Spring Camp di Aula Radiofonica Confucio: una memoria indimenticabile
  2013-03-29 16:01:10  cri

Il primo marzo a Radio Cina Internazionale si è aperta la cerimonia d'apertura dello spring camp a cui hanno partecipato i leader di Hanban e di RCI, e i 24 studenti dello spring camp provenienti da Bangladesh, Pakistan, Nepal, Sri Lanka, Russia, Italia, Giappone, Mongolia esterna e Kenya e i loro accompagnatori.

Lo spring camp, organizzato per la prima volta dall'Aula Radiofonica Confucio di Radio Cina Internazionale e da Hanban, la sede generale dell'Istituto Confucio, è una delle tante attività organizzate per festeggiare il 5° anniversario della fondazione dell'Aula Radiofonica Confucio di Radio Cina Internazionale. Il meccanismo dello spring camp è stato ormai definito… e questo significa che ogni anno gli appassionati di lingua cinese di diverse nazionalità potranno venire in Cina per conoscere la cultura cinese.

La cerimonia d'inaugurazione ha dato così inizio al loro breve soggiorno di 10 giorni in Cina. 10 giorni davvero intensi… densi di attività, incontri e cina… Vediamo l'agenda dal 1 al 6 marzo, i partecipanti allo spring camp hanno frequentato un corso intensivo di tre giorni a Blcu (Università di Lingua e Cultura di Pechino) e nei rimanenti due giorni hanno visitato la città.

Invece dal 7 al 10 marzo invece sono stati a Xiamen, una bellissima città costiera che si trova nella provincia meridionale cinese del Fujian. Il Fujian è una provincia molto affascinante… anche perché è abitata da diverse minoranze etniche, tra cui gli Hakka, che con le loro tradizioni e i loro costumi rendono questa provincia davvero speciale… beh, sicuramente un'altra Cina rispetto alla visitatissima Beijing. Si deve dire che per l'organizzazione dello spring camp cri e Hanban hanno voluto offrire un'immagine della Cina più completa… e diversificata con lo scopo di soddisfare le esigenze degli studenti desiderosi di conoscere la vera Cina.

Gli studenti che hanno partecipato a quest'iniziativa provengono dall'Aula Radiofonica Confucio di Radio Cina Internazionale, hanno età diverse, sanno parlare cinese… e ovviamente hanno tutti il desiderio di migliorare il loro livello linguistico e di conoscere meglio la Cina…. Tutti loro quindi hanno una storia da raccontare.

Marco Aliberti, un italiano che ha avuto la fortuna di partecipare all'interessante iniziativa dello spring camp si è così ricordato : "Non è la prima volta che vengo in Cina. Ci sono già stato nel 2007. Quell'anno ho abitato principalmente a Beijing, ma sono anche stato a Kunming per due settimane. Ho studiato economia cinese alla UIBE (University of International Business and Economy) e ho anche frequentato un corso intensivo di lingua cinese per un mese, sempre alla UIBE. Cosa mi ha spinto a venire? Sicuramente la mia passione per la cultura cinese, il mio interesse per lo sviluppo della Cina… e soprattutto la voglia e desiderio di verificare di persona che mi interesse che la mia di studiare cinese, forse per il posto. Sono rimasto molto impressionato, molto favorevolmente impressionato e anche molto contento di quello che ho visto e delle esperienze che ho fatto, e da questo mondo completamente diverso rispetto a quello che sono abituato a vedere e vivere in Italia."

Egor Aleksandrovich Varlamov ha 21 anni, viene da Yekaterinburg, in Russia, ed è ancora uno studente universitario. Il suo nome cinese è Yi Guo. Parla cinese molto bene, anche se lo studia solo da due anni.. Nel corso dello spring camp è stato uno dei partecipanti più attivi e ha colto ogni occasione per praticare la lingua cinese. Scherzando ha detto di essere un asiatico perchè abita nella Russia asiatica ed è per questo che gli è nata la passione per la lingua cinese.

