Il ramadan di uno zio arabo in Cina
  2015-07-17 16:21:02  cri

É un pomeriggio di luglio 2015, l'algerino Lufty insieme ad alcuni suoi colleghi cinesi, hanno viaggiato sino al villaggio Xiguanshi, alla periferia di Beijing, per trascorrere qualche giorno con una famiglia del posto assaporando il Ramadan cinese. Il non ancora quarantenne Lufty con il suo viso maturo e il suo sorriso schietto e simpatico è affettuosamente chiamato dai suoi colleghi "Zio Lu".

Anche se ha già lavorato due anni a Beijing, questa è la prima volta che trascorre il Ramadan con una famiglia cinese, perciò è un pò emozionato.

Senza accorgersene, sono arrivati al villaggio Xiguanshi, a 50 km a nord di Beijing, dove vi è la più alta concentrazione di cittadini d'etnia Hui, tra il migliaio di residenti più dello 85% è musulmana. Al tramonto, gli abitanti sono usciti per fare spese e preparare l'iftar, il pasto serale consumato dopo il digiuno quotidiano del Ramadan. Lufty e i suoi compagni attraversando viette e vivaci mercati sono arrivati ad un singolo palazzetto di due piani. L'edificio, costruito con mattoni e tegole grigie nonché il tipico portone rosso della tradizione cinese, è però contraddistinto da una placca verde su cui sono incisi i testi in arabo del Corano, a dimostrazione dell'identità musulmana di questa famiglia.

Il padrone di casa Li Youdong, di etnia Hui, li aspettava davanti alla casa con la famiglia. Dopo avere scambiato i saluti di rito del Ramadan con Lufty e i suoi amici, Li ha accolto gli ospiti in casa. Le decorazioni in stile islamico all'interno della casa danno un senso di familiarità a Lufty.

"Sono evidentissime le caratteristiche islamiche dentro la casa. Sulla parete sono appesi molti scritti calligrafici in arabo del Corano, che rappresentano un'importante parte delle decorazioni e caratteristiche delle famiglie musulmane."

Poiché è il Ramadan, la famiglia di Li osserva il digiuno secondo l'usanza islamica, per cui non è stato servito né tè né spuntini agli ospiti, neanche se chiesti con gentilezza. Questo fa sentire più a suo agio Lufty, ospite da un paese islamico, che ha molto da discutere con Li, grazie alle loro simili esperienze di digiuno.

"La prima volta che ho digiunato per il Ramadan avevo cinque anni."

"Anch'io ho iniziato da piccolo, nel 1956 quando avevo 6 o 7 anni. Il digiuno non significa solo essere affamato ma, il corpo dalla testa ai piedi, la mente e gli occhi, tutti devono digiunare. Non si dice quello che non si deve dire, no si guarda quello che non si deve guardare, non si va dove non si deve andare e non si pensa quello che non si deve pensare. Solo a questo punto il digiuno è completo."

Lufty ha discusso insieme Li le sue esperienze di digiuno. Ma ciò che gli interessa di più è la vita del Ramadan dei musulmani cinesi. A questo proposito, Li ha detto:

"Ogni anno ci sono 100-200 persone che digiunano. Molte persone, in particolare le donne, non escono da casa. Solo per il Jumu'ah, il sermone di preghiera del venerdì, tutti vanno alla moschea. Qui ogni anno per il Ramadan tutti vanno alla moschea di sera, volontariamente, dove pregano e poi mangiano un boccone, dopo di che tornano a casa per la cena."

Li ha aggiunto che il Ramadan è un mese di buon auspicio. I musulmani cinesi a parte le solide pratiche religiose, visitano parenti e amici, a volte aiutano i bisognosi così che tutti i musulmani possano sentire l'amore familiare e l'amicizia. Per questo, Lufty nutre una sensazione simie.

"Una caratteristica dell'Islam è l'ospitalità, in particolare in questo mese benedetto. Perché il Ramadan è un mese per scambiarsi le visite ed aiutarsi reciprocamente. Tutte le famiglie ricevono delle visite ed ogni ospite è accolto calorosamente. Sotto quest'aspetto, le famiglie musulmane cinesi e algerine sono simili. Quindi oggi siamo venuti per celebrare insieme l'Iftar."

É quasi sera. Dopo avere consultato il calendario del Ramadan pubblicato dal villaggio, Li ha portato Lufty alla moschea vicina per pregare prima dell'Iftar.

La moschea del villaggio Xiguanshi ha più di 500 anni di storia, ed è sopravvissuta a molte guerre e si erige ancora solida come una roccia, e risplende nella sua maestosità verde. Al richiamo del muezzin per il libro sacro, i musulmani, tutti ben vestiti, sono entrati uno dopo l'altro nella moschea per prepararsi alla preghiera.

Dopo la preghiera si salutano e Lufty, come un amico venuto da lontano, è accolto da tutti quanti. Chiacchierando, Lufty ha apprezzato l'antica moschea

"Ho notato che questa moschea fu costruita secondo lo stile cinese. Ma entrandoci, ho visto dappertutto le iscrizioni in arabo del Corano."

L'iman della moschea, Yang, è felice dei complimenti sulla sua moschea, ed ha illustrato ulteriormente a Lufty come si svolge il Ramadan.

"Questo è un villaggio musulmano. Nel Ramadan il villaggio cambia rispetto agli altri mesi. I musulmani vengono alla moschea per pregare e per l'iftar, in particolare durante il Jumu'ah, moltissimi musulmani vengono a pregare."

Dopo avere lasciato la moschea, Lufty è ritornato alla casa di Li. Per il loro ritorno la moglie di Li e la loro nuora Zhang avevano già preparato un'abbondante cena. Li ha detto che durante il ramadan, dopo un intero giorno di digiuno, condividere un'abbondante cena con i familiari è la cosa più gioiosa per i musulmani.

"Questo è un'insalata di formaggio di soia e di cetriolo, ci sono anche altre insalate, funghi, patate e pasticcio di carne."

La nonna ha presentato tutti i piatti sulla tavola e invitato gli ospiti a cominciare subito la cena. Lufty dopo avere assaggiato i piatti, ha chiesto la ricetta del Shaomai (ravioli al vapore) e del pasticcio di carne. La nuora Zhang, la cuoca di questi due pietanze, ha detto:

"Shaomai è la specialità gastronomica di questo villaggio. Il suo modo di preparazione è un pò simile a quello dei Baozi, il panino ripieno cotto al vapore. La differenza è che nell'impasto del Shaomai c'è l'amido, quindi sembra più masticabile. La sua preparazione richiede un pò di tecnica, infatti, bisogna formare delle pieghe ai bordi. Questo piatto si chiama pasticcio di carne, il cui ripieno è simile a quello dei ravioli, ossia carne ovina e porro. Il pasticcio di carne non è difficile da preparare rispetto a Baozi, con le sue decina di pieghe. Basta mettere la carne sull'impasto e poi cuocere sul vassoio al vapore. Insomma sono tutti piatti tipici di questa area."

Dopo la cena, Lulty e suoi amici hanno ringraziato e salutato la famiglia Li.

Il villaggio di sera è particolarmente tranquillo. Le luci sparse indicano la strada per quelli che tornano tardi. Lufty ha detto che i musulmani cinesi hanno i costumi e usanze del Ramadan molto simili a quelli dei paesi arabi. Fare la cena con loro è come torna a casa propria.

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