I musei ci permettono di conoscere il passato e di capire la vita dei nostri avi. Servono a conservare oggetti del passato, ossia la memoria del passato, ma non si limitano a questo, servono anche a costruire un migliore presente e a progettare il futuro. Questo aspetto è proprio il tema della Giornata internazionale dei Musei di quest'anno, ossia: la memoria più la novità danno lo sviluppo sociale.
I recipienti di bronzo risalgono all'età del bronzo, e sono un simbolo della civiltà mondiale, perché sono presenti in tutto il mondo. I primi apparvero 5000-6000 anni fa in Mesopotamia. In Cina, i bronzi vissero il loro periodo di massimo splendore al tempo della dinastia Shang (1600-1046 a.C.).
Parlando dei bronzi cinesi, non si può tralasciare il più grande oggetto rituale in assoluto, il quadripode Houmuwu, alto 133 cm, che fa parte delle collezioni del Museo Nazionale della Cina di Beijing. E' un quadripode con bordo aggettante e un labbro quadrato spesso. Ha due grandi prese ad arco, rivolte verso l'alto, di cui una è stata sostituita. Le pareti sono diritte, il corpo è profondo, la base piatta e le quattro gambe cilindriche sono cave. La parte superiore e quella inferiore del corpo sono ornate con un motivo di testa di animale dalla coda avvolta a spirale. I tre caratteri "Hou Mu Wu", che danno il nome al bronzo, sono incisi all'interno, con tratti robusti e plastici, che si assottigliano alle estremità e appaiono pieni nella sezione centrale.
Nell'antichità cinese, i Ding, cioè i tripodi e quadripodi di bronzo, erano dei recipienti per far cuocere le vivande. Di seguito, con il perfezionamento del sistema rituale e musicale dell'epoca dei Zhou occidentali (1046-771 a.C.), si trasformarono in recipienti rituali, diventando simboli di status sociale.
In questo senso, i Ding rappresentano anche possesso. Non pochi detti cinesi contengono il carattere Ding per esprimere il diritto, la solennità e l'eminenza, per esempio "问鼎中原 (wen ding zhong yuan)" significa "conquistare le pianure centrali". Il quadripode Houmuwu fu realizzato dal re Shang per le cerimonie in onore della madre, chiamata "Wu", è solenne ed elegante, e presenta decorazioni di rara bellezza.
Il Museo di Storia dello Shaanxi, a Xi'an, vanta una serie di bronzi di grande bellezza. Adesso lo visiteremo per ammirare un oggetto speciale.
A forma di tigre! Però, rispetto al quadripode Houmuwu, è molto più piccolo: è lungo soltanto 8 cm! Che cos'è? Ce lo spiegherà Dai Yingxin, ricercatore del Museo di Storia dello Shaanxi:
"E' la metà di un piastra di riconoscimento a forma di tigre, usata per dare ordini ai generali in battaglia. E' molto pregiata perché sul corpo è incisa un'iscrizione di 40 caratteri dorati, il che ne fa un oggetto superbo. Nell'antichità, solo gli artigiani imperiali potevano fabbricare queste piastre di riconoscimento, con una tecnica che si trasmetteva di generazione in generazione".
Il re possedeva una parte della piastra e il generale un'altra, e solo se le due combaciavano era possibile applicare gli ordini dati dal re, per esempio, trasferire le truppe o fare delle manovre particolari.
Nell'antichità cinese, i grandi eventi statali erano "le cerimonie di sacrificio e la guerra", perciò tecniche avanzate furono usate nella produzione delle armi e nella fusione dei bronzi, e la piastra che vi abbiamo appena illustrato lo testimonia.
Le collezioni del Museo di Storia dello Shaanxi comprendono molte spade di bronzo, ancora taglienti come migliaia di anni fa. Il ricercatore del museo, Yang Jin, ci ha detto:
"I nostri esperti hanno fatto una prova: hanno cercato di tagliare con una spada di bronzo una pila di carta, arrivando a uno spessore di 19 pagine ".
Queste spade sono non solo taglienti ma anche lucide e brillanti, e non si sono corrose dopo essere rimaste sottoterra per più di 2000 anni. Perché?
"Le spade sono state sottoposte a un trattamento speciale. Infatti abbiamo scoperto che la superficie è ricoperta di uno strato di ossido di cromo. Si dice che la tecnica anti-ruggine sia stata inventata nel secolo scorso dai tedeschi. Invece più di 2000 anni fa i cinesi conoscevano già bene questa tecnica."
Oltre agli oggetti rituali e alle armi, in Cina il bronzo fu utilizzato anche per realizzare degli strumenti musicali. I più importanti nella storia cinese sono i set di campane, che si suonano percuotendole con un martelletto. Ecco la spiegazione del ricercatore Sun Ji:
"Il riverbero delle campane a bocca rotonda è lungo, perciò è impossibile giocare sulla melodia, cosa che invece si può fare con le campane di bronzo cinesi. In epoca Qin, ogni campana poteva suonare due note, creando delle melodie solenni per le cerimonie di sacrificio".
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