《羽蛇》-Il serpente piumato
  2010-09-29 14:00:41  cri
Xu Xiaobin

Capitolo I

Crepuscolo nel regno degli spiriti

Alle tre e un quarto del pomeriggio di una tarda primavera di fine secolo, quando gli abiti invernali dai colori sgargianti non erano ancora completamente scomparsi dalle vetrine dei negozi del centro, le porte dei reparti del più famoso dipartimento di neurochirurgia della città si aprirono. Lentamente, come una barca che scivola silenziosa sul pelo dell'acqua, apparve una lettiga. Una giovane infermiera, tenendo con una mano l'ampolla della flebo, guidava la piccola processione composta dalla caposala, dall'internista, da un assistente e infine dal primario di chirurgia.

La giovane donna distesa sulla lettiga, il cui nome era Yu She, si trovava visibilmente ancora sotto gli effetti dell'anestesia generale; solo grazie ai deboli raggi del sole pomeridiano si riusciva a scorgerne il volto pallido e un po' giallastro. La parte superiore del cranio era quasi completamente avvolta da bende che mettevano ancor più in risalto il colorito giallognolo del viso, dandole un'aria particolarmente spettrale. Non era mai stata bella e il suo unico punto di forza erano le ciglia estremamente lunghe che, in quel momento, coprivano del tutto le occhiaie bluastre fino a sfiorare le guance livide.

Era il tipo di donna di cui difficilmente si riesce a stabilire l'età. Nella luce fioca del pomeriggio, i tratti del suo viso risultavano particolarmente indistinti, come una piccola pozza d'acqua fresca e duttile, pronta a cambiare forma in qualsiasi momento.

Naturalmente, non aveva niente a che vedere con Yushe, il serpente piumato da me dipinto, con il quale condivideva il nome.

Alcune persone, fino a quel momento rimaste sedute su una panca, le si raccolsero intorno. La luce disegnava i contorni delle loro sagome, mentre una dopo l'altra andavano a riempire lo spazio vuoto attorno alla lettiga. L'unico ad attrarre la mia attenzione fu un uomo che rimase in piedi in un angolo, completamente immobile. Sembrava piuttosto giovane, uno straniero con i capelli biondi e gli occhi azzurri.

La prima ad alzarsi fu una donna di nome Ruomu. Aveva settantacinque anni e indossava un abito di seta nera con delle nuvole ricamate in oro. Il suo profumo, fine, elegante e leggero come il bambù dello Yunnan, si spandeva nell'aria, in netto contrasto con gli insopportabili aromi dozzinali delle donne più giovani che aleggiavano nell'aria. Era un profumo di nobiltà che scorreva nel profondo delle sue vene e che nessuno avrebbe mai potuto sottrarle.

La pelle bianca come la neve di Ruomu sembrava quella di una donna degli anni Trenta, se non addirittura di un'epoca precedente, anche se ormai il suo candore immacolato si andava spegnendo. Pareva non essere mai stata esposta ai raggi del sole. Il suo volto non mostrava nemmeno una ruga ma aveva due grandi borse sotto gli occhi lucide come il ghiaccio, una coppia di gioielli fissati alle guance, decisamente in contrasto con il resto del viso. Aveva un naso sottile e aquilino, e le labbra a forma di foglie di pesco erano così rosse e brillanti che sembravano sempre ricoperte da un rossetto purpureo. Tutte queste caratteristiche contribuivano a donarle l'aspetto di una nobile decaduta. Era facile intuire che un tempo Ruomu doveva essere stata una donna di eccezionale bellezza. Il viso, dai tratti duri e nel contempo delicati, era nettamente in contrasto con quello dai contorni vaghi e indistinti di Yu She. Nonostante avesse ormai più di settant'anni era ancora una donna dalla bellezza prepotente e inquietante, il tipo di bellezza che hanno le facce degli anziani su cui le rughe tardano a comparire.

Nei suoi occhi apparve un'espressione chiaramente preoccupata. Le mani, incrociate sul petto, si alzarono nel tentativo di fermare il medico più anziano. Non appena ne ebbe sollevato una, quello fece un balzo all'indietro spaventato, come se avesse visto muoversi le candide braccia di uno scheletro perfettamente conservato.

