Italia punta al Sudovest della Cina
  2015-05-08 14:48:27  cri





Non è molto lontana la politica "Go-west" della Cina, conosciuta anche come la strategia della grande valorizzazione dell'ovest, avviata a partire dal 2000, grazie alla quale, la parte occidentale del Paese tradizionalmente arretrata dal punto di vista socio-economico ha registrato un grande balzo in avanti e verrà ancora potenziata con l'iniziativa "One Belt One Road", programma di costruzione della cintura economica della via della seta e della via della seta marittima del 21° secolo, proposta dal presidente cinese Xi Jinping. Il dinamismo dell'ovest della Cina ha destato l'attenzione di tutto il mondo, Italia compresa, che ha stabilito un nuovo consolato proprio a Chongqing, importantissima metropoli nel sud-ovest della Cina. In una sua reecente missione in Cina, il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha scelto la città di Chongqing come l'unica tappa al di fuori di Beijing, capitale della repubblica. Oggi rivolgiamo lo sguardo verso il sud-ovest della Cina, per conoscere l'impegno positivo dell'Italia in questa area e i risultati da essa raggiunti caratterizzati dagli ottimi rapporti di collaborazione sia isitutzionali sia imprenditoriali.

Il 28 aprile, la città di Chongqing ha accolto per la prima volta un ministro degli Esteri italiano. La metropoli del sud-ovest della Cina rappresenta la seconda tappa della visita di Gentiloni nel Paese, dopo l'incontro nel 27 con il suo omologo cinese, Wang Yi. L'obiettivo della missione era di promuovere ulteriormente gli scambi con il Sudovest della Cina, rappresentato dalla città di Chongqing e dalle tre province limitrofe: Sichuan, Guizhou e Yunnan. Secondo quanto detto da Gentiloni, il sudovest della Cina costituisce una parte importante della Via della seta, e in quest'area esistono enormi potenzialità economiche e commerciali per ampliare gli scambi con l'Italia.

In occasione della sua partecipazione all'inaugurazione della nuova sede del Consolato generale d'Italia a Chongqing, aperto circa un anno fa, il ministro italiano ha affermato che, grazie al lavoro svolto dal consolato, gli scambi tra l'Italia e il sudovest della Cina si sono sviluppati rapidamente. Sulla base dei risultati conseguiti dal consolato nell'ultimo anno, tra cui l'attivazione del Centro richieste visti per l'Italia a Chongqing e l'apertura del volo diretto Chongqing-Roma, il governo italiano continuerà a valorizzare le collaborazioni con quest'area della Cina.

Circa un anno fa, a Chongqing, il governo italiano ha istituito un nuovo consolato generale, che è diventato immediatamente un motore per la promozione degli scambi tra l'Italia e il Sudovest della Cina. Il 28 aprile, in occasione dell'inaugrazione della nuova sede del consolato, il Console generale d'Italia a Chongqing, Sergio Maffettone, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Radio Cina Internazionale. Maffettone ha fatto il punto sulla situazione degli scambi tra il Sudovest della Cina e l'Italia, illustrando le prossime mosse in vista dell'imminente Expo di Milano. Segue il nostro servizio sull'argomento:

Il 30 dicembre del 2013, a Chongqing, è stato aperto un nuovo consolato generale d'Italia; il terzo nella Cina continentale dopo quelli di Shanghai e di Guangzhou, con l'obiettivo di promuovere in modo deciso e a tutto tondo gli scambi tra l'Italia e il Sudovest cinese. Quest'ultimo costituisce una parte importante del progetto di valorizzazione dell'area occidentale della Cina e della sua strategia nazionale di "Cintura economica della Via della seta" e della "Via della seta marittima". Dopo un anno d'impegno e di studio della situazione, il console generale italiano a Chongqing, Sergio Maffettone, ha osservato che in questa area della Cina, rappresentata dalla stessa città di Chongqing e dalle tre province limitrofe del Sichuan, del Guizhou e dello Yunnan, esistono enormi potenzialità per gli scambi con l'Italia:

"Diciamo che adesso è arrivato il momento di approfondire nei vari settori che abbiamo individuato essere quelli più fertili per una collaborazione reciproca questi rapporti. Per cui soprattutto nell'area di Chongqing-Chengdu che sono delle aree industrialmente molto sviluppate, continueremo il discorso avviato l'anno scorso, quando abbiamo realizzato il primo forum sull'automotive, adesso ci accingiamo a realizzare un secondo forum sull'automotive e ad allargare il raggio di azione, e molto proficua è stata l'attività di scouting che abbiamo effettuato nel settore dell'aereonautica, perché' ci sono adesso diverse aziende italiane che sono state contattate da società del sud-ovest della Cina per creare rapporti di collaborazione. Altri settori importanti sono quelli che poi riflettono il cuore dei rapporti bilaterali a livello nazionale tra Italia e Cina, il settore dell'ambiente, il settore dell'urbanizzazione, il settore della sanità, e quello agroalimentare; per cui considerate anche le specificità locali, c'è un forte componente industriale soprattutto nel settore dell'automotive, noi ci inseriremo nel solco tracciato dall'Ambasciata d'Italia sotto le direttive della Farnesina, e proveremo ad approfondire sempre di più questi rapporti di collaborazione economici e commerciali, e tenuto anche conto che in queste aree dal tasso altissimo di sviluppo come Chongqing e Chengdu, Yunnan , e Guizhou, c'è una forte domanda di beni soprattutto per il Made in Italy."

