CRI: Cinque anni fa, la Cina ha organizzato l'Expo di Shanghai attraverso la quale ha proiettato al mondo l'immagine di un paese moderno e dinamico e ha promosso anche lo sviluppo della città. Quest'anno la Cina sarà presente all'Expo di Milano come uno dei più attivi paesi partecipanti, il che è anche seguito dalla stampa, dalle istituzioni e dal mondo imprenditoriale italiano. Secondo Lei, quali sono i motivi che spingono la Cina a partecipare all'evento e cosa vuole esporre il Paese?
Wang Jinzhen: L'Expo Milano 2015 è una nuova edizione dell'esposizione universale di categoria generale dopo quella di Shanghai. Nel 2010, la Cina, in qualità di paese organizzatore, ha ottenuto grande appoggio da parte dell'Italia, che a sua volta aveva espresso la speranza che la Cina possa in cambio partecipare attivamente all'Expo di Milano e svolgere un ruolo significativo. Del resto, i temi fissati dall'Expo di Milano sono l'agricoltura e il cibo. La Cina è un grande paese agricolo, con una lunghissima storia dello sviluppo agricolo e una splendida cultura alimentare. Per questi due motivi, naturalmente devono essere anche aggiunti altri motivi, come la Cina è ormai la seconda economia mondiale e il primo paese dal punto di visita del commercio estero, con l'investimento all'estero negli ultimi due anni supera quello versato all'interno del Paese, finalmente abbiamo deciso di partecipare all'Expo di Milano con tre padigioni self built, una nazionale e due delle imprese.
L'Expo ha come obiettivi prima di tutto quello di presentare le nuove tecnologie e i nuovi prodotti, in modo da promuovere lo sviluppo economico, poi di diffondere le nuove idee per spingere i progressi sociali e infine di creare una piattaforma di scambio di vedute per i visitatori così da fare accrescere l'amicizia tra i popoli dei diversi paesi. Per questi motivi, il padigione nazionale della Cina è progettato dal famoso team dell'Università Tsinghua in modo da attenersi perfettamente al tema dell'Expo e soddisfare a tutte le esigenze presentate dal Comitato organizzativo in materia del risparmio energetico e della tutela ambientale, anche i progetti espositivi corrispondono al tema "Nutrire il pianeta, Energia per la vita". Il tema del padiglione Cina è "Terra di speranza, Cibo per la vita". Attraverso questo evento, desideriamo far conoscere ai visitatori dello sviluppo agricolo della Cina e del suo contributo all'agicoltura dell'umanità. Certamente si discuteranno anche come affrontare le sfide nel campo agro-alimentare.
Tra l'altro, vogliamo presentare i risultati raggiunti dalla Cina dopo la riforma e l'apertura e il sempre più elevato tenore della vita della popolazione. Tra cui un importante argomento è l'urbanizzazione che riveste un importante significato per la Cina. Per realizzare lo sviluppo sostenibile del Paese, l'urbanizzazione gioca un ruolo prioritario e darà grande contributo. L'urbanizzazione, come l'approccio del nostro futuro sviluppo, dovrebbe essere trasmessa ai visitatori. Del resto, vogliamo presentare anche la cooperazione nel campo agricolo con gli altri paesi, l'impegno fatto dalla Cina per aiutare i paesi che ne hanno bisogno, la soluzione della questione di alimentazione e nutrizione di più di 1 miliardo e 300 milioni dei cinesi e il trasferimento ai paesi in via di sviluppo delle tecnologie agricole, come quella del riso ibrido di Yuan Longping. Infine vogliamo dire a tutti che la Cina è un paese amico e pacifista. L'Expo può essere una piattaforma di scambio e di amicizia che collega i visitatori di tutto il mondo. Credo che ci saranno molti contenuti all'Expo. Lavoreremo per realizzare tutti questi obiettivi.
CRI: Per ogni edizione dell'Expo, i padiglioni self-built destano la maggiore attenzione del pubblico. Molti si sono interessati dei tre padiglioni self-built che la Cina presenterà, in particolare quello nazionale. Ci potrebbe fare una presentazione?
