La psicologia dell'inquietudine al Grand Tour (Renato Martinoni)
  2010-09-29 12:23:15  cri
Alla stanzialità del mondo medievale viene pian piano a sostituirsi la "psicologia dell'inquietudine". Razionalismo, empirismo, meccanicismo, la rivoluzione scientifica, in cui alcuni storici vedono le origini della cultura moderna, non meno che la circolazione sempre più intensa di inquietanti récits de voyages, portano – nel loro "confrontare gli usi, i princìpi, le filosofie, le religioni" – a relativizzare antiche certezze (se l'indiano d'America non è figlio di Sem, o di Cam, o di Jafet, chi mai sarà allora? e come sarà scampato al Diluvio universale? e come al peccato originale?). E invitano alla "relatività universale" che nasce dal confronto con altri mondi. Mettono insomma in crisi la coscienza europea, facendo conoscere altre realtà (simbolizzate dalla figura del "buon selvaggio") che devono essere assimilate. Così, mentre Francis Bacon (Of travel, 1625) invita a guardare finalmente con i propri occhi, e piano piano si sviluppa un interesse diverso per l'Oriente (con i viaggi e le opere di Matteo Ricci, che vuole mostrare ai Cinesi che gli Europei non sono barbari, e viceversa, di Athanasius Kircher, di Lorenzo Magalotti), si sviluppano nuove dimensioni dell'alterità.

Intanto la storia del viaggio sta per conoscere il suo più prestigioso momento europeo: quello del Grand Tour. Già nel Cinquecento alcuni scrittori francesi visitano l'Italia: da Rabelais a Du Bellay a Michel de Montaigne (1580-1581) che, pieno di curiosità antropologiche, non manca di fare continui confronti tra i Paesi visitati e il proprio. Scrive saggiamente l'autore degli Essais: "dal frequentare la gente si ricava una meravigliosa chiarezza per giudicare gli uomini". Per questo invita i suoi contemporanei alla visita dei Paesi stranieri, "per riportarne soprattutto le indoli di quei popoli e la loro maniera di vivere, e per sfregare e limare il nostro cervello contro quello degli altri".

Fenomeno di iniziazione, il Grand Tour coinvolge – oltre che, per la prima volta in forma tanto rilevante, la donna (è dunque viaggio-emancipazione, con importanti effetti sui canoni letterari e pei i women e i gender studies) - diverse cultures regardantes. E interessa, ancorchè limitatamente all'aristocrazia, specie all'inizio, fasce di età differenti. "Il viaggio è, pei i giovani, parte dell'educazione; per i più vecchi, parte dell'esperienza", ricorda ancora Bacon. Spesso accompagnato da un tutor, almeno se è giovane, l'aristocratico ha uno scopo ben preciso: percorrere l'Europa to be a Gentleman. Va in Francia per educarsi ai costumi della buona società e va in Italia per affinare la propria cultura. E guarda, confronta, riflette. Più tardi, mentre parecchi grandi nomi - da Montaigne a Addison, da Montesquieu a Goete – entrano nella sua storia, proseguirà per la Svizzera e il Nord dell'Europa: per frequentarvi i gabinetti scientifici, per studiarvi i sistemi politici e giuridici, l'economia, per ammirarvi la natura. Il Grand-Tourist non vuole unicamente perfezionare, ma anche trasformare la propria cultura. Soltanto Voltaire, ma ironicamente, può affermare che Italia e Germania sono due Paesi "dei quali si può fare il giro in mezz'ora". In realtà tutti ne parlano con grande rispetto. E il Grand Tour dura diversi mesi, a volte anche degli anni. "Tutti devono fare una volta il grande viaggio", prescrive l'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert. Perché il viaggio è scuola di vita: "Così lo scopo principale che ci si deve prefiggere nei propri viaggi è senza ombra di dubbio quello di esaminare le abitudini, i costumi, il genio delle altre nazioni, il loro gusto dominante, le loro arti, le loro scienze, le loro manifatture e i loro commerci". Ma il Grand Tour è anche fenomeno di democratizzazione della società.