L'operazione si era conclusa con un successo senza precedenti. Il primario era riuscito a effettuare una lobotomia frontale asportando lo strato germinale dal cervello della paziente, facendosi strada delicatamente con il bisturi attraverso la rete di fasci di fibre, solitamente fitta e intricata come una massa di capelli, senza recidere accidentalmente alcun nervo. La decisione di intraprendere l'operazione era stata presa in seguito alle pressanti richieste dei familiari della paziente, soprattutto da parte della madre, che pensava di salvaguardarne così la salute mentale consentendole di vivere finalmente come una persona normale.

Ora il suo desiderio si sarebbe realizzato.

Quella bella donna di settantacinque anni era la madre di Yu She. Mentre fissava la figlia, ancora profondamente addormentata, dai suoi occhi iniziarono a scorrere le lacrime di una madre amorevole, come acqua di sorgente gelata che si scioglie dopo una giornata di sole.

Capitolo II

Questo luogo, oggi così famoso e pittoresco, fino alla metà degli anni Sessanta era sempre stato considerato una terra povera, arida e desolata, rifugio di tutti quelli che non riuscivano a integrarsi nella società di allora. In mezzo a un boschetto di alberi alti e nodosi c'era una piccola casa di legno, come quelle che compaiono nelle favole. Dalle foglie degli alberi, brillanti come lamine d'oro, un cielo rosso giacinto lasciava filtrare una magica quiete.

Ci sono eventi nella vita che non si possono comprendere e di fronte ai quali non possiamo far altro che abbandonarci a una forza misteriosa, lasciandoci trasportare, come in un sogno, in antichi scenari sospesi nel tempo. Non so se sarete contenti di ascoltare queste storie consumate dal vento e dalla pioggia. Posso solo dirvi che la scena in cui è ambientata la nostra vicenda cambierà continuamente e anche voi lettori dovrete essere pronti ad adattarvi di volta in volta ai suoi mutamenti.

I boschi, gli alberi che al tramonto sembravano sempre in fiamme, quel colore sfumato di mistero che irradiava bellezza ovunque, spendendo raggi di luce in tutte le direzioni, facevano apparire ogni altro paesaggio come un sepolcro senza vita.

Di fronte alla casetta di legno c'era un lago che si stagliava sullo sfondo della foresta come se si librasse nell'aria. Le sue acque erano così azzurre che sembravano un unico blocco di cristallo trasparente; le alghe che ricoprivano il fondo erano come coralli che allungavano una folla infinita di splendidi tentacoli. Ruomu vi arrivò a metà degli anni Sessanta, dopo esservi stata esiliata con suo marito. I primi tempi non osò mai avvicinare neanche una mano all'acqua, convinta com'era che qualcuno vi avesse versato una tintura azzurra velenosa. Temeva che se lo avesse fatto il colore sarebbe penetrato per sempre fino alle giunture e alle ossa, e rimase di questo parere finché un giorno la figlia più piccola non ci infilò le manine per giocare. Solo allora Ruomu riuscì a liberarsi della sua paura. La bambina si chiamava Yu "Piuma", ma poiché era nata nell'anno del Serpente ho voluto ribattezzarla Yu She, "Serpente Piumato". Naturalmente ci sono anche altre ragioni, ma le scoprirete leggendo con attenzione il resto della storia.

La nascita di Yu She fu una grande delusione per Ruomu, che sperava di avere un maschio. Inoltre Ye era molto lontana dall'ideale di bellezza che aveva sua madre. A parte le ciglia, esageratamente lunghe, era priva di qualsiasi tratto che la rendesse degna di nota. Quando la piccola sbatteva le ciglia sembrava un ventaglio di piume nere che si apriva e chiudeva. Fu questa la ragione per cui la madre di Ruomu, Xuanming, decise di chiamarla Yu "Piuma".

I nomi delle due sorelle più grandi invece erano stati lasciati all'immaginazione della madre: nel periodo in cui nacque la maggiore, Ruomu aveva una grande passione per gli abiti di seta e raso e perciò l'aveva chiamata Xiao, "Flauto di bambù". Quando nacque Yu She le due sorelle maggiori erano già andate a studiare in una grande città, molto lontana dalla casa nel bosco.