Grazie all'enorme impegno profuso dallo staff del consolato insieme all'appoggio importante delle autorità locali, nell'arco di un solo anno sono state organizzate diverse iniziative di scambio in diversi settori. Questo ha facilitato il rapido intensificarsi dei rapporti economico-commericali e culturali tra il Sudovest della Cina e l'Italia. Facendo il punto sulla situazione, Maffettone ha così affermato:

"E' stato un anno pieno di attività e anche pieno di soddisfazioni perché iniziare da zero non era facile. In questo primo anno di attività la nostra azione è stata incentrata tutta su una reciproca attività di informazione. Noi volevamo che gli italiani scoprissero Chongqing, scoprissero il Sichuang, tutta quest'area, il sud-ovest della Cina, lo Yunnan, il Guizhou, e contemporaneamente volevamo che il sud-ovest della Cina avesse maggiori informazioni sull'Italia, su quelle che sono le bellezze artistiche dell'Italia, su quelle che sono le opportunità economiche dell'Italia, sia per quanto riguarda il commercio che per quanto riguarda gli investimenti. In questo come ha recitato l'apertura del Centro Visti, l'inaugurazione del volo diretto rapprerenta una degli elementi importanti perché' noi già nei primi mesi di apertura del centro visti abbiamo avuto un incremento esponenziale delle richieste di visto di cittadini non soltanto di Chongqing, ma di tutta la Cina, che sono interessati ad andare in Italia, e questo significa che l'apertura del centro visti rispondeva a un bisogno esistente della comunità cinese di avere maggiore facilità di accesso all'Italia. In secondo luogo, l'apertura del volo diretto ha una potenzialità molto importante perché' potrebbe rafforzare l'intero arco dei rapporti non soltanto economici, ma anche politici, commerciali e accademici, scientifici, culturali, turistici, tra l'Italia e la Cina."

Come riferito dal console, tra i tanti risultati raggiunti nel primo anno del suo incarico, spiccano l'attivazione del Centro richieste visti per l'Italia a Chongqing e l'apertura del volo diretto Chongqing-Roma, due piattaforme importanti per facilitare l'arrivo dei cinesi in Italia dal Sudovest della Cina, in modo particolare in occasione dell'imminente avvio dell'Expo di Milano. Sulla questione dell'Esposizione Universale, il console ha reso noto che si terranno delle interessanti attività di scambio tra il Sudovest della Cina e l'Italia, proprio in questo periodo cruciale:

"Allora, diciamo intanto che la Farnesina ha deciso di potenziare il parco dei dipendenti del Consolato per tutto il periodo dell'Expo, per cui sono stati aggiunti 10 nuovi dipendenti nel settore dei visti, e questo con l'obiettivo di facilitare sempre di più il servizio per i cittadini cinesi per ottenere il visto d'ingresso per recarsi in Italia. Con Chongqing stiamo organizzando, insieme alla municipalità di Chongqing, un 'Chongqing Day': ci sarà un giorno appositamente dedicato alla municipalità di Chongqing, che verrà dedicato alla presentazione delle opportunità economiche, e opportunità commerciali, e anche una presentazione culturale dell'offerta di Chongqing, e in particolare appositamente per l'Expo, l'Italia e il Consolato d'Italia a Chongqing, sta organizzando una sorta di tour per tutti i distretti di Chongqing e le principali città del sud-ovest della Cina per invogliare i capi distretto, i governatori, i sindaci delle province e le associazioni di imprenditori a costituire delle delegazioni che vadano in maniera mirata, oltre a Milano, a raggiungere altre regioni d'Italia. Ci siamo fatti mandare dalla Farnesina un elenco dei possibili settori di investimento dei cinesi in Italia, presenteremo loro questa sorta di menu in cui loro potranno scegliere, all'interno di questo menu, quali sono le province che vogliono individuare e così non soltanto si darà la possibilità di alle delegazioni cinesi di andare a Milano, ma anche di scoprire altre realtà regionali e altre cluster industriali che possono favorire ancora di più questo allacciamento dei rapporti economici e commerciali."

L'ottima base costituita nel corso di questo primo anno di attività del Consolato, ha creato delle prospettive importanti sul futuro degli scambi tra il Sudovest della Cina e l'Italia. Se questo tema, Maffettone ha spiegato quali saranno i prossimi orientamenti:

"Secondo me noi dovremmo iniziare ad aprire degli uffici di rappresentanza commerciale nelle altri settori perché' la dinamicità di quest'area della Cina è davvero sorprendente per cui le forze lavoro dedicate a quest'area che abbraccia un bacino di 200 milioni di persone non sono mai abbastanza. Quindi quello che noi dovremmo cercare di fare è trovare le risorse sufficienti per aprire delle antenne, soprattutto degli sportelli commerciali nelle altre province della Cina e così facendo captare giorno per giorno quelle che sono le opportunità per le nostre imprese, sia nel senso di incremento delle possibilità di export delle merci italiane in Cina, sia nel senso di attrazione di investimenti cinesi in Italia."

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