Nel Settecento le forme odeporiche vanno allargandosi a vari domini: si va dai viaggi utopici di Swift a quelli "letterari"; dai viaggi "curiosi" dei naturalisti a quelli scientifici di Louis-Antoine de Bougainville e di James Cook, che accolgono sulle loro navi anche astronomi, botanici, filosofi della natura; dai viaggi dei philosophes e dei fisiocratici, che, filantropicamente preoccupati del benessere dell'uomo, vogliono favorire l'agricoltura, a quelli di chi – influenzato della lettura di Fontenelle, Fenélon, Hume, Montesquieu, Algarotti, Herder (che dice: "non siamo che molta creta in balia del clima") – studia, con il clima, l'antropologia e la sociologia dei popoli, il carattere nazionale, le fisionomie, l'incontro e lo scontro fra le religioni.

Si viaggia e si riflette, mentre intanto il viaggiatore "filosofico" si sta trasformando in viaggiatore "sentimentale". Osserva saggiamente Rousseau: "quelli che viaggiano meno hanno un modo più intelligente di viaggiare"; e quelli che viaggiano idealmente non sono tanto spinti a "vedere Paesi" ma a "conoscere popoli". Ma sempre più, maturando il secolo, e abbandonando il gusto per la magnificenza, il viaggiatore comincia anche a interessarsi al paesaggio e al bello. Si scoprono le Alpi elvetiche, grazie a best-sellers ante litteram come il poema Die Alpen di Albercht von Haller, ai Voyages sur les Alpes di De Saussure, a Julie ou la Nouvelle Héloïse di Rousseau, alle vedute settecentesche di Caspar Wolf.

"L'Italia moderna offre ai curiosi soltanto le rovine di quell'Italia che un tempo era tanto famosa; ma queste rovine sono pur sempre degne del nostro sguardo", si legge nell'Encyclopédie. Infatti sono sempre molti i viaggiatori del Grand Tour che – mossi anche dagli studi di Anton Raphael Mengs e di Johann Joachim Winckelmann – scendono in Italia, il tempio della classicità, per ammirare l'architettura del Palladio o le scoperte di Ercolano e di Pompei, l'arte pittorica rinascimentale e quella barocca; che si fanno immortalare dal ritrattista Pompeo Batoni e che frequentano le gallerie degli antiquari. Così come molti viaggiatori, e qui entra un'altra volta in gioco il rapporto fra l'odeporica e le arti, vedono l'Italia con gli occhi dei grandi artisti che l'hanno rappresentata: Piranesi, Salvator Rosa, Allart van Everdingen, Claude Lorrain, Nicolas Poussin.

Condividendo l'idea di una humanitas di matrice europea (nelle comuni origini politico-culturali, o economico-religiose, delle culture occidentali o nei principi costanti che legano l'umanità e il suo destino) i Wanderer del Grand Tour chiamano "Esperia" l'Italia, "Tempe" le sue valli alpine, esaltano la "semplicità omerica" dei suoi luoghi ameni, scelgono per sé nomi greci come "Agatone" e "Saffo". Si sentono insomma immersi in atmosfere classiche. Ma poi il paesaggio offre anche al man of feeling del Grand Tour, influenzato via via dalle osservazioni sul sentimento del bello di Kant, dalla gnoseologia sensista di Condillac, dalle teorie sul sublime di Edmund Burke e da quelle sul pittoresco di William Gilpin, ma anche dal Rousseau della Nouvelle Héloïse, occasione continua di confronto e di emozioni. E le pagine odeporiche del picturesque traveller che osserva la natura si riempiono all'improvviso, al crepuscolo del secolo, di forze titaniche, di contrasti fra il tartaro e l'elisio, di vedute amene e di violente tempeste (le "armonie di contrari", come dice Curtius). E parlano di "chaos acheronteo", di "pauroso piacere", di "terribile joy", di "delightful horror".

Renato Martinoni

(da Odeporica e imagologia. La letteratura di viaggio e la questione dell'"altro"
in AA.VV., Letteratura comparata, a cura di Raffaella Bertazzoli, Brescia,
Editrice La Scuola, 2010)

雷纳多•马蒂诺尼

选自《从焦虑的心理到壮游》

中世纪的"恒久不变"逐渐为"焦虑的心理"所取代。唯理论、经验主义、机械主义、科学革命(一些历史学家从中看到了现代文化的渊源),还有越来越盛行的充满焦虑色彩的游记。所有这些潮流都进行了习俗、原则、哲学和宗教方面的对比,并因此赋予古老的信仰以相对性(美洲的印第安人是不是闪、含或者雅弗人的后裔?他们到底是谁?他们是如何从大洪水中劫后余生的?又是如何逃脱原罪的?)于是,在与其它世界的对比中,诞生了"宇宙相对论"。总之,这些流派使欧洲人的良知陷入了危机,并且使他们认识了与之相类似的另外一些事实(以"善良的野性"的形象为象征)。因此,当英国文艺复兴时期最重要的散作家、哲学家弗兰西斯•培根(Francis Bacon ,1561-1626)的《论旅游》(Of travel,1625)建议人们用自己的眼睛观察,对于东方的一种与众不同的兴趣也逐渐形成之时(这是借助了意大利耶稣会士利玛窦的旅行和著作,后者希望向中国人展示欧洲人不是野蛮人,反之亦然;德国传教士、学者基歇尔和意大利人洛伦佐•玛伽洛提的著作也是如此),差异这个概念也具有了新的含义。

