L'amore di un giovane tibetano per il vino rosso
  2015-06-12 16:56:43  cri

A Mangkang, distretto situato all'estremità della città di Changdu, nel sud-est della regione autonoma del Tibet, i locali praticano un tipo di danza chiamata Xianziwu, accompagnata dalla musica suonata da uno strumento tradizionale a "due corde". Oltre che per lo Xianziwu, Mangkang è famosa anche per il suo vino rosso, chiamato il "Bordeaux" del Tibet. Si dice che a metà del 19° secolo, un missionario francese arrivò a Yanjing, cittadina di Mangkang, per predicare e che lì costruì la Chiesa Yanjing, l'unica chiesa cattolica della regione tibetana. Oltre al messaggio religioso il missionario introdusse anche le viti e diffuse le tecniche tradizionali francesi di vinificazione. Oggi, quasi tutte le famiglie di Yanjing si occupano di viticoltura e producono vino, utilizzando vitigni francesi e praticando le tecniche vinicole più antiche derivate da quelle di Bordeaux. Il vino prodotto dai locali, delizioso e dal sapore piacevole, pieno e raffinato, con il passare del tempo è diventato sempre più prestigioso e oggi, soprattutto nella regione tibetana, gode di gran fama.

A Mangkang si erge la Montagna Dameiyong, chiamata dai locali "Monte della Dea", ai piedi della quale si trova la cittadina Yanjing, letteralmente "miniere di sale". Al canto mattutino del gallo, il 32enne Losang Tsering arriva nella sua azienda, dove si produce il vino più famoso della regione tibetana, il "Dameiyong".

Losang Tsering è nato nel 1983 nel comune etnico di Naxi del distretto Mangkang. Come primogenito, venne mandato dal padre, un uomo di grandi vedute, alla scuola comunale per studiare. Nel 1996 il 13enne Losang Tsering venne trasferito a Tianjin, città costiera a un centinaio di km dalla capitale cinese, e fu così che per la prima volta lasciò la regione montuosa del Tibet. La prosperità e lo splendore della metropoli e il rapido sviluppo del Paese impressionarono profondamente il giovane ragazzo tibetano.

"A quell'epoca dovevo fare ritorno ogni anno a Mangkang. Non so perché. Più meraviglioso era il mondo esterno, tanto più cresceva la mia nostalgia di casa. Mi dicevo, magari anche la mia casa di Mangkang potesse essere così prospera."

Dopo 3 anni, Losang Tsering si trasferì nuovamente andando a vivere a Changdu, città della regione tibetana, per frenquentare la scuola media superiore. Qui visse tre anni trascorsi in estrema ansia. Egli ricorda:

"La vita qui era troppo differente da quella del mondo esterno. Avevo la costante sensazione che il mio sogno fosse stato sepolto dalla realtà."

A quel tempo, i fratelli e le sorelle minori di Losang Tsering avevano ormai raggiunto l'età scolastica, e la famiglia si trovò costretta a dover prendere in considerazione la possibilità di farlo tornare a casa per lavorare. Dopo averci pensato e ripensato, Losang Tsering decise infine di abbandonare l'idea di andare all'università e di tornare invece al paese natale per adempiere alle proprie responsabilità familiari. Tuttavia ben presto egli si accorse che il lavoro agricolo o pastorale non sarebbe bastato a cambiare radicalmente la situzione economica della famiglia. Con il risparmio della famiglia e un po' di credito, il giovane coraggioso comprò un camion per occuparsi di trasporto merci da Yanjing a Chengdu, capoluogo della provincia limitrofa del Sichuan. Un anno dopo, comprò un pullman per gestire il trasporto passeggeri da Mangkang a Lhasa.

Gli affari del trasporto permisero a Losang Tsering di guadagnare il suo primo patrimonio. Nel 2007, egli acquistò la fabbrica di birra d'orzo di Yanjing e registrò il trade mark "Dameiyong", nome della bellissima montagna, dando vita alla sua seconda iniziativa d'impresa.

"Sono più di 300 anni che gli abitanti di questa zona producono vino. Nonostante la sua lunga storia, la vinificazione delle famiglie locali è sempre stata una produzione autonoma che non si è mai lanciata sul mercato. Dopo avere acquistato la fabbrica di birra d'orzo, ho dovuto lavorare per far sì che il vino da noi prodotto corrispondesse agli standard nazionali e potesse quindi essere lanciato sul mercato."

La produzione del vino e la gestione del trasporto sono due affari totalmente diversi. Le difficoltà che s'incontrano sono inimmaginabili.

"Volevo ringraziare i miei familiari! Mio padre mi ha dato tutti i suoi risparmi, mentre mia madre e mia moglie mi hanno sempre sostenuto in silenzio, impegnandosi ogni giorno con tutte sé stesse nei lavori domestici e nella cura dei bambini."

Il 2009 è un anno molto importante per Losang Tsering, fu in quest'anno che frequentò un corso di perfezionamento all'Università d'Agricoltura e Selvicoltura del Nord-ovest, l'unico istituto superiore cinese d'enologia, incontrando qui il suo maestro, amico e partner commerciale, il dottore in enologia dell'università, Gao Jie,

"Durante il periodo all'università lessi molti libri manuali e materiali, ma in nessuno veniva indicato che nel Tibet si possono coltivare viti e produrre vino. In realtà non viene registrato proprio nulla sulle attività di viticoltura e vinificazione nella regione tibetana. Losang Tsering è l'unico studente tibetano d'enologia all'Università d'Agricoltura e Selvicoltura del Nord-ovest, e mi ha invitato ad andare al suo paese per dare un'occhiata."