Xuanming, la madre di Ruomu, aveva allora più di sessant'anni. Era nata alla fine del XIX secolo e da ogni fibra del suo essere trasudavano le sofferenze e la malinconia tipiche dell'epoca. Quando Xuanming era viva, Ruomu passava ore e ore seduta su una sedia di vimini davanti alla finestra a tirarsi via lentamente il cerume dalle orecchie con un bastoncino d'oro. Yu non ricordava di aver mai visto la madre metter piede in cucina. Ogni volta che veniva il momento di preparare da mangiare, prendeva il bastoncino d'oro e cominciava ad armeggiare col cerume, mentre Xuanming, barcollando con incomparabile eleganza sui piedini fasciati, raggiungeva la cucina.

Yu trovava i piedi di Xuanming davvero speciali e sin da bambina aveva amato tutto quello che era fuori dell'ordinario. La sera, dopo che Xuanming si era sfilata le scarpe, la piccola Yu afferrava con entrambe le mani i piedi della nonna e li baciava. A quel punto, sul volto compassato di Xuanming compariva ogni volta una specie di sorriso divertito.

"Odorano?" chiedeva Xuanming.

"Odorano" rispondeva Yu.

"È un cattivo odore?".

"Cattivo" ribatteva Yu alla nonna soddisfatta, concludendo in tal modo il loro irrinunciabile rito quotidiano. Poi le scarpette di seta venivano abbandonate in un angolo. Avevano la stessa forma delle barchette di carta che faceva Yu, con la punta leggermente curva verso l'altro, come la prua di una nave, e i bordi ricoperti da due losanghe di giada verde.

Per yu, tutto ciò che riguardava Xuanming aveva qual cosa di misterioso e affascinante. La nonna possedeva una grande credenza di una varietà particolarmente pregiata di palissandro detta jinhua, un tipo di legno usato alla fine dell'Ottocento per costruire i mobili e che era comunemente chiamato "l'inestimabile". La credenza aveva ventidue cassetti di misure diverse. Ogni cassetto aveva una chiave e tutte le chiavi erano custodite da Xuanming, che era sempre capace di trovare, con rapidità e precisione, quella giusta per ogni cassetto. Anche dopo essere diventata cieca, Xuanming aveva mantenuto questa capacità. Le bastava sfregare per un attimo il metallo con i polpastrelli per riconoscere la chiave esatta. Xuanming era estremamente metodica e accurata in ogni cosa. La sua mente era sempre alle prese con i numeri e spesso, durante il periodo della cecità, le comparivano davanti agli occhi cifre infinite simili a simboli che, sfrecciando nell'oscurità come i bagliori argentati delle lucciole nel buio, portavano un po' di luce negli ultimi anni della sua vita.

Un giorno al tramonto (molte delle vicende narrate in questa nostra storia si svolgono al tramonto), Yu si infilò sotto il letto a giocare con la sua bambola. A yu piaceva molto andarsi a nascondere sotto il letto, dove poteva restare anche per mezza giornata. In un certo senso si sentiva più al sicuro al buio. Da quella posizione vide il paio di scarpette di seta nera con le losanghe di giada verde sui bordi entrare nella stanza e fermarsi davanti alla credenza di palissandro. Yu trattenne il fiato mentre osservava Xuanming aprire uno per uno tutti e ventidue i cassetti: in ognuno c'era un fiore violetto di ametista. I fiori purpurei, alla luce del tramonto, avevano un aspetto particolarmente carico di mistero. Xuanming li prese uno alla volta e li montò insieme, collegandoli uno con l'altro. Alla fine i fiori, purpurei e trasparenti come vetro, formarono una lampada la cui forma ricordava uno splendido ramo di glicine cinese. Quei fiori erano come chiavi che formavano una sorta di sequenza, un codice segreto custodito da sempre nella mente di Xuanming. Pur apparentemente identici, ognuno era diverso dall'altro e solo lei sapeva riconoscerne le differenze; montandoli nella maniera sbagliata, sarebbe stato impossibile riuscire a ricostruire la lampada.

