Slow Food a Beijing e i residenti della città impegnati per il suo sviluppo sostenibile
  2012-10-30 18:56:12  cri

 

 

B: Radio Globale, ben tornati a Easycafè, con Bai Yang e…

G: …Gabriella. Cari Amici, uno dei membri del board di Slow Food Beijing è Jim Spear, un americano residente in Cina da 25 anni, che 7 anni fa ha aperto un eco-retreat a Mutianyu, the Brickyard Inn, che ospita gente da tutto il mondo: "All'inizio l'8% degli ospiti erano cinesi, adesso sono il 40-50%, il resto sono stranieri di paesi dell'Ue, del Nord America, di Australia e Nuova Zelanda".

G: Brickyard Inn è una vecchia fabbbrica di tegole e mattoni che Jim Spear ha ristrutturato, trasformandola in un complesso di case rustiche, immerso in un giardino, accanto ad un orto organico da cui proviene la verdura offerta al ristorante. Ma ora ridiamo la parola a Jim: "Mi ritengo fortunato. Sette anni fa, vicino ai 50 anni, ho avuto una crisi di mezz'età, sono scappato dal lavoro in una grande azienda, e mi sono rifugiato qui, dove avevo una casa da 18 anni. Il sindaco mi ha chiesto di fare qualcosa per il posto, allora ho aperto l'eco-retreat e alcuni ristoranti. Negli scorsi sette anni, ho portato 100 milioni di RMB di investimenti nei 4 villaggi della cittadina di Boai, a Huairou, una zona montuosa, poco popolata e povera. Qui una generazione fa hanno cominciato a piantare dei castagni, il che dava qualche introito, ma non bastava. Per creare dei posti di lavoro, per la presenza della Grande Muraglia, di bei monti e della possibilità di stupende camminate, ho aperto l'eco-retreat e dei ristoranti tipici per la gente che fugge dalla città".

B: Cosa significa per Jim Spear essere membro di Slow Food? "Sono membro di Slow Food, quindi rispetto il suo principio di cibo 'buono, pulito ed equo'. Buono significa una dieta stagionale basata su cibo prodotto localmente; pulito significa un cibo coltivato senza pesticidi e fertilizzanti chimici. Fra l'altro, nel villaggio, tutti i nostri vicini, quando coltivano per il mercato, adoperano i fertilizzanti, ma assolutamente non per il loro consumo privato. Equo significa prezzi accessibili per i consumatori e rapporto diretto fra produttore e consumatore. Noi per esempio al nostro ristorante serviamo caffè cinese dello Yunnan, delizioso, e non caffè estero. Il nostro principio di equità significa anche che chi coltiva e prepara il nostro cibo è pagato secondo i regolamenti della legge cinese, una cosa difficile per via delle alte richieste della previdenza sociale cinese. Negli Usa 50 milioni di persone non godono della previdenza sociale, quindi ammiro molto la Cina per il suo sforzo in materia. I costi aumentano sempre, allora aumentiamo i prezzi dell'albergo e del ristorante".

G: Cari amici, tutti sanno che il cibo organico è più costoso, e molti lo evitano per questo. Qual è il commento di Jim Spear in merito? "La 'community supported agricolture' opera con la coltivazione diretta, e individualmente si può anche produrre verdura sul balcone. E' la qualità che fa la differenza. La perfezione è nemica dell' 'abbastanza buono'. Non c'è nulla di perfetto al mondo, non possono mai esserci le condizioni complete. Quindi diamoci da fare!"

B: Per finire, Jim Spear ha commentato: "La serendipità ha cambiato la mia vita. Come dice Robert Frost, 'ho percorso la strada meno battuta', il che fa la differenza".

G: Quindi complimenti a Jim Spear essersi dedicato al turismo sostenibile ed aver cambiato la vita di tanti montanari della periferia di Beijing, prima poveri, soprattutto delle donne, che lavorando al ristorante e all'eco-retreat possono portare a casa il primo stipendio della loro vita, e con questo guadagnarsi maggiore rispetto in famiglia.

