Hangmin, uno dei villaggi più ricchi in Cina
  2013-02-02 06:57:47  cri

In Cina, anche se metà della popolazione vive nelle campagne, l'attenzione per i contadini e per le zone rurali è ancora insufficiente. Per esempio, parlando di campagna, molti si pensano subito a povertà e sporcizia.

Questa è l'immagine comune della gente di città nei confronti della campagna, originata da libri, film o esperienze personali. La realtà è che ci sono stati molti cambiamenti positivi nelle campagne cinesi, anche se nel nord-ovest e nel sud-ovest, che presentano delle condizioni climatiche e di terreno difficili, la situazione è ancora da migliorare.

Il villaggio Hangmin è un caso eccezionale. É un piccolo villaggio di soli 1.080 abitanti, alla periferia di Hangzhou, capoluogo della provincia del Zhejiang. Superata la targa con il nome, si entra nell'area residenziale: decine di villette a tre piani, con i tetti rossi e le pareti bianche, sistemate a file. Ogni famiglia abita in una villa di 300 mq.

Le case sono state progettate e costruite dal villaggio e vendute alle famiglie al prezzo di 260 mila RMB, più di 30 mila euro, prezzo bassissimo se si pensa che oggi a Beijing un appartamento di 100 mq costa 3 milioni di RMB, 400 mila euro.

In questo villaggio, il riso, l'alimento principale dei locali, è venduto ai contadini a uno yuan al kg, 12 centesimi di euro. La carne, il pesce e il pollo sono gratuiti. Per i ragazzi, tutte le spese scolastiche sono rimborsate dal villaggio. Una volta all'università, i giovani ricevono 10 mila yuan come premio e 200 yuan al mese per le spese correnti. Zhu Chongqing, il segretario del villaggio:

"Gli anziani ricevono una pensione di 700 RMB al mese e un'assicurazione sociale minima di 1.000 RMB. Però nel nostro villaggio l'acqua potabile costa solo 0.5 RMB alla tonnellata, anche se la paghiamo 1,6 RMB, e l'elettricità 0.3 RMB al chilowattora, anche se la paghiamo 0.6 RMB. I prezzi sono scontati per i contadini, che quindi spendono pochissimo per la vita quotidiana, e che godono anche di dividendi. Nel 2012, le entrate medie pro-capite hanno toccato i 45 mila yuan, 10 mila dei quali di dividendi."

In Cina, le spese maggiori sono tre: per la casa, la salute e l'educazione dei figli. Nel villaggio di Hangmin, senza questi problemi, la vita diventa facile. Allora come un villaggio possa fornire dei servizi non disponibili neanche nelle grandi città. A sostenerlo è il sistema dell'economia collettiva applicato alle industrie locali.

Hangmin non si occupa di attività agricole, il segretario Zhu Chongqing ci ha raccontato la storia dello sviluppo del villaggio, e dopo averla ascoltata, capirai tutto.

"Nel 1979 le entrate annuali pro-capite del villaggio erano di 120 RMB. A partire da allora, ci siamo dati ad attività imprenditoriali. Abbiamo investito 60 mila RMB, tutto il capitale accumulato in 30 anni, compresi i soldi per comprare il concime, e preso a prestito 60 mila RMB per aprire una tintoria. Il primo anno abbiamo realizzato un profitto di 140 mila RMB, che nel 1982 è salito a 380 mila, e a 1 milione nel 1983."

Nel 1978 è iniziata la politica di riforma e apertura. In campagna, la riforma si è tradotta nel sistema di appalto dei terreni alle singole famiglie, che ha enormemente liberato la produttività agricola ed è stato ma mano applicato in tutti i villaggi.

Però i contadini di Hangmin hanno deciso di darsi nell'industria. Chi ha scelto meglio? A giudicare dall'esito, è ovvio: Hangmin oggi è uno dei dieci villaggi più ricchi della Cina. Il successo di Hangmin è dovuto al fatto che i contadini si occupano di industria. Poi, grazie all'economia collettiva, c'è stata una distribuzione della ricchezza piuttosto corretta.

Oggi il Gruppo industriale Hangmin, con il 51% delle azioni di proprietà del collettivo del villaggio e il restante 49% dei contadini, impiegati e gestori, conta 25 aziende nei settori della tintoria, tessile, elettrico, della lavorazione dell'oro, ecc. Zhu Chongqing, segretario del villaggio e presidente del Gruppo omonimo:

"Tra i più redditizi figurano le tintorie, la centrale elettrica, e lo stabilimento di lavorazione dell'oro, invece fra quelli in perdita, oltre all'agricoltura, senza dubbio, c'è anche il trasporto marittimo: abbiamo acquistato 3 navi da carico, che nel 2012 hanno registrato un passivo di 23 milioni di RMB perché i prezzi erano troppo bassi per la fortissima concorrenza."