(da Il serpente piumato, Eliott 2009 )

徐小斌

《羽蛇》

第一章 神界的黄昏

1

世纪末中叶的暮春时节,防寒服大红大绿的色块还没有完全在街市上消逝,这座城市最著名的脑外科医院的手术病房在下午三点一刻缓缓洞开,一辆平车如同划过水面那么静悄悄地飘了出来。护士小姐在前面高举着输液瓶,后面依次是护士长,实习医生,助理医生和主刀医生。  

那个名叫羽蛇的女人显然还没从全麻状态中醒来,我们可以借助下午的光线看到她苍白中带点青黄的脸。她的头部缠着大面积的绷带,这使她略带青黄的脸显出一丝鬼气。她不漂亮,唯一的优点是眼睫毛很长,现在她闭着眼睛,那睫毛便复盖着整个青黑色的眼窝,一直达到苍黄的双颊。  

她是那种看不出年龄的女人。特别是在当时下午迷朦的光线下,她的五官十分模糊,象是一团柔黄清凉的水,随时可以变形,缩小或扩大,聚拢或流散。  

自然,她和我那幅关于羽蛇的画毫无关系。  

这时,在当时那迷朦的光线笼罩下,几个坐在长椅上的人聚拢过去,他们被光线勾勒成一个个剔空的人形。我注意到只有墙角处站着的一个人没动。那好象是个年轻人,是个蓝眼睛黄头发的外国男孩。  

第一个走过去的是那个叫做若木的女人。75岁的若木穿着绣金剔云头的黑色丝棉马甲。纤细秀弱如一片云竹,那一种飘散出来的芳香把周围的年轻女人衬得污浊不堪。那是一种贵族的芳香,深深埋藏在血脉里,难得被人偷走的。  

若木的雪白皮肤属于30年代或更早一些的女性,现在这种真正的雪白已经失传了。这是那种从来没被阳光照射过的白。所以护士小姐看到她的第一眼就有些头晕。若木的脸没有一根皱纹。但是有两个冰凉光滑的大眼袋垂在眼下,如肌肤之外的饰物,看上去十分不协调。鼻子略呈鹰勾状,桃叶形的嘴唇永远象是涂过绛色的唇膏,深红发亮。这同样是没落贵族的标志。先天的营养后天根本无法替代。可以想见若木曾经是个倾国倾城的美人。她面部的线条精致而刻板,与羽蛇那轮廓不清的脸恰成对比。她虽已年愈古稀依然美得咄咄逼人。尽管不长皱纹的老人脸永远有些可怕。  

若木的眼睛里明显呈现出关切的神情,她的一双手交叉上举拦住了年岁最大的那个医生。她的手一举起来便吓了那个医生一跳,他以为那是一双保养得很好的白色骨殖。  

手术是成功的。空前地成功。主刀医生成功地切除了女病人的脑胚叶。精美的手术刀在如头发一般纷乱的神经网络里穿行,竟然没有碰伤一根神经。手术的决定是在病人家属的强烈要求下作出的。病人家属的理由是:她要切除女儿的脑胚叶而维护女儿的心理健康。并使女儿永远成为一个正常人。  

现在她的愿望实现了。  

这个75岁的美妇人便是羽蛇的母亲,现在她凝视着尚在沉睡的女儿,慈母的泪慢慢渗出来,如雪天的泉水一样温暖。

2

这片著名的风景区在60年代上半叶还不为人所知。相反,它是作为一片贫脊荒凉之地在收容着那些被当时世界淘汰的人。有一座小木屋童话般地矗立在这片高大的落叶乔木之中。在黄金般灿烂夺目的树叶背后,有一角紫蓝色的天空渗透出意义不明的静谧。

有一种神秘令人无法驾驭。你只能听凭那力量把你拉向悬浮在天空的古老幻想。但你并不满足那些故事,那些被风雨剥蚀的故事。我要说的是我这个故事的场景具有反差极大的变化。你需要不断地适应它。  

那些树林,那些高大的林木在黄昏的时候总象是在燃烧着,那是一团神秘的金色,它如此轶丽,光芒四射,使大自然的其它部分完全成了死气沉沉的坟莹。  

还有一口湖。在我们这个故事中本来应当避免这样近似太虚幻境式的场景。它毕竟显得不那么真实。木屋前的那口湖尤其如此。那湖如凌空出世般地出现在森林的背景前。湖水蓝得象一整块透明的水晶,湖底的水草象珊瑚一样生出无数美丽的触角。在60年代上半叶若木随丈夫被发配此地的时候,她无论如何也不敢把手伸进水里,她怀疑那水有蓝色的让人中毒的染料,假如她真的伸手入水,那蓝一定会侵入她的骨缝里,永不消失。 直到小女儿把一双小手伸进水里玩,若木才打消了这一禁忌。小女儿叫羽,她一直叫羽。只因她属蛇,我才把"羽蛇"这两个字如此牵强地拼凑在一起。当然,还有其它的原因。这原因需要你留神在后面的故事中寻找。