Wang Jinzhen: Direi che il padiglione nazionale della Cina sia un punto di interesse. Per il momento, tutti i padiglioni nel parco dell'Expo, sia cinesei che stranieri, si limitano ad essere puramente edifici di cui si può ammirare solo il design esterno, senza potere vedere ciò che all'interno della struttura. Dal punto di vista architettonico, il padiglione nazionale della Cina è particolare. Penso che dopo l'apertura dell'evento, i visitatori ne faranno un giudizio. Ti racconto una storia, l'altra volta che mi sono recato al cantiere del padiglione, ho incontrato un architetto che ha preso parte ad alcuni progetti dell'Expo di Shanghai e dell'aeroporto di Shenzhen. Gli ho richiesto di fare un giudizio circa il padiglione Cina. Ha detto tre frasi che mi hanno lasciato una profonda impressione. Pirma è che il design architettonico del padiglione nazionale della Cina sembra l'unico all'interno del parco, secondo, ognuno dopo avere visitato l'Expo sarà impressionato più o meno di qualcosa, il padiglione nazionale della Cina sarebbe uno di questi. Terzo, il padiglione Cina eccelle per il suo space arts. Questo è il giudizio di un architetto sul padiglione. A parte il design, contano anche i progetti espositivi all'interno della struttura, che lasciamo ai visitatori di giudicare.
L'area espositiva è divisa in tre parti: "Civiltà agricola", "Per il popolo, il cibo è importante come il cielo" e "Intelligenza verso il futuro" Tra l'altro, nel padiglione Cina sarà proiettato un film tematico "Ricongiungimento" che racconta la riunione di una famiglia di quattro generazioni in occasione della festa della primavera. I protagonisti, tre ragazzi di diverse professioni in diverse città, nutrono una forte nostalgia prima di ritornare alla casa. All'intero del padiglione è allestita un'installazione in grandi dimensioni chiamato "uno sguardo indietro sul campo", che è praticamente composta da più di 20 mila fibre ottiche di LED, che compongono uno gigantesco schermo di 320 mq per proiettare le montagne, i fiumi, le praterie e i deserti del Paese e le scene dell'agricoltura, della selvicoltura, dell'allevamento degli animali e della pescicoltura. Insomma ciò che vogliamo presentare è "cielo, terra, uomo e armonia".
CRI: Sfogliando la stampa italiana, possiamo notare che sia le isituzioni italiane, sia il mondo commerciale e le associazioni industriali prestano attenzione all'investimento cinese in Italia. Tra i padiglioni cinesi all'Expo, a parte quello nazionale, ci sono anche due dedicate alle imprese cinesi, alcune delle quali si sono già stabilite in Italia come la zoomlion. Per il "go-out" delle imprese e dei brand cinesi, l'Expo è un'opportunità?
Wang Jinzhen: L'expo rappresenta un'ottiam piattaforma per promuovere gli scambi tra le imprese dei vari paesi. L'Italia è uno dei paesi principali dell'Ue e anche un importante partner commerciale della Cina. Quest'anno ricorre il 45 anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia, e nei 45 anni passati in particolare negli ultimi anni, grazie all'appoggio dei governi e all'impegno delle aziende, l'interscambio commerciale tra i due paesi ha registrato una crescita componente. Anche l'investimento è cresciuto con un ritmo fortissimo. Nel 2014, il volume del commercio sino-italiano ha raggiunto i 48 miliardi di USD, e oggi l'Italia è il quinto partner commerciale della Cina all'interno dell'Ue e la Cina è il primo partner commerciale dell'Italia in Asia. A mio parere, i 48 miliardi non bastano ed esiste ancora un grande potenziale da scavare. Penso che attraverso la piattaforma dell'Expo, un maggior numero delle imprese cinesi puntano sull'Italia per trovare opportunuità sull'import-export e sulla cooperazione. Questo è l'aspetto del commercio.
Per quanto riguarda l'investimento, tanto è vero che negli ultimi anni il passo di investire in Italia da parte delle aziende cinesi è sempre accelerato e si è registrato un boom degli investimenti cinesi nel Belpaese, che nel 2014 è stato il secondo paese destinazione dei capitali cinesi solo dopo la Gran Bretagna. Poco tempo fa, la Chemchina ha acquistato una quota delle azioni del produttore pneumatici italiano Pirelli, il che ha suscitato una grande eco in Italia. Credo che queste collaborazioni siano win-win. É ben noto che i paesi europei, inclusa l'Italia, non sono ancora completamente usciti dalla crisi finanziaria del 2008, anche se migliorata, la situazione non è ritornata ad un livello soddisfacente. L'organizzazione dell'Expo svolgerà un ruolo importante per spingere la ripresa economica italiana e per attrarre gli investimenti dei paesi interessati tra cui anche la Cina. Per quanto ne sappiamo, un gran numero delle aziende cinesi sono intenzionate di cooperare con quelle italiane attraverso l'Expo. Tra i settori coinvolti ci sono la ristorazione, per esempio alcune imprese alimentari cinesi hanno espresso la volontà di approfittarsi di questa piattaforma per il prossimo stabilirsi in Italia, poi l'abbigliamento, poiché alcuni brand italiani di secondo o terzo ordine, nonostante la loro lunga storia, oggi sembrano incapaci o difficili sopravvivere. Credo che le imprese cinesi si sono molto interessate dei progetti del genere. La cooperazione in questo ambito rappresenta un'opportunità non solo per le aziende cinesi ma anche per i brand italiani. Una volta realizzati questi progetti, i risultati sono win-win.
