Ringraziamo il cielo per lo iodio
  2009-10-22 14:42:02  cri

Scritto di Garry Nehl, AM, ex vice presidente della Camera dei Rappresentanti del parlamento australiano, presso il Forum sullo sviluppo del Tibet, Roma, ottobre 2009.

Possiamo ben dire: Ringraziamo il cielo per lo iodio, perchè senza di questo un gran numero di Tibetani sarebbero stati destinati ad avere carenze mentali ed una gran quantità di gravi difetti medici, quali menomazioni neurologiche, sordità, ritardo psicomotorio e nella crescita fisica.

I disturbi legati alla carenza di iodio sono il singolo difetto mentale che può essere maggiormente prevenuto al mondo.

Ho avuto l'onore di trovarmi a Lhasa il 18 maggio 2000 per partecipare all'avvio di un progetto di aiuto australiano che ha già trasformato il profilo della salute dei Tibetani, combattendo i disturbi legati alla carenza di iodio.

Il Governo centrale cinese aveva costruito uno stabilimento per la produzione di sale iodato a Lhasa nel 1998, ma ci furono numerose difficoltà nel convincere molti Tibetani ad usarlo, così come problemi di distribuzione. Il programma australiano, con il pieno appoggio del Ministero della sanità e del governo della Regione autonoma del Tibet, prevedeva la fornitura di una capsula di olio vegetale iodato all'anno ad ogni donna in età fertile e ai bambini.

La popolazione del Tibet era di 2,62 milioni di persone secondo il censimento del 2000.

Di queste, l'88% viveva in zone rurali ed il restante 12% in zone urbane.

Circa il 78% dei Tibetani vivono in zone con scarsezza di iodio. Il risultato di tutto ciò è un tasso endemico di gozzo nell'intera popolazione pari al 30%, e che oscilla nei bambini tra i 7 ed i 14 anni tra il 50 ed il 66%.

Il gozzo è ormai stato sconfitto

Viaggiando attraverso il Tibet – come ho avuto l'onore di fare in quattro occasioni - una delle cose che saltano all'occhio, tra le più disastrose ed ovvie, è il tasso di cretinismo. Il cretinismo clinico sfocia in una percentuale estremamente alta di ritardo mentale ed indebolimento.

In Australia ed altre zone della Cina, oltre al Tibet, il tasso di cretinismo è pari a uno su 10000 nascite. In Tibet, a causa dei disturbi legati alla carenza di iodio, in alcune zone varia dal 2,94% al 13%. E' quasi incredibile come si possa anche solamente prendere in considerazione una popolazione dove su 100 bambini, 13 sono affetti da cretinismo. Questo problema si presenta quando la madre non assume iodio a sufficienza in un certo periodo della gravidanza; in questa fase, il cervello del bambino smette di svilupparsi.

E' questa la causa per il gran numero di persone affette in Tibet e del fatto che il quoziente intellettivo medio sa inferiore a 85 punti. Per rendere l'idea, il livello medio in Australia è di 110 punti, così come in altre parti della Cina. In Tibet, una enorme percentuale della popolazione soffre di serie forme di indebolimento mentale. Tutto ciò ha un impatto sulla produttività e sul tasso di crescita e sviluppo della popolazione e dell'economia. Sappiamo da differenti studi effettuati in altre parti del mondo che la proporzione tra i benefici ed i costi per eliminare i disturbi legati alla carenza di iodio è di 30 a 1! Tutto ciò ha un impatto devastante sul loro sviluppo sociale e sulla loro capacità di apprendimento. Un paese con una popolazione che non può studiare a causa dell'indebolimento mentale, è un paese che non raggiungerà mai il suo potenziale massimo.

Il cretinismo in Tibet è stato sconfitto

Il programma di aiuto australiano, che ha raggiunto questo grande risultato, è stata lanciato dal professor Creswell Eastman, a quel tempo direttore dell'Istituto di patologia clinica e di ricerca medica di Sydney. Precedentemente era stato impegnato nella lotta contro i disturbi legati alla carenza di iodio in Cina, dal 1985 al 1992. Il professor Eastman ha contribuito al programma, portandolo a termine con successo.