羽的出生令若木大失所望。若木盼望的是个男孩,而且,羽远没有母亲企盼的那般美丽。除了那过份长的睫毛之外简直是毫无特色。那睫毛闪动的时候很象是一把一开即合的黑色羽毛扇。于是若木的母亲玄溟叫她做羽。  

她的两个姐姐的名字则是若木的即兴之作:生大女儿时若木对绫罗丝绸感兴趣,因此叫绫;生二女儿时若木又喜欢了吹箫,因此叫箫。两个女儿当时都在离这里很远的那座大城市里念书。  

若木的母亲玄溟当时刚满一个花甲。玄溟生于上世纪之末。浑身散发着世纪末的凄清。玄溟在世的时候若木总坐在窗前的一张藤椅上慢慢地掏耳屎。她用的是一根纯金的挖耳勺。在羽的记忆里,若木从不到厨房里去。每到该做饭的时候若木就拿起那根纯金的挖耳勺。而玄溟则颠着一双小脚在厨房里穿行。那脚裹得精美绝伦。  

在羽的记忆中,玄溟的脚十分特殊。羽喜欢一切特殊的事物。晚上,当玄溟脱掉鞋子之后,小小的羽便双手捧起外婆的脚,吻。每当这时玄溟威严的脸上便漾出慈祥的笑意。玄溟问:臭不臭?羽说臭。玄溟问:酸不酸?羽说酸。玄溟就满足了。这是每天必要演出的节目。那一双黑色缎鞋就孤寂地置放在角落里,形状很象羽叠起的纸船。鞋尖象船头那样微微翘起,各镶一块菱形绿玉。  

玄溟的一切对于羽来说都神秘而诱人。玄溟有个很大的梨花木柜子。是那种很好的金花梨,在九十年代的装修材料里,被人称作"金不换",是最好的木地板材料。柜子上大大小小有22个抽屉。所有抽屉的钥匙都攥在玄溟手里。玄溟能够迅速而准确无误地找到每一个抽屉的钥匙。后来玄溟双目失明之后依然如此。她的指尖刚刚从那些冰冷的金属上划过,便可准确无误地做出判断。玄溟活得十分精确。有无数种数字种植在她的脑子里。她失明之后漆黑的眼前常常划过一些类似符号的数字。那些数字闪烁着暗银色荧火虫似的光芒,照亮了玄溟的余生。  

有一个黄昏。(我们这个故事的很多场景都发生在黄昏)羽钻在床底下玩布娃娃。羽常常喜欢钻进床底,一呆就是半天。她觉得床底的黑暗可以给予她某种安全。羽从床底下看见一双镶着菱形绿玉的黑缎鞋走进来,那双鞋停在梨花木柜前。羽迸住呼吸看见玄溟逐一地打开22个抽屉,每个抽屉里都有一串紫水晶制成的紫罗兰花。这些紫色的花朵在黄昏光线中格外神秘。玄溟把这些花朵逐一地穿起来。这些紫色的玻璃样透明的花结成了一盏灯,一盏十分华丽的藤萝架一样的灯。那些花朵象钥匙一样在玄溟的脑子里早已编好了密码程序。貌似相同的花朵在玄溟的眼中是不同的,只要穿错了一朵,便无法结成一盏灯。  

羽简直着迷了。她一动不动地看着外婆的游戏。那盏灯在黄昏的玻璃窗前显现出一种无法染指的美。那是一个梦。黄昏窗外绿叶扶疏中飘浮起来的梦。羽的手无法触到它,但手指却分明感觉到一种玻璃器皿冰冻般的寒意。  

黄昏中一盏紫水晶结成的灯。串串花朵发出风铃样的声音。羽知道,那是一种昂贵的声音。  

玄溟会对着灯沏一杯香茶,茶在这灯光下慢慢凉去。

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