B: Radio Globale, Easycafè, cari amici, termina qui la prima parte del nostro programma odierno. Nella seconda, continueremo a parlarvi dei residenti di Beijing che operano per lo sviluppo sostenibile della città.

G: A tra poco!

B: Radio Globale, Easycafè, cari amici, ben tornati al nostro programma condotto da Bai Yang e..

G: ... Gabriella Bonino. Nella prima parte del programma vi abbiamo parlato dei residenti di Beijing che operano per lo sviluppo sostenibile della città e delle recenti attività promosse in Cina da un gruppo di aderenti a Slow Food, capitanati a Beijing dalla giovane sinologa italiana Alice Giusto.

B: Vi abbiamo anche illustrato il turismo sostenibile portato avanti dall'americano Jim Spear a Mutianyu, in alcuni villaggi alla periferia nord di Beijing…

G: … e della fattoria biodinamica di Zhang Zhimin, una cinese che lavora la terra praticamente da sola e cerca di vendere la sua frutta e verdura organica ai Pechinesi, con risultati a volte scoraggianti. Ma lei insiste. Zhang Zhimin sarà a breve in Italia per Terra Madre, invitata dal board di Slow Food di Beijing.

B: Cari amici, prima di continuare nell'argomento, ascoltiamo insieme un bel motivo musicale.

B: Radio Globale, Easycafè, con Bai Yang e..

G: ...Gabriella. Fra i residenti di Beijing che rendono la città più vivibile, ci sono naturalmente gli sportivi, ossia la gente comune che si mantiene in forma con dei metodi più o meno tradizionali. Fra questi spicca la signora Wang Zhiqin, che pratica il Taiji Rouliqiu, un tipo di ginnastica con una racchetta da ping pong e una pallina riempita di sabbia. Wang Zhiqin è citata da Stephanie Tansey nel suo libro "Recovery of the heart". Ma ora diamole la parola: "Abito nello stesso compound di Stephanie, con cui pratico il Taiji Rouliqiu, uno sport cinese relativamente nuovo. E' vicino al Taiqiquan, quindi delicato, ma comprende la racchetta e le palline occidentali, il che lo rende un misto di elementi cinesi e occidentali. All'inizio, quando ci ha chiesto di imparare, pensavamo che Stephanie non ce l'avrebbe fatta, perché questo sport richiede una buona tecnica e il controllo della pallina, e molti cinesi non ce la fanno, ma lei ha continuato e alla fine ha imparato".

B: Cari amici, l'attenzione alla salute è fondamentale per vivere una vita armoniosa. In questo senso i Pechinesi si distinguono per la loro passione per vari tipi di ginnastica, che praticano all'alba nei giardini pubblici: Taiqiquan, ma anche danza moderna, in gruppi a cui tutti si possono unire liberamente.

G: Così la gente, soprattutto gli anziani, si sente meno sola. Ritornando al tema della città sostenibile, Beijing conta molti altri ottimi esempi di persone impegnate in questa direzione. Fra questi figura Fan Yinjian, detto Mac Fan, un cinese che ha lavorato con Stephanie Tansey alla New School of Collaborative Learning, scoprendo nel confronto il valore per la società moderna di molti aspetti della cultura tradizionale cinese. Di seguito Ma Fan è passato al Jane Goddall Institute (China), continuando a portare avanti il messaggio della vita armoniosa e della città sostenibile.

B: Di Fan Yinjian ci hanno raccontato due piccole storie di impegno quotidiano per una città sostenibile. Ecco la prima: il mese scorso un suo amico ha traslocato, e poi ha organizzato una festa di inaugurazione della nuova casa per gli amici. Il tè era offerto in bicchieri di carta, al che Fan lo ha rimproverato, dicendo: vuoi farci capire che vorresti in regalo un servizio da tè? Allora lui lo ha tirato fuori. In realtà voleva solo non dover lavare le tazze alla fine della festa!

