Viaggio nei villaggi presso Wenzhou: la grande residenza della famiglia Li, a Qingjie
  2012-05-07 16:25:08  cri

Qian:Radio Globale, cari amici, ben ritrovati a EasyCafe. Sono QianCan.

Gabri Ciao a tutti anche da Gabriella.

Qian:Alla fine della prima parte del programma, abbiamo accennato alle grandi residenze tradizionali delle campagne intorno a Wenzhou, la città del sud della Cina da dove proviene la maggior parte dei cinesi che vivono in Italia.

Gabri: Sì, sono serie di cortili circondati da edifici in legno, dove vivevano famiglie abbienti di funzionari e mercanti. Solo alcune si sono preservate bene ed ora sono aperte alla visita del pubblico. La maggior parte è in uno stato di forte degrado per via del materiale con cui sono fatte, il legno, e del clima caldo-umido locale, con continue piogge tutto l'anno.

Qian: Inoltre adesso la gente del posto preferisce vivere in case di mattoni, dotate di servizi, che può costruire solo sul sito delle vecchie case in legno, da cui la triste sorte di questi capolavori dell'architettura tradizionale locale. Ecco un commento di Gabriella da una di queste antiche residenze, quella della famiglia Li (Lishi dawu), situata a Qingjie, presso Shunxi, a sud-est di Wenzhou: "Siamo a Qingjie, presso Shunxi, accanto a boschetti e torrenti. La 'Lishi dawu' comprende un cortile con edifici a due piani con balconata e tetti di ardesia. Quattro famiglie vivono ancora agli angoli, fra cui un anziano vedovo, che occupa due stanzette tradizionali. Ora non c'è, ma la porta è aperta, quindi siamo entrati a vedere..."

Qian: Cari amici, ora parleremo del nome della località dove si trova la residenza, Qingjie, ossia "strada grigia". All'inizio, ossia 1250 anni fa, il posto si chiamava "Muyuan". In epoca Tang (618-907) un tale Zhou Yuna, per sfuggire alle lotte tra An Lushan e Shi Siming, si trasferì qui con la famiglia, formando il borgo di Muyuan. In seguito anche le famiglie Chi, Li e Lei arrivarono dalla vicina provincia del Fujian. La famiglia Li costruì una grande residenza e una strada lastricata di pietra, in cinese"qingshi", quindi il posto venne chiamato "Qingjie".

Gabri:Dall'illustrazione di Qian Can possiamo capire come storicamente queste zone abbiano dato rifugio a molti clan familiari del nord della Cina, che si trasferirono qui dopo un lungo cammino durato a volte dei secoli, con delle tappe intermedie. Vista la vicinanza con la provincia del Fujian, qui troviamo anche molti fujienesi trasferiti, che parlano il dialetto Minnan, uno degli otto della provincia, incomprensibile anche per gli abitanti della vicina Wenzhou. Ma noi siamo stati fortunati, perché del nostro gruppo faceva parte la giovane Jianhui, nata nella zona, e che ci ha fatto da interprete.

Qian: Cari amici, alla residenza della famiglia Li adesso si arriva non più su una strada lastricata di pietra, ma su una strada cementata, che porta a un torrente. Per attraversare si passa su due serie di pietre parallele, fra la corrente.

Gabri: Al tempo della nostra visita, il 4 aprile, giorno della commemorazione dei defunti, gruppi di locali attraversavano il torrente per raggiungere le tombe dei parenti e offrire cibo e incensi e far scoppiare petardi.

Qian:Nella zona di Wenzhou le tradizioni sono ancora molto vive, specialmente il senso dell'unità del clan familiare, che si esprime nel ritorno a casa per le festività del capodanno lunare e della commemorazione dei defunti, e nella forte coesione e aiuto reciproco fra le generazioni. Gli anziani vengono rispettati come detentori e trasmettitori del patrimonio morale che tiene unito il clan. Ecco il contenuto di un'iscrizione situata su una parete della residenza della famiglia Li: "Il sole è grande, la benevolenza dei genitori è grande, la forza dei militari è grande, l'ira della gente da poco è grande. Rispettate e ricompensate la benevolenza dei genitori. Nella vita due sono le cose più importanti: la pietà filiale e fare del bene. Perdonare corrisponde a fare del bene a se stessi, infuriarsi ad usare gli errori altrui per punire se stessi. La generosità e l'altruismo permettono di vivere felici. Il silenzio e la riflessione aiutano, le chiacchiere inutili fanno del male. Fare le cose che occorre fare è intelligente, il contrario è prova di ignoranza. Quando si dice una parola buona, dalla bocca esce un fiore profumato; quando si dice una parola cattiva, esce un serpente velenoso".

