Verso il benessere – i risultati dell'agricoltura nei 60 anni della Nuova Cina
  2009-09-02 11:04:28  cri

Amici ascoltatori, quest'anno ricorre il 60 anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. In questi 60 anni, il governo cinese si è sempre impegnato nella costruzione delle campagne, risolvendo non solo con successo il problema del cibo di un miliardo e 300 milioni di persone, ma apportando anche dei cambiamenti radicali alla vita dei contadini. Nell'odierno programma, ascolteremo insieme un servizio sul tema: "Verso il benessere- i risultati dell' agricoltura nei 60 anni della Nuova Cina". Le due domande del concorso collegate sono: Con quale percentuale di terreni coltivabili la Cina è riuscita a mantenere il 22% della popolazione mondiale? 2, A quanto è ammontata la produzione cerealicola cinese nel 2008?

L'alimentazione è sempre stata un enorme problema per la Cina. Long Yongtu, nato nel 1943 a Changsha, città della Cina centrale, e segretario generale del Forum asiatico di Boao, è un personaggio famoso nel nostro paese. Ricordando l'esperienza della sua crescita, egli afferma che tutti i cinesi della sua generazione hanno patito la fame.

"La nostra generazione ha patito la fame e molte difficoltà. Quando avevo fame, facevo cuocere delle zucche, quindi, in seguito, quando sentivo odore di zucca, mi si rivoltava lo stomaco."

La Cina è un grande paese di tradizione agricola, in cui la popolazione agricola occupa la maggioranza assoluta. Negli anni '40 del secolo scorso, quando è nato Long Yongtu, per l'arretretezza dei metodi di produzione agricola, in aggiunta all'influenza di siccità, inondazioni e altre calamità naturali, la produzione agricola cinese era depressa, con una grave scarsità dei principali prodotti agricoli. Inoltre, per via delle guerre ininterrotte, molti soffrivano la fame e il freddo. Nel 1949, la quantità media annuale di cereali consumata da un contadino era di soli 180 chili.

Nel 1949 è stata fondata la Repubblica Popolare Cinese. In tre anni il paese ha attuato la riforma dei terreni, distribuendo ai contadini i terreni, gli attrezzi agricoli e il bestiame concentrati nelle mani dei proprietari terrieri. Questa politica ha ottenuto l'appoggio dei contadini, per cui la produzione agricola ha visto una rapida ripresa e sviluppo, con una produzione di cereali e di cotone superiore agli anni precedenti. Dopo il 1952, la Cina ha effettuato un'ampia costruzione delle infrastrutture idrauliche agricole e ristrutturazione delle tecniche agricole, per cui le condizioni della produzione agricola sono evidentemente migliorate e le rese hanno visto un evidente aumento. Alla fine degli anni '70, la produzione di cereali e cotone è raddoppiata rispetto al 1952.

Tuttavia, nonostante il forte aumento della produzione agricola, per la rapida crescita della popolazione, l'offerta rimaneva inferiore alla domanda. Secondo Yang Jiliang, abitante del villaggio Bisheng della città di Chizhou, nella provincia dell'Anhui, il cibo è sempre stato considerato il problema più importante del villaggio.

"Negli anni '60 e '70 del secolo scorso, i cereali non bastavano, quindi ricorrevamo anche alle erbe selvatiche per placare la fame."

Al tempo i terreni coltivati erano gestiti e amministrati in modo unificato dai villaggi, i cui abitanti partecipavano insieme al lavoro ed erano retribuiti allo stesso modo, da cui lo scarso entusiasmo da loro dimostrato. Alla fine del 1978, gli abitanti del villaggio Xiaogang, nella provincia dell'Anhui, hanno deciso per primi di distribuire ai singoli i terreni coltivati di proprietà collettiva, col risultato che alla fine dell'anno la produzione cerealicola è quadruplicata rispetto alla media annuale dei dieci anni precedenti. Nel 1980 il governo cinese ha deciso di diffondere il metodo di Xiaogang nelle campagne dell'intero paese, creando il cosiddetto "sistema di responsabilità con compensi legati per contratto a norme di produzione incentrate sulla gestione familiare".

Yang Jiliang ci ha detto che anche il suo villaggio ha portato avanti questo sistema.

"Negli anni '80 e '90, in seguito all'applicazione del sistema di responsabilità con compensi legati per contratto a norme di produzione incentrate sulla gestione familiare, l'autonomia dei contadini è aumentata, e il loro entusiasmo per la coltivazione dei cereali si è innalzato, risolvendo così fondamentalmente il problema dell'alimentazione."