G: Ecco la seconda storia: d'estate, dopo la pioggia, Fan Yinjian camminava nel cortile, quando ha scoperto ben 37 vermi, solo 3 dei quali erano in grado di raggiungere il prato, allora ha portato in salvo gli altri.

Però anch'io ho una mia storia da raccontare. L'anno scorso camminavo sui monti ad ovest di Beijing con un'amica americana, Diana Kingston, che a un certo punto si è fermata lungo la strada: aveva scoperto un grosso verme che stava cercando a fatica di attraversarla, allora ha preso un rametto, l'ha raccolto con delicatezza e l'ha portato dall'altra parte, sano e salvo. Temeva che dei camminatori disattenti lo schiacciassero sotto la suola delle scarpe!

B: Questo tipo di attenzione per le piccole cose è fondamentale per rendere più armoniosa la vita e la società, per essere più vicini alla natura.

G: Cari amici, dopo il break musicale, vi presenteremo l'ultimo personaggio del programma di oggi che lavora per una Beijing più sostenibile, la prof.ssa He Huili.

B: A fra poco!

B: Radio Globale, Easycafè, cari amici, ora ascolteremo insieme la testimonianza di Hu Huili, professore associato dell'Università di Agricoltura di Beijing: "Mi occupo di costruzione rurale da 9 anni, per far cooperare meglio gli uomini fra di loro e con la natura. Nel mio lavoro, ho scoperto che bisogna far sì che i contadini stessi cooperino e si organizzino. Adesso i contadini cinesi sono molto diversi da prima, nell'epoca feudale, visto che nelle campagne sono rimasti soltanto le donne, gli anziani e i bambini (i giovani sono andati tutti in città a lavorare). Il mio lavoro consiste nell'organizzare chi è rimasto. Partiamo dall'educazione dei bimbi e delle donne incinte, per risvegliare le loro coscienze. Abbiamo scoperto che nei trent'anni seguiti alla riforma, i contadini cinesi si sono arricchiti lavorando nei cantieri e nelle attività commerciali in città, ma i loro cuori sono rimasti in campagna, quindi vogliamo lavorare anche con loro. Cerchiamo di collegare le associazioni di commercianti del XXI secolo con le donne rurali, ossia la campagna e la città, il consumatore e il produttore, per accorciare le distanze, questo naturalmente con molti dolori e gioie".

G: Cari amici, la prof.ssa He Huili ha aiutato molti contadini della provincia dello Henan, da cui lei stessa proviene, a creare delle cooperative e ad aprire dei mercati dei loro prodotti organici nelle città, con risultati diversi. Nonostante i frequenti scandali alimentari, in Cina il concetto "meno costa, meglio è" è ancora duro a morire, quindi il cibo organico, più costoso, viene scartato, tanto più adesso che i prezzi dei generi alimentari aumentano anche qui. Ella lamenta anche una sfiducia reciproca fra consumatore e produttore, che va ricostruita.

B: Cari amici, per finire, ridiamo la parola a Zhang Zhimin, la donna cinese che coltiva da sola la terra nella sua fattoria biodinamica alla periferia di Beijing: "Il cibo fa bene alla salute, organico è vita. Il suolo, gli animali, le piante e l'uomo sono essere viventi, e se sono inquinati, anche il nostro corpo lo è, e la vita ne soffre. Si dice che il nostro corpo è un universo, ma anche l'universo è un essere vivente".

G: Cari amici, termina qui il nostro programma odierno su Slow Food a Beijing e sui residenti di Beijing impegnati per lo sviluppo sostenibile della città.

B: Nella speranza che il programma sia stato di vostro gradimento, vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima settimana.

G: Ciao a tutti!


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