与此同时,欧洲的旅行史开始了它最辉煌的时刻,也就是壮游时期。早在十六世纪,一些法国学者就曾经访问过意大利:从文艺复兴时期法国作家拉伯雷(Rabelais,1483/1494-1553),到法国七星诗社的代表人物杜•贝莱(Du Bellay ,1522-1560),还有法国人文主义随笔作家蒙田(Michel de Montaigne 1580-1581)。出于考古学方面的好奇,他们不断将访问过的国家与自己的祖国对比。《随笔集》的作者充满智慧地写道:"与人的接触,使你在对他人做出评价时非常地清醒。"为此,他建议国人去访问其它的国家,"这样做尤其是为了将这些民族的气质和生活方式带回来,令我们的头脑比他人的更加睿智。"

作为一种励志现象,壮游包含了多种相关文化因素,并且第一次以如此明确的方式包含了女性(因此成为一种旅行—解放,而且对文学准则,对于女性以及性别的研究产生了很大的影响)。尽管当时壮游还局限在贵族范围内,尤其是在开始的时候,却引起了不同年龄段的兴趣。"旅行对于年轻人来说是教育的一部分;而对于老年人则是人生经历的一部分",培根回忆道。至少当壮游者是一个年轻人的时候,通常会有一位导师陪同。这位贵族的目的非常明确:穿越欧洲以便成为一名绅士。他到法国去学习上流社会的习俗,到意大利去提炼他的文化素养。他观察,比较,思考。然后,从蒙田到英国文学家艾迪生(Addison,1672-1719),从法国十八世纪杰出的政治哲学家,启蒙思想家孟德斯鸠(Montesquieu ,1689-1755),到歌德(Goete,1749-1832)。当许多伟大的名字被悉数收入囊中后,他就会前往瑞士和北欧,参观那里的科学实验室,学习政治和法律体系,还有经济,以及欣赏那里的自然风光。壮游者不只是想使自己变得更加完美,也希望改变自己的文化。只有法国大哲学家和诗人伏尔泰(Voltaire,1694-1778)能够以幽默的口吻断言,意大利和德国是两个"能够在半个小时里周游一圈"的国家。实际上,所有人在谈到这两个国家时都非常敬佩。这样的壮游会持续几个月,有时候甚至几年。"所有人都应该进行一次壮游",18世纪法国唯物主义哲学家狄德罗(Diderot ,1713-1784)和法国著名的物理学家、数学家和天文学家达朗贝尔(d'Alembert ,1717-1783)撰写的《百科全书》(Encyclopédie)中这样写道。因为旅行是生活的学校,"所以,自己旅行的主要目的无疑应该是考察习惯,风俗,以及其它民族的智慧,包括他们的主要爱好、艺术、科学,还有他们的制造业和贸易。"另外,壮游也是社会民主化的体现。