La situazione in Tibet era differente, a causa dell'altitudine media pari a 4000 metri e al fatto che l'88% della popolazione viveva in zone rurali estremamente accidentate e remote. La fornitura di sale iodato, che sarebbe stata la risposta più scontata, incontrò dei problemi nell'essere messa in pratica. Le ragioni principali per uno scarso uso di sale iodato sono:

1. Il metodo tradizionale di commercio, per il quale i tibetani consumano sale fornito da mercanti privati, scambiandolo con cibo e altri beni, come carne, raccolti o pellicce. Non usano infatti contanti; il sale commestibile viene da laghi salini che non contengono iodio;

2. Povertà e difficili circostanze economiche in alcune comunità isolate;

3. Un prezzo elevato per il sale iodato a causa dei costi di trasporto; infine

4. L'assenza di una rete di commercio per il sale in molte zone rurali

In Tibet, il sale iodato è prodotto nello stabilimento di Lhasa, lì situato poiché il Governo cinese si è impegnato per supportare il programma. Il programma per l'olio iodato, lanciato e finanziato in Australia, è stata una cooperazione tra l'Organizzazione mondiale della sanità, che ha sponsorizzato il progetto, l'Unicef, il Ministero cinese della sanità e l'Assessorato alla sanità del Tibet, a quel tempo guidato dal dottor Tu Deng, un uomo entusiasta fortemente impegnato nel mettere in atto il programma.

Una recente analisi dei disturbi legati alla carenza di iodio indica che il programma per l'olio iodato è ancora una delle maggiori strategie per la cura delle deficienze collegate, a causa delle difficoltà di quello per il sale iodato.

Durante la messa in atto del progetto per i disturbi legati alla carenza di iodio, supportato dall'agenzia australiana per lo sviluppo internazionale e dall'Organizzazione mondiale della sanità (1999-2004), le capsule con olio iodato sono state fornite alle donne in età fertile e ai bambini al di sotto dei due anni di età. Questo importante intervento ha giocato un ruolo significativo nella prevenzione di ritardi mentali legati alla mancanza di iodio ed il governo locale tibetano ha continuato a sostenere il programma anche dopo il 2004. Nessun giovane affetto da cretinismo è stato riscontrato durante o dall'avvio del Piano di risposta di emergenza, nel 2007. Il tasso attuale di copertura del sale iodato è pari a circa il 53%, vale a dire che circa 1,45 milioni dei 2,7 milioni di tibetani stanno consumando sale iodato di qualità.

Le strategie attuali del governo locale comprendono:

1. Il governo del Tibet fornisce circa 2 milioni di RMB all'anno come sussidio per il programma per il sale iodato, sin dal 2007.

2. Sta continuando a portare avanti il programma di distribuzione dell'olio iodato, ma solamente per le donne in età fertile, poiché gli alunni vivono in scuole che forniscono sale iodato. Il Governo Centrale ha destinato un budget speciale per l'educazione in Tibet; tutte le spese, incluse l'educazione, l'alloggio e qualsiasi altro tipo, sono da questo coperte. Per questo motivo non esiste mancanza di iodio nelle scuole, poiché la dieta degli alunni lo include

3. La China National Salt Corporation (CNSC) sta attualmente stabilendo una rete di commercio del sale con quattro centri di distribuzione per il programma per il sale iodato, supportato dalla Commissione statale per lo sviluppo e la riforma

4. La CNSC ha richiesto alle compagnie nel Xinjiang, Sichuan, Yunnan e Qinghai di fornire sale iodato al Tibet ad un prezzo economico. Questi impegni devono essere tradotti in azioni sostenibili se si vuole eliminare i disturbi legati alla carenza di iodio nella regione autonoma del Tibet. E' la sfida per la quale si stanno impegnando tutti.

Sono grato alla dottoressa Mu Li, dell'Università di Sydney, che ha riassunto le comunicazioni del MOH e il rapporto del coordinatore regionale del Consiglio internazionale per il controllo dei disturbi legati alla carenza di iodio (ICCIDD), inviato al Consiglio dell'ICCIDD. Ha anche lavorato a contatto con il professor Eastman nello sviluppo e gestione del programma per l'olio iodato.

Il futuro sviluppo del Tibet si poggia su un programma sanitario continuativo che fornisca sufficiente iodio alla maggioranza dei tibetani, così che possano avere una popolazione intelligente, produttiva ed in salute.

Infine, dobbiamo riconoscere l'industria tibetana del bestiame come, tradizionalmente, il maggiore fattore della sua economia.

Il Centro australiano per la ricerca internazionale sull'agricoltura (ACIAR) ha condotto una ricerca sui minerali nel bestiame della regione autonoma del Tibet, pubblicato sul ACIAR Working paper no. 59.

La gestione efficiente e produttiva di yak, bovini, ovini, capre e cavalli è un fattore vitale nella produttività economica e nello sviluppo dell'economia del Tibet. E' essenziale essere consci della necessità e disponibilità di oligoelementi, quali il cobalto e lo iodio, per assicurare che il bestiame fornisca una produttività ottimale. Animali in salute creano un'economia ed un Tibet in salute.

Tibetani in salute, senza disturbi legati alla carenza di iodio, non affetti da cretinismo e con un alto quoziente intellettivo, garantiranno che la regione raggiunga il suo pieno potenziale economico e sociale.

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040