Più importante è che la maggior parte di 17 province, regioni e città cinesi partecipanti all'Expo terranno forum economico-commerciale per confrontarsi con le camere di commercio, le associazioni industriali e le aziende italiane, non solo nell'ambito agro-alimentare, ma anche in altri settori. Tra l'altro, saranno organizzate dieci giornate dedicate alle imprese. Tutto ciò giocherà un ruolo positivo per l'ulteriore promozione della cooperazione commerciale e d'investimento tra i due Paesi. Infine volevo ricordare che gli investimenti italiani in Cina precedono molto quelli cinesi in Italia, anche le dimensioni sono finora superiori. Quindi direi che c'è un enorme potenziale. Le nostre aziende devono avvantaggiarsi dell'occasione per aumentare la cooperazione economico-commerciale di mutuo vantaggio tra Cina e Italia.
CRI: Il tema dell'Expo di Milano è "Nutrire il pianeta, Energia per la vita". L'evento farà una spinta alla collaborazione ed interazione tra i due paesi nel nettore agro-alimentare?
Wang Jinzhen: Certo. Durante l'Expo, organizeremo una serie di seminari, forum e B2B sull'agricoltura e sul cibo. Come mettere in pratica i progetti di cooperazione attraverso questa piattaforma è il lavoro che stiamo specificando. Come l'organizzatore, abbiamo informato le richieste alle imprese interessate e comunicato alla parte italiana, che è stata molto interessata. Abbiamo discusso e concordato che prima di tutto bisogna presentare gli eventuali progetti di cooperazione da ambo le parti, che verranno passati alle imprese che se ne interessano per compiere dei lavori preparativi, in modo da gettare le ottime basi per i negoziati porta a porta. Aggiungerei che l'Italia ha le proprie superiorità nel campo agro-alimentare, in particolare la sua meccanica agraria che merita l'apprendimento dalla parte cinese. Purché le nostre due parti condividano il desiderio comune, sono convinto che ci saranno dei progetti realizzati in questi sei mesi.
CRI: Come rappresentante generale del governo cinese all'Expo, lavora tra Cina e Italia per organizzare e coordinare. Come valuta il lavoro organizzativo della parte italiana?
Wang Jinzhen: Ho notato dei reportage sui problemi esistenti nel lavoro organizzativo della parte italiana. A mio parere, è normale che ci siano problemi nell'organizzazione di un evento così grande di portata mondiale. L'importante è come risolvere i problemi. Mi sembra abbastanza tempestiva la reazione della parte italiana che ha immediatamente corretto gli errori. Dopo di ché, è tutto andato bene. É imperfetto il sistema italiano sull'organizzazione dell'Expo, per cui si sono registrati dei problemi legati al coordinamento. Comunque, il comitato organizzativo italiano ha promesso che l'evento si aprirà il 1 maggio come previsto. Da un altro punto di vista, mi pare che la parte italiana sia efficiente. Per esempio, la costruzione del padiglione nazionale della Cina è il risultato della collaborazione di un team sino-italiano, cui è stato appaltato il progetto generale. La costruzione edilizia è maggiormente realizzata dagli operai italiani. Secondo la mia osservazione, gli operai italiani sono di qualità, lavorano in conformità al programma e rispettano perfettamente le esigenze architettoniche. Grazie all'impegno congiunto, il padiglione Cina è stato eretto in meno di sei mesi.
CRI: Per finire, ci raccomandi degli eventi da non perdere del padiglione Cina.
Wang Jinzhen: Il padigione Cina è certamente da aspettarsi. Per qualsiasi visitatore all'Expo, in particolare quelli cinese, non manca una visita al nostro padiglione. Faremo il nostro migliore per ospitarli. Per quanto riguarda gli eventi, dipende dal gusto individuale. I visitatori e turisti possono seguire la giornata del padiglione Cina e il suo spettacolo artistico, la settimana di Beijing ecc,. Per gli imprenditori interessati agli eventi commerciali, non manca il forum sino-italiano sull'agro-alimentare, previsto per il 9 giugno, durante il quale si terranno non solo i colloqui sulle problematiche teoriche, ma anche i B2B meetings e le visite alle imprese italiane. Ogni persona troverà quello che gli interessa.