在十八世纪,旅行的形式扩展到很多领域:从爱尔兰文学家斯威夫特(Swift ,1667-1745)的乌托邦式旅行,到"文学"式;从自然主义者的"猎奇"旅行,到法国航海家布干维尔(Louis-Antoine de Bougainville ,1729-1811)和英国探险家和航海家詹姆斯•库克船长(James Cook,1728-1779)的科学之旅,他们的船上甚至有天文学家、植物学家和自然哲学家。从出于慈善目的关注人类健康,并且愿意促进农业发展的重农学家的哲学之旅,到那些受到法国作家封德耐尔(Fontenelle,1657-1757),法国神学家和作家费纳龙(Fenélon,1651-1715),18世纪英国哲学家、历史学家、经济学家休谟(Hume,1711-1776),孟德斯鸠,威尼斯艺术鉴赏家阿尔加罗蒂(Algarotti,1712-1764),德国启蒙主义时代伟大的思想家赫尔德(Herder,1744-1803)(他说:"我们只是环境呵护下的很多粘土")等人作品的影响,从环境的角度研究各个民族的人类学和社会学,民族的特征、面貌,以及宗教之间的相遇与碰撞的人。他们边旅行,边思考,于是"哲学"的旅行者就转变成了"情感"的旅行者。法国著名启蒙思想家卢梭(Rousseau,1844-1910)明智地说:"旅行经历少的人,他们旅行的方法更加聪明";那些凭借幻想旅行的人,并非想要'参观那些国家',而是要'认识那些人民'"。不过,随着世纪的变迁,旅行者抛弃了对高尚思想的向往,开始对风景和美好的事物产生兴趣。由于最畅销的阿尔布莱克•冯•哈勒(Albercht von Haller,1708-1777)的诗《阿尔卑斯山》(Die Alpen),瑞士语言学家索绪尔(De Saussure,1857-1913)的《阿尔卑斯山之旅》(Voyages sur les Alpes),和卢梭的《朱莉》(Julie)或者《新爱络绮思》(la Nouvelle Héloïse),还有瑞士画家卡斯帕尔•沃尔夫(Caspar Wolf ,1735-1783)的风景画,人们发现了瑞士的阿尔卑斯山脉。

"现代意大利为好奇的旅行者提供的,仅仅是曾一度如此闻名的那个意大利的废墟。不过,这些废墟总还是值得我们一瞥的,"《百科全书》里说。事实上,总有很多进行壮游的旅行者受到德国画家蒙斯(Anton Raphael Mengs,1728-1779)和德国考古和历史学家约翰•约阿辛•温克尔曼(Johann Joachim Winckelmann,1717-1768)的研究的影响,南下意大利,去参观古典的神庙,欣赏帕拉迪奥式的建筑;去发现埃尔科拉罗和庞贝古城,亦或是文艺复兴和巴洛克式的绘画艺术。古玩画廊里常见的意大利画家蓬佩奥•巴托尼(Pompeo Batoni,1708-1787)的画作使它们万古流芳。于是,旅行与艺术又一次产生了联系。很多旅行家借助那些伟大艺术家的作品欣赏意大利。这些艺术家包括意大利人皮拉内西(Piranesi,1720-1778)、萨尔瓦多•罗莎(Salvator Rosa,1615-1673),荷兰画家阿拉尔特•凡•艾维丁根(Allart van Everdingen,1621-1675),法国画家克劳德•劳伦(Claude Lorrain,1600-1682),以及法国古典主义绘画的奠基人尼古拉斯•普桑(Nicolas Poussin,1594-1665)。从事壮游的流浪者们赞同起源于欧洲(具有共同的政治——文化,或者经济——宗教的渊源,将人类与它的命运连接在一起的西方文化或者永恒的原则)的人文主义思想。他们称意大利为"埃斯佩里亚",称阿尔卑斯峡谷为"坦佩"。他们为那些具有"荷马式简约"的场所而兴奋,而且为自己选择了希腊名字,比如诗人兼剧作家阿伽托内(Agatone,575-681)和诗人萨福(Saffo,公元前七——六世纪)。总之,他们觉得置身于古典的氛围之中。不过,由于受到后期德国哲学家康德(Kant,1724-1804)对于美学理论,法国启蒙思想家,感觉主义心理学代表人物孔狄亚克(Condillac,1715-1780)的煽情认识论,英国著名的思想家埃德蒙•柏克(Edmund Burke,1729-1797)的极致理论,以及英国园林艺术家吉普兰(William Gilpin,1824-1904)的学说的影响,风景也为壮游提供了人的感觉(man of feeling)。尤其卢梭的《新爱络绮思》一书不断进行对比,而且充满激情。世纪末,在这些美丽如画的风景的欣赏者面前,展现出意想不到的风景:异乎寻常的力量,鞑靼人和伊利森人之间的冲突,令人愉悦的景象和肆虐的暴风雨(正像罗马学家库提乌斯)所说的,是"对立的和谐")。他们称之为"地狱般的混乱","恐怖的快感",以及"令人愉快的恐怖"。

雷纳多•马蒂诺尼(Renato Martinoni)

选自《旅游与比较文学形象学。旅游文学与"他人"的问题》 (Odeporica e imagologia. La letteratura di viaggio e la questione dell'"altro") 刊登在《比较文学》AA.VV上,主编:拉法埃拉•贝尔塔佐利,2010 年,布雷西亚,Editrice La Scuola出版社

                                                                                                                                      (魏怡 译)

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