La mattina del 22 ottobre a Beijing si è aperto il 4° Convegno sui rapporti sino-americani, sul tema "Rapporti sino-americani: prospettive per i prossimi 30 anni". Oltre 350 ospiti d'onore provenienti dai settori politici, commerciali ed accademici dei due paesi, nel corso di due giorni, rievocando congiuntamente i successi a riguardo ottenuti nei 30 anni passati, riassumeranno le esperienze dello sviluppo delle relazioni tra le due parti e ne elaboreranno le prospettive.
Il Convegno sui rapporti sino-americani, a cui è stato dato il via dall'ex presidente statunitense George H. W. Bush nel 2003, si tiene alternativamente negli Usa ed in Cina ogni due anni; è al momento il convegno sulle relazioni bilaterali più grande e con la partecipazione di funzionari del più alto livello tra i due paesi a livello non governativo. La convocazione dell'attuale convegno ricorre nell'anno del 30° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche. La mattina del 22 ottobre, il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha presenziato la cerimonia d'apertura e pronunciato il discorso guida "Creare con tutti sforzi le complete relazioni sino-americane di attiva cooperazione nel 21° secolo", apprezzando positivamente i successi relativi ottenuti negli ultimi 30 anni:
"A partire dall'allacciamento delle relazioni diplomatiche, sulla base dei comuni sforzi congiunti, le relazioni tra le due parti hanno passato molte difficoltà e conseguito uno sviluppo storico, apportando non solamente concreti benefici ai due paesi e ai rispettivi popoli, ma provocando una forte influenza positiva sul quadro internazionale. Abbiamo ragione di sentirci orgogliosi per questi successi."
Anche l'ideatore del convegno, l'ex presidente statunitense H. W. Bush, ha apprezzato questi successi. A causa dell'età avanzata, non è riuscito a recarsi a Beijing per presenziarvi, tuttavia ha tenuto un discorso via video:
"Nei 30 anni dall'allacciamento delle relazioni diplomatiche Usa-Cina, le nostre relazioni si sono sviluppate in una maniera così ampia, profonda e stretta che nessuno nel 1979 avrebbe potuto prevedere. In occasione della convocazione del convegno, posso affermare senza dubbio che le relazioni tra i due paesi sono le più importanti tra quelle bilaterali per gli Usa."
Attraverso uno sviluppo di 30 anni, i comuni interessi continuano ad aumentare, così come gli ambiti di cooperazione. Tuttavia, l'attuale quadro internazionale sta affrontando un grande cambiamento e riassetto; i vari problemi della crisi finanziaria, del cambiamento climatico, del terrorismo, della sicurezza cerealicola, stanno provando le relazioni sino-americane. A riguardo, Bush ha affermato:
"I nostri due paesi hanno di fronte grandi sfide, tuttavia lo sviluppo ottenuto nelle relazioni tra i due paesi ed i loro popoli ha fatto sì che possiamo studiare l'uno dall'altro ancor meglio, così da superare le sfide dell'ambiente economico interno. Tali relazioni favoriscono anche lo svolgimento di una cooperazione più stretta per favorire la soluzione delle sfide di fronte al sistema globale. Ritengo che questo convegno fornirà un importante contributo al rafforzamento della mutua comprensione e della stretta cooperazione."
A inizio dello scorso aprile, a Londra, durante l'incontro tra il presidente cinese Hu Jintao e il suo omologo statunitense Obama, si è deciso di impegnarsi per costruire congiuntamente le complete relazioni sino-americane di attiva cooperazione nel 21° secolo, indicandone la giusta direzione di sviluppo nel nuovo periodo. Il tema del convegno è stato stabilito proprio al fine di rispondere attivamente alle comuni sfide di fronte ai due paesi, discutendo ulteriormente il contenuto e le prospettive delle relazioni bilaterali nel nuovo periodo.
Yang Jiechi ha affermato che le due parti devono persistere nell'ampliare i comuni interessi e la cooperazione di mutuo vantaggio; persistere a rispettare e curare i propri interessi centrali; perseverare costantemente negli scambi umani e consolidare la base sociale delle relazioni sino-americane. Ha affermato che le due parti hanno ragione a nutrire piena fiducia per il loro sviluppo nei prossimi 30 anni; devono soprattutto, sulla base del nuovo punto di partenza storico, far sì che queste conseguano uno sviluppo ancora maggiore.