Che cos'è di preciso una biblioteca vivente?
E' un'evoluzione dalla biblioteca tradizionale. I libri della biblioteca vivente sono persone disposte a "girare le pagine della propria vita". Non si dice che ognuno di noi è un libro vivente?
E' un nuovo modo di vivere i libri!
Come funziona questa biblioteca vivente?
Funziona come una biblioteca normale: ci sono i libri da prendere in prestito, il catologo dei titoli disponibili, i bibliotecari e una sala di lettura con sedie e tavoli per la consultazione, e infine lettori e lettrici. I libri sono, come abbiamo detto, delle persone in carne ed ossa. Ogni lettore può prenotare un libro a scelta dal catologo per una conversazione di mezz'ora, durante la quale i "libri", cioè le persone, raccontano le proprie esperienze di vita e rispondono alle domande dei lettori.
In realtà le caratteristiche della biblioteca vivente non si limitano a questo.
La prima esperienza di biblioteca vivente risale all'anno 2000, ad opera dell'associazione danese "Stop The Violence", allo scopo di promuovere il dialogo interculturale e il superamento dei pregiudizi e delle discriminazioni legate a etnie, religioni, convinzioni personali, orientamento sessuale, età o condizione di disabilità.
Di questi tempi il dialogo interculturale è sempre più importante, visto che nonostante i moderni mezzi di comunicazione, le incomprensioni e l'intolleranza aumentano sempre di più. Il villaggio globale si chiude spesso in campanilismi locali, in cui si chiude la porta a chi è diverso. Invece, per conoscere una persona, una realtà o una cultura, bisogna confrontarsi, avvicinarsi senza pregiudizi e recepire, senza giudicare.
E' vero, non si dice che non bisogna "giudicare un libro dalla copertina"?
Ma come si è sviluppata la biblioteca vivente in Europa e nel mondo?
Si è sviluppata molto bene. Nel 2005 il Consiglio d'Europa ha elaborato un vademecum della biblioteca vivente per le associazioni e le istituzioni comunali che vogliono allestire nel proprio territorio questi eventi, e ha organizzato l'attività "Tutti uguali e tutti diversi".
Oggi la biblioteca vivente è presente anche in Cina.
Il 18 marzo 2009 si è tenuta per la prima volta in Cina un'attività della biblioteca vivente, che poi si è diffusa in tutto il paese. L'anno scorso la biblioteca vivente è risultata in terza posizione fra le attività artistiche e culturali più popolari. Per esempio la biblioteca vivente "Me Library", dipendente dalla Biblioteca "Isola Deserta", a Beijing, tiene delle "letture viventi".
Come affermano gli organizzatori, la biblioteca vivente non insegna a come diventare miliardari, ma fa capire la possibilità di altri modi di vita, incoraggiando a trovare la vita adatta ad ognuno.
In Cina la biblioteca vivente è definita un luogo dove "la gente comune racconta le sue storie straordinarie."
Negli ultimi anni in Cina la biblioteca vivente ha attirato molti giovani, diventando una delle attività artistiche e culturali più apprezzate.
Molti cinesi sono impegnati nella sua promozione per eliminare le differenze e i pregiudizi, fra cui Liang Jiayin, il responsabile della biblioteca vivente "Me Library". Ecco di seguito la nostra intervista:
Q: Perché questa iniziativa?
A: Abbiamo iniziato ad organizzare la biblioteca vivente nel 2010, pensando che possa promuovere gli scambi a livello di comunità ed eliminare le differenze fra le persone. Di solito le comunità, i quartieri, sono chiusi. Noi speriamo che la biblioteca vivente metta a contatto fra loro gente che non si conosce, facendole capire delle esperenze del tutto diverse, e insegnandole anche a trarre informazioni e nozioni dalla lettura dei libri stampati.
Q: Dove trovate questi libri-persone? Qual è lo standard della scelta?
A: Li troviamo tramite tre canali: primo, la rete internet, ossia conosciamo in rete la storia di una persona e cerchiamo di rintracciarla; secondo, le cerchie di amici, tramite le loro storie; terzo, alcuni organismi di pubblico interesse che ci affiancano.
Per quanto riguarda lo standard della scelta, i libri-persone devono, prima di tutto, essere rappresentativi e positivi. Nel corso della scelta evitiamo con cura i "libri" commerciali.
Q:I libri-persone vengono pagati?
A: Poco, rimborsiamo soprattutto le spese di viaggio e di alloggio. Lo facciamo secondo la situazione concreta e paghiamo di più chi fa dei lunghi viaggi per arrivare.
Q: Qual'è il perno delle attività della biblioteca? I racconti dei "libri" o l'interazione fra libri e lettori?
A: L'interazione. I lettori conoscono già lo sfondo di ogni libro prima di leggerlo, e vengono da noi proprio per andare più a fondo nelle storie.
Q: Quali sono i libri più richiesti?
A: Quelli ricchi di esperienza, ad esempio un "libro-persona" con una ricca carriera lavorativa, o un gruppo speciale di persone poco conosciute. Abbiamo avuto un "libro" di Taiwan, che ci ha raccontato la sua storia di omosessuale, invitandoci a non discriminare gli omossesuali. È stato "preso in prestito" molte volte e l'atmosfera degli incontri era molto bella.
Q: I lettori devono pagare?
A: No, la biblioteca vivente è gratuita, è un'attività di pubblico interesse.
Ora leggeremo insieme alcuni "libri" molto apprezzati.
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