É vero che la valle del fiume Lancang gode di un ambiente naturale particolare? Com'è? La passione di Losang Tsering ha emozionato l'esperto enologo che ha deciso di fare una visita in loco.

"Appena arrivato, ho scoperto che si tratta di una terra ideale per sviluppare l'industria vinicola. Yanjing è situata nella valle del fiume Lancang, dove il micro-clima, asciutto ma non privo d'acqua, con sole e vento sufficienti e un grande sbalzo termico tra giorno e notte, è favorevole alla fotosintesi dell'uva e alla formazione di antociani, senza rischi elevati di parassiti e malettie dei vitigni."

Grazie all'aiuto di Gao Jie, nella fabbrica di Losang Tsering sono stati costruiti e perfezionati il laboratorio e le officine di produzione e imballaggio. Una rigorosa verifica delle autorità ha infine autorizzato la cantina a recare il simbolo "QS" (Quality and Safety) sull'etichetta del suo vino.

Nell'ottobre 2009, l'azienda vinicola Zangdongzhenbao del distretto Mangkang è riuscita a produrre la prima partita di vini di qualità top e corrispondente agli standard nazionali, diventando così il primo caso di successo nella commercializzazione di prodotti enologici della regione tibetana.

"Finora, abbiamo prodotto più di 200 mila bottiglie di vino, per un valore di 30 milioni di RMB. La nostra offerta non è mai riuscita a soddisfare la domanda. Nel 2009, il vino "Dameiyong" è stato fissato dal governo locale come l'unico vino fornito al festival del turismo e dell'arte di Mangkang. Nel 2010, è diventato il vino esclusivo per le attività di ospitalità governativa in occasione del 60esimo anniversario della liberazione di Changdu e per le cerimonie del 60esimo anniversario della liberazione del Tibet un anno dopo."

Oggi, un nuovo stabilimento coprente oltre 18.000 metri quadri si è già erto ai piedi della montagna "Dameiyong". Gao Jie, uno degli azionisti dell'azienda vinicola per partecipazione tecnica, è pieno di fiducia per il futuro della loro impresa.

"Vogliamo produrre vino biologico della migliore qualità a livello mondiale e caratterizzato dal particolare sapore dell'altopiano."

Per il momento, la modalità di gestione agricola applicata dall'azienda vinicola Zangdongzhenbao è la cosìdetta catena d'ordinazione "azienda, base e viticoltore", con la quale si incoraggia un maggior numero di famiglie agricole e pastorali locali a fare viticoltura sulle proprie terre e a fornire maggiore quantità di materie prime destinate alla produzione vinicola. In questo modo, i coltivatori locali possono guadaguanre di più e arricchirsi grazie alle attività di viticoltura.

"In totale ci sono 1.800 km di viti, di cui 240 km di proprietà dell'azienda, mentre i restanti 17.760 km sono coltivati dagli abitanti locali su nostra ordinazione. Abbiamo sottoscritto un contratto d'acquisto ventennale con i viticoltori locali, e tutta l'uva da loro prodotta verrà acquistata dalla nostra azienda a un prezzo di 5 yuan al kg."

Il nome ufficiale di Yanjing è infatti "comune etnico di Naxi del distretto di Mangkang", il che sta a indicare che si tratta di un luogo in cui convivono sia i popoli dell'etnia tibetana che di quella Naxi. Tashi Dawa, un contadino del villaggio etnico di Naxi, ha lavorato per decenni sul terreno, senza tuttavia riuscire a dare una vita abbiente alla propria famiglia. Oggi attorno alla villetta a due piani in stile tradizionale tibetano dove vive la sua famiglia, vengono coltivate viti destinate all'azienda vinicola Zangdongzhenbao. In estate, la vigna è piena d'uva profumata, e con i ruscelli che passano sembra proprio un paradiso terrestre.

"Mi sono iscritto all'azienda all'inizio del 2009. Nel 2011 ho iniziato a occuparmi delle attività di vinicoltura per conto mio. Con la vendemmia del 2013, ho incassato 12 mila RMB con soltanto un mezzo km di vitigno. Nel 2014 ho ampliato la superficie di coltivazione di 1 km. Sono l'unico lavoratore della mia famiglia, composta da 6 persone. Ora grazie alle entrate della vinicoltura e al mio stipendio come tecnico, posso incassare più di 50 mila RMB ogni anno."

Questa canzone, chiamata "Il rosso nel cuore", è stata scritta appositamente per il vino "Dameiyong" ed è interpretata dal giovane cantante tibetano Tsering Samdrup. Nel testo, si legge che "Dameiyong" è il vino proveniente dalla terra rasente il cielo dell'altopiano tibetano e dal cuore degli uomini, con un fresco sapore acidulo e una dolce pienezza.

La primavera è la stagione in cui tutta la natura rinasce, e le viti di Yanjing stanno crescendo in attesa di fiorire e dare i frutti. Guardando le vigne, Losang Tsering è fiducioso per la realizzazione del suo sogno.

"Vorrei far sapere al mondo intero che il Tibet ha una storia e una cultura di produzione vinicola di oltre 300 anni, e che non solo possiede un ambiente naturale privo d'inquinamento ma anche un buonissimo vino e una splendida cultura enologica. Il mio sogno è quello di trasformare il vino "Dameiyong" in un marchio di prim'ordine nazionale e di fama internazionale."

Per Gao Jie, Mangkang è ormai la sua seconda casa. Anche lui nutre un sogno.

"Bordeaux è la celebre zona di produzione vinicola. Parlando di Bordeaux, si pensa al vino. Il mio sogno è che un giorno, anche parlando di "Dameiyong", si possa pensare al vino, al Tibet e a Mangkang, la mia seconda casa."

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040