Song: Anche se nel 2012 il gruppo ha realizzato un profitto di 450 milioni di RMB, Zhu Chongqing, segretario del villaggio e presidente del gruppo ononimo, cresciuto da un gruppo industriale nato da una tintoria rurale nell'arco di 30 anni, afferma che l'industria reale è sempre più difficile da portare avanti.

"L'eccessiva produzione ha reso i prezzi irrazionali. I costi dell'uso del terreno sono alti, così come quelli della manodopera. Anche le tasse non ci risparmiano. Tutto sommato, oggi lavorare nell'industria è molto difficile."

Per affrontare la situazione, da un lato cercano di sviluppare la lavorazione dell'oro, dall'altro investono nei settori immobiliare e alberghiero, ed entrano in altre aziende. Il segretario del villaggio ha avanzato qualche richiesta al governo:

"Spero che il governo semplifichi le pratiche burocratiche, che oggi sono troppe. Per aprire un'azienda sono necessari 300 timbri, dall'usufrutto del terreno al permesso di costruzione. Giacché danno i permessi, perché non semplificano le pratiche? Come imprenditore, spero che le aziende godano di una maggiore libertà."

Gestire bene un'industria è un lavoro durissimo. Però il villaggio non ha mai risparmiato sul livello di vita della popolazione. A due passi dall'area residenziale si trova un centro culturale, costruito nel 1996 con un'investimento di 16 milioni di RMB, che comprende un cinema, una sala riunioni, uno stadio e una bibliotecca. Però il locale più popolare è la sala da gioco, dove ho visto 12 anziani che giocavano a Mahjong su 3 tavoli, mentre altri 5-6 chiacchieravano lì accanto, tra cui Xiang Songlin, di 78 anni, che è stato il vice direttore della prima tintoria del villaggio:

"Un tempo il nostro villaggio era il più povero del distretto di Xiaoshan, però noi siamo stati i primi ad aprire delle imprese industriali. La nostra azienda all'inizio aveva 70 dipendenti, adesso ne ha 12 mila. Posso dirmi felice, ho la pensione, ogni giorno gioco a Mahjong. Con mia moglie ogni anno guadagniamo 50 mila RMB, e calcolando i dividendi, 100 mila."

Visto che nel villaggio si trovano delle fabbriche come in città, esiste anche il problema ambientale, per non dire che sia la tintoria che la produzione elettrica inquinano l'ambiente.

 "A dire la verità, nei primi 5 anni fino al 1985, nessuno ha dato importanza al problema dell' inquinamento, poi ce ne siamo accorti e abbiamo costruito il centro di trattamento delle acque reflue, che è in continua evoluzione: prima serviva solo ad eliminare il colore dell'acqua, poi anche al COD (domanda chimica di ossigeno), oggi tutti gli indici dell'acqua corrispondono o sono inferiori agli standard statali. Anche la nostra centrale elettrica corrisponde alle richieste della tutela ambientale, le ciminiere non emettono fumi, ma solo aria calda. Il costo è enorme, quasi un terzo dei profitti. "

A Hangmin, il villaggio ha ancora 800 mu di campi, meno di 500 mq, lavorati in modo meccanizzato da sole 26 persone. Il riso consumato dai locali proviene di qui. Purtroppo, per ogni mu (un quindicesimo di ettaro) è necessaria una sovvenzione di 500 RMB.

Il villaggio è un esempio di successo della riforma e dell'apertura, ma rifletta anche i grossi sacrifici dei contadini cinesi negli ultimi 35 anni. A partire dal 1978, quasi tutti i villaggi cinesi hanno appaltato i terreni alle singole famiglie, ma Hangmin non ha seguito quella direzione, imboccando invece la strada dell'industria, come le città. Oggi è uno dei dieci villaggi più ricchi della Cina, e i suoi abitanti vivono nelle ville e ricevono dividendi, mentre migliaia di villaggi restano poveri e mandano la manodopera contadina in eccesso a lavorare nelle città.

Durante tutta la visita, il segretario del villaggio Zhu Chongqing è stato la figura più citata. E' un personaggio, intelligente nella visione ed efficace nell'agire, che ha guidato i compaesani a liberarsi dalla povertà e a vivere una vita abbiente, e anche altruista, visto che non detiene più azioni, quindi è onorato da tutti. Ma il problema è che non tutti i villaggi possono avere un capo come lui, quindi penso che costruire un meccanismo ottimale sia la cosa più importante.

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