Secondo le statistiche, dal 1978 al 1984 la produzione agricola cinese ha mantenuto una crescita media annua vicina all'8%. In seguito, la produzione cerealicola ha sempre mantenuto una crescita stabile, superando nel 2008 le 500 milioni di tonnellate.

Secondo il funzionario responsabile della programmazione delle riserve di cereali dell'Amministrazione statale cinese dei cereali, signora Liu Dongzhu, attraverso i propri sforzi, i cinesi hanno finalmente risolto il problema del cibo. Non si può non definire un miracolo il fatto che la Cina, dispondendo solo del 7% dei terreni coltivabili del mondo, sia riuscita a mantenere il 22% della popolazione mondiale!

"Circa il problema dei cereali, la Cina persiste sempre nella direzione della fondamentale autosufficienza interna e della garanzia della fornitura. Negli ultimi anni, la quantità totale dei consumi e della produzione è pressochè risultata equivalente, con un tasso di autosufficienza cerealicola sempre superiore al 95%."

Per mobilitare ulteriormente i contadini, negli ultimi anni il governo cinese ha anche aumentato i sussidi diretti per la coltivazione e l'acquisto di attrezzi agricoli. Nel 2007, i sussidi governativi ai contadini hanno superato i 60 miliardi di RMB. Il governo ha anche continuato ad ampliare i sussidi all'agricoltura, ad elevare i prezzi minimi di acquisto dei cereali, ad allargare le riserve statali di cereali, oli commestibili e carne suina e a rafforzare il margine di appoggio finanziario alle principali zone di produzione cerealicola, in modo da garantire l'aumento degli introiti dei contadini. Nello stesso tempo, attraverso le politiche di energico sviluppo delle imprese rurali e di incoraggiamento della manodopera rurale in eccesso ad andare a lavorare nelle città, il governo ha risolto i problemi dell'occupazione della popolazione rurale e promosso lo sviluppo economico delle campagne. Inoltre, otto anni fa la Cina ha via via eliminato le imposte agricole, cancellandole del tutto nel 2006, e ponendo così fine ai 2600 anni di storia del pagamento di queste imposte. Questa misura ha ridotto gli oneri annuali dei contadini di più di 130 miliardi di RMB.

Grazie al ruolo congiunto di queste misure, le condizioni economiche dei contadini cinesi sono migliorate di parecchio, e anche la loro vita. Parlando della vita attuale nel villaggio Bisheng, Yang Jiliang sorride con gioia. La gente non solo usa il cellulare, ma vive anche in case a due piani, e alcuni si sono anche comprati l'automobile.

"Tutto è migliorato: l'illuminazione elettrica, il telefono, le case, i mezzi di trasporto e gli impianti delle telecomunicazioni."

Attualmente il reddito medio dei contadini cinesi è 30 volte quello del 1978, mentre la popolazione in povertà assoluta si è ridotta da 250 milioni di unità a meno di 15 milioni.

Yang Jiliang ha aggiunto che il governo ha anche investito forti somme per rafforzare la costruzione delle infrastrutture nelle campagne.

"Con l'attenzione e l'appoggio del governo, le strade rurali, la garanzia sanitaria, le case dei contadini ed il loro livello di vita sono tutti migliorati."

Nel contempo, la Cina si è anche impegnata a fondo nella trasformazione dei metodi di produzione agricola e nello sviluppo dell'agricoltura moderna, il che si esprime nell'elevamento del livello di meccanizzazione agricola e nel rafforzamento del risparmio di risorse e del loro utilizzo generale. Ora la superficie coltivata in modo meccanizzato occupa più del 60% del totale, mentre metodi di coltivazione avanzati come l'irrigazione a spruzzo, a gocce e a penetrazione, sono stati diffusi nelle zone con condizioni appropriate.

Secondo gli obiettivi avanzati dal governo cinese, nel 2020 il reddito medio netto dei contadini dovrà raddoppiare rispetto al 2008, ed il livello dei consumi si eleverà di molto, cancellando fondamentalmente ogni traccia di povertà assoluta. Il governo e il popolo cinesi sono impegnati a fondo per la realizzazione di questi obiettivi.

Amici ascoltatori, avete appena ascoltato il programma "Verso il benessere – i risultati dell'agricoltura nei 60 anni della Nuova Cina" del concorso globale di conoscenze sul 60° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Vi ripetiamo le domande di oggi: 1, Con quale percentuale di terreni coltivabili la Cina è riuscita a mantenere il 22% della popolazione mondiale? 2, A quanto è ammontata la produzione cerealicola cinese nel 2008?

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