La 7ma Fiera internazionale dell'industria culturale e della creazione di Beijing
  2013-01-21 15:35:15  cri


La Fiera internazionale dell'Industria culturale e creativa è un evento culturale che attira una grande attenzione, sia in Cina che all'estero. Per esempio, alla fiera dell'industria della cultura folcloristica, uno dei tanti eventi, è intervenuto Alessandro Margaglio, ex assessore alla cultura del comune di Firenze e attuale presidente dell'Associazione culturale Giambos, che ha pronunciato un intervenuto sulle sue esperienze di formazione artistica professionale.

L'Italia e la Cina sono due paesi con una lunga storia e una superba cultura, e quindi in possesso di un grande patrimonio culturale. La tutela del patrimonio culturale è una tradizione radicata nel DNA degli italiani, quindi il lavoro è partito da tempo, e con tutte le esperienze accumulate non è difficile capire perché l'Italia abbia un sistema maturo di formazione professionale sul patrimonio culturale. Da un altro punto di vista, ciò implica che la formazione professionale in Cina va potenziata. La Cina ha ancora numerosissimi siti storici e culturali da restaurare, valorizzare e presentare al pubblico. Insomma, il fabbisogno di giovani talenti in materia cresce sempre di più.

La cosa bella è che in questo periodo, grazie alla scuola e all'ambiente esterno, i giovani cinesi possono anche avere una maggiore comprensione del patrimonio culturale. Della stessa opinione è Ma Wenhui, direttore del Dipartimento del Patrimonio culturale immateriale del Ministero della Cultura cinese, che abbiamo incontrato alla fiera e a cui diamo subito la parola:

"Il Trattato dell'Unesco sulla Tutela del Patrimonio culturale immateriale ribadisce la necessità di un'educazione formale e informale nella scuola, in modo che il pubblico consideri il patrimonio culturale da un'ottica moderna. Bisogna far sì che le giovani generazioni capiscano quali sono i patrimoni creati dalla nostra nazione nel nostro paese. Permettere ai giovani e agli studenti di conoscere i patrimoni culturali rappresenta la condizione più importante della loro tutela."

Il patrimonio culturale è un tesoro non solo di un singolo paese, ma di tutta l'umanità. In Cina vi sono non solo la Città Proibita, la Grande Muraglia, il Potala in Tibet, ma anche molte antiche cittadine e villaggi, come Zhangbi, Guoyucun e Pingyao, nello Shanxi, per fare solo qualche esempio. Oggi Pingyao è una delle maggiori attrazioni turistiche della provincia dello Shanxi, al punto che nel 2012 ha ospitato ben 37 mila turisti al giorno. 

Lo sviluppo del turismo serve a raccogliere fondi per la tutela del patrimonio culturale, ma l'eccessivo sviluppo è negativo. E' necessario trovare un equilibro tra turismo e tutela, per esempio imponendo un tetto massimo giornaliero di visitatori, il che è una soluzione piuttosto normale. In merito, durante la fiera dell'industria culturale e creativa, non sono mancate le nuove idee. Per fare un esempio, Yao Fei, professore dell'Università dell'Industria chimica di Beijing, ha presentato la concezione del viaggio virtuale in rete e proposto di creare una "Pingyao virtuale".

"Il turismo in rete è un possibile punto di crescita del futuro mercato. Il turismo tradizionale ha dei limiti. Il primo riguarda l'ambiente, per esempio un sito può accogliere solo un certo numero di visitatori al giorno. Il secondo riguarda il tempo: i turisti in molti casi visitano solo una minima parte delle attrazioni turistiche. Il terzo interessa le guide, nel senso che molti visitatori non possono permettersi di pagare delle guide preparate. Il quarto limite è rappresentato dall'età: molti anziani non in buona salute non possono spostarsi da casa. Tutti questi problemi possono essere risolti dal viaggio virtuale in rete."

Il viaggio virtuale aiuta ad apprendere nozioni prima della visita vera e propria. Questo è importante per visitare i siti culturali. Poi una bottega digitale per vendere souvenir e specialità online è anche fattibile. Una Pingyao virtuale in rete può anche essere un sito che offre il viaggio virtuale e informazioni su alberghi e ristoranti.

Durante la fiera sono stati presentati i bellissimi canti folcloristici, con la cantante Liu Guilian e l'orchestra provenivano dalla zona di Luliang, nell'ovest dello Shanxi.

Nel corso della fiera dell'industria culturale tenuta in dicembre a Beijing, Wei Jianbo, direttore della Founder Securities, ha proposto un progetto:

"Abbiamo un'idea: organizzare un concorso di calligrafia e pittura tradizionale cinese con il nostro sostegno finanziario. L'obiettivo è di scoprire 100 giovani calligrafi e pittori. Poi facciamo una selezione delle loro opere da collezionare per parecchi anni. Nella veste di compagnia finanziaria, possiamo realizzare la crescita del loro valore, mentre gli artisti vengono scoperti e la nostra cultura tradizionale viene diffusa."

La Founder Securities è anche pronta a finanziare il progetto di Pingyao virtuale, con il futuro fatturato dei biglietti come garanzia. Insomma, la Fiera dell'industria culturale e creativa di Beijing ci ha offerto un mare di idee nuove ed originali, basta scegliere.


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