Qian: Sono degli insegnamenti che tutti dovremmo seguire!

Gabri: Certo, e corrispondono anche ai risultati delle ultime ricerche nel campo della psicologia! Gli antichi cinesi hanno fatto di questa morale la base della loro società, privilegiando il vincolo etico rispetto a quello giuridico. Ma di questo complesso argomento, se siete interessati, vi parleremo in un prossimo programma.

Qian: Cari amici, è arrivato il momento dell'intervallo musicale! Abbiamo scelto per voi un motivo del Jiangnan, del sud della Cina, interpretato da Lin Junjie.

Gabri: Buon ascolto!

Qian:Radio Globale, cari amici, ben tornati a EasyCafe. Sono QianCan.

Gabri: Ciao a tutti anche da Gabriella.

Qian:Ora torniamo a parlare della grande residenza della famiglia Li, che abbiamo visitato da poco, posta sui monti a sud-est di Wenzhou, nel sud della Cina. Costruita nel 1773, è ancora ben conservata per via di un recente restauro, ed è aperta al pubblico. E' ancora abitata da quattro famiglie che vivono ai quattro lati del cortile. Inoltre è circondata da delle alte mura di cinta in pietra.

Gabri: Queste mura di cinta, tipiche della zona, sono fatte di pietre e sassi tenuti insieme senza malta, compatte e molto belle da vedere. Insieme alle strade lastricate di pietra, formano une delle scene tipiche dei villaggi del Zhejiang. In merito alle alte mura che circondano la residenza della famiglia Li, esiste una leggenda: un tempo, mentre uno dei giovani stava per sposarsi con la figlia di un possidente, fra le due famiglie nacquero dei malintesi, per cui la ragazza, per superbia, si fece fare una portantina nuziale più alta della porta di ingresso della residenza dei Li. Però questi non si scoraggiarono: fecero sistemare dei mucchi di stoppie ai due lati del muro di cinta, su cui la portantina potè salire, entrando così nel cortile. La superbia della donna era stata punita!

Qian: Una storia interessante! La porta di ingresso della residenza della famiglia Li, in legno, reca dipinte le famose divinità della porta, dei generali dall'aria truce, ancora ben conservati, dai colori vivaci. Queste divinità si possono trovare anche sulle porte dei templi ancestrali dei clan familiari e dei templi, e sono una forma di artigianato tipico del Zhejiang.

Gabri:La porta di ingresso, in legno, poggia su una soglia in pietra alta ben 32 cm, ancora ben conservata nonostante il tempo. L'alta soglia di ingresso era un segno del prestigio goduto dalla famiglia.

Qian:La residenza della famiglia Li conta in totale 232 colonne di legno, poste su basi di pietra per proteggerle dall'umidità del terreno. Vista la struttura in legno e il clima caldo-umido, occore una continua opera di manutenzione, anche se certi legni pregiati usati dalle famiglie abbienti garantivano un uso più prolungato.

Gabri: Cari amici, è arrivato il momento del break musicale, con il motivo "Il viaggio del poeta", interpretato da Eason Chen, a fra poco!

Qian:Radio Globale, EasyCafe! Ciao a tutti da QianCan...

Gabri: e da Gabriella. Cari amici, nel cortile della residenza della famiglia Li, presso Wenzhou, nel sud della Cina, spicca la bella balconata al secondo piano, in legno come il resto della casa. Le colonnine arcuate verso l'esterno poggiano su un sedile, da cui il nome cinese "meirenkao", che vuol dire "appoggio delle belle donne".

Qian: In passato in Cina le ragazze delle famiglie abbienti, come la famiglia Li, vivevano al secondo piano della casa e non potevano scendere in cortile. Nel tempo libero dai lavori di cucito e ricamo, osservavano il mondo dal balcone.

Gabri: Da cui l'importanza di queste balconate. Al centro si trova anche una sala aperta sul cortile, con l'altare degli antenati, le loro insegne di funzionari e le belle lanterne tipiche della zona, dette Zhusideng, fatte di scrisce di bambù e di carta oleata.

Nel 2005 la residenza della famiglia Li è stata elencata fra i beni culturali sotto tutela a livello provinciale, è stata sottoposta a restauro e ora attira un numero sempre maggiori di visitatori.

Qian: Cari amici, parlando parlando, siamo arrivati alla fine del programma di oggi. Gabri: Nella speranza che sia stato di vostro gradimento, vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima settimana.

Qian: Ciao a tutti!

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