero. Quando la flotta è arrivata nel Golfo di Aden, la 20° flotta di scorta navale cinese l'ha scortato per due giorni e due notti, e ha anche esaminato e riparato il timone e le apparecchiature di comunicazione prima di separarsi.

"Quando ci siete voi, siamo pienamente preparati per quello che sta arrivando." Nei Momenti di Wechat, Zhai Mo ha espresso la propria gratitudine.

Quando non naviga Zhai Mo dipinge nel suo studio a Songzhuang Beijing. Dopo aver iniziato la navigazione, il mare è diventato il tema principale delle sue opere, e lo stile non è più astratto come in passato.

"Il mare che dipingo è diverso da quello degli altri, e non è azzurro" dice Zhai Mo. "Nell'oceano più lontano, ha visto un mare di colore nero e grigio, mai visibile dalla riva".

Oltre ai colori, il mare di Zhai Mo assomiglia ad una montagna. Lui ,cresciuto sotto i piedi della montagna Taishan, legge la natura basandosi sulla montagna. Per un anno ha dipinto una montagna ritarandola con i suoi colori diversi.

La navigazione offre una sensazione unica per le relazioni tra terra e mare. "La terra è nata dal mare, e la struttura delle montagne è anche prodotta dalle maree e onde." Prendendo il pennello, con un tono scuro, Zhai Mo ha delineato il profilo delle montagne, alte e basse, mentre ha continuato a sovrapporre i blocchi di colore azzurri e bianchi agli altri, le montagne poco a poco sono diventate unoceano.

Ogni volta che naviga sul mare, Zhai Mo dipinge il suo diario di bordo con alcuni disegni. Durante i giorni in cui la flotta è ancorata al Porto di Alessandria d'Egitto, l'equipaggio è rimasto bloccato nelle navi, non potendo ottenere la licenza di sbarco. Sentendo che qui vicino è il sito storico del Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico, Zhai Mo ha subito dipinto un faro per esprimere il suo umore del momento.

Il faro è l'immagine preferito da Zhai Mo. Secondo lui, il faro ricorda sempre alla gente i naufragi, verificatisi qui, e quando i navigatori vedono il faro, il loro stato d'animo gioioso che desidera avvicinarsi alla riva è indescrivibile.

Nel 2003, dopo aver navigato per tanti anni, Zhai Mo ha lasciato la barca in un cantiere di Qingdao. Ha trovato che non c'era nessun yacht o barca a vela. In quegli, molti paesi europei avevano già organizzato degli eventi per la navigazione in tutto il mondo.

Sono passati dieci anni e la navigazione cinese oceanica ha avuto un rapido sviluppo. nella Qingdao e Sanya di oggi, i loro porti sono pieni di yacht e barche di vela, e sempre più persone cominciano a esplorare il divertimento della navigazione.

"La navigazione causa forte dipendenza," dice Zhai Mo, si produce il desiderio di esplorare il prossimo spazio marittimo dopo quello precedente. Sotto influenza dei leader di navigazione tra cui Zhai Mo, "Qingdao", "Beijing", "Xiamen"… queste barche a vela, che prendono il nome delle città cinesi, iniziano a presentare le figure degli esploratori cinesi in ogni oceano. Zhai Mo ha affermato ai giornalisti che proprio al momento dell'intervista, una famiglia di cinque cinesi stava navigando nel Mar dei Caraibi.

Secondo Zhai Mo, l'antica Via della Seta marittima ha testimoniato la prosperità della civiltà marittima cinese. La scala e i successi dei sette viaggi di Zhenghe verso il mondo occidentale nella dinastia Ming hanno superato molto di più l'Occidente a quel momento. "A causa della mancanza di interesse per l'oceano, la Cina ha pian piano perso il diritto di parlarne. Nei tempi moderni, le umiliazioni subite dalla Cina dalle potenze straniere sono quasi tutte dal mare."

In agosto 2013, Zhai Mo è entrato nelle acque delle isole Diaoyu con la barca a vela, spargendo un centinaio di bandiera rosse con cinque stelle sul mare. Egli ha detto: "Volevo dire a tutto il mondo che come un navigatore le isole Diaoyu appartengono alla Cina."

Durante questi anni, sempre più persone chiedono a Zhai Mo come studiare la navigazione, e lui trova che la gente che abita nelle zone interne, tra cui la provincia dello Shaanxi, del Ningxia, ha la maggior passione per la navigazione. Tuttavia, in precedenza, non c'è quasi nessuna scuola di addestramento per la navigazione oceanica cinese.

All'inizio di quest'anno, Zhai Mo ha stabilito a Sanya la sua prima scuola di vela, formando specialmente le persone che possono navigare con barca a vela. In futuro, lui prevede di stabilire più scuole a Qingdao, Xiamen e altri luoghi. Crede che con la costante attenzione del paese per il mare, la passione dei cinesi per la navigazione oceanica sarà riaccesa.

"Ci sono ancora troppi aspetti sconosciuti dell'oceano da esplorare per i cinesi", dice Zhai Mo.

 

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