"Studio cinese solo da due anni. Da quando ho iniziato a studiare cinese all'Aula Radiofonica Confucio la mia vita è cambiata. Oggi posso parlare con te in cinese grazie agli studi fatti. Se nella mia vita non ci fossero la Cina e il cinese, non saprei davvero cosa fare. Insomma, la lingua cinese è una parte più importante della mia vita quotidiana. Credo di essere un vero cinese nel mio cuore. Mi dà così tanta gioia studiare cinese. Sogno di sposare una ragazza cinese, e quindi devo impegnarmi di più nello studio della lingua."

Egor l'estate scorsa ha fatto tirocinio nella sede russa della Huawei, una famosa azienda cinese specializzata in tecnologie di networking e telecomunicazioni. Vista l'esperienza appagante avuta in quest'azienda, dopo la laurea vorrebbe trovare un lavoro alla Huawei e spera quindi di trasferirsi presto a Shenzhen, nella provincia del Guangdong, dove c'è la sede generale dell'azienda.

All'Università di Lingua e Cultura cinese di Beijing i nostri amici stranieri hanno frequentato una serie di corsi intensivi di lingua e cultura cinese. Vediamo cosa ci hanno detto in merito a queste loro esperienze di studio.

"Durante questo programma che ci è stato offerto dall'Aula Radiofonica Confucio, abbiamo anche avuto l'opportunità di studiare la lingua e la cultura cinese, la calligrafia, la pittura cinese e l'Opera di Pechino all'Università di Lingua e Cultura di Beijing. Trovo che tre giorni siano pochi, ma i corsi sono stati organizzati molto bene e quindi sono stati molto efficaci, perché in pochissimo tempo siamo riusciti ad avere un quadro generale di questi argomenti, in particolare per la lingua, grazie ai professori molto bravi e competenti. Il fatto di aver concentrato le lezioni su singoli argomenti specifici e di uso quotidiano, ci ha dato la possibilità di conoscere nuove parole molto utili da utilizzare in situazioni precise, come ad esempio capire le previsioni del tempo, come organizzare un viaggio, come presentarsi, ecc. Quindi sono rimasto molto soddisfatto da questi corsi di tre giorni all'Università di Lingua e Cultura di Beijing"

Quindi, non solo corsi di lingua cinese, ma anche corsi di cultura tradizionale, come ad esempio le lezioni sulla cerimonia del tè, dove i partecipanti dello spring camp hanno imparato tutto quello che c'è da sapere sui vari tipi di te e su come servire il tè, corsi di calligrafia, corsi per imparare a creare con la carta le decorazioni da appendere in occasione delle feste, corsi di pittura delle maschere dell'opera di Pechino e infine corsi di pittura cinese per apprendere le tecniche di pittura ad acquarello con il pennello, l'acqua e l'inchiostro… e riuscire a disegnare con tre soli tratti un panda e il bambù....

Oltre ad aver frequentato dei corsi per tre giorni, i partecipanti allo spring camp hanno anche visitato la Città Proibita, Piazza Tian'anmen, il Palazzo d'estate, la Grande Muraglia, lo stadio nazionale Il Nido d'Uccello e il Centro Acquatico Nazionale nel quartiere olimpico. Nel suo diario, l'italiana Simona Marchetta ferma i ricordi di questi giorni di visita…

"tra le cose che non dimenticherò...

il panorama che si gode salendo i gradini della grande muraglia a Badaling...

il Palazzo d'Estate con gli anziani che si ritrovano la mattina per cantare, fare esercizio fisico e scrivere i caratteri cinesi con l'acqua..."

Per Marco questa non è la sua prima volta a Beijing. Sei anni fa ci è stato per un breve soggiorno. Ai suoi occhi, nell'arco di 6 anni, Beijing da un lato è cambiata molto, ma da un altro lato è rimasta così come la ricordava.

"Mi ricordo che sei anni fa Beijing era tutta un cantiere, fervevano i preparativi per le olimpiadi, quindi c'erano cantieri ovunque, si stavano costruendo il parco olimpico, la CCTV Tower e anche numerose linee della metropolitana. Quando sono arrivato ovviamente erano in costruzione, quindi non ho potuto vederle ultimate. Sei anni fa la Cina mi è sembrato un Paese pieno d'energia e pieno di fiducia nel futuro. La gente era serena e felice, nonostante la vita difficile e faticosa. I cinesi lavorano duramente per costruirsi un futuro. A distanza di 6 anni, in occasione di questa mia seconda volta in Cina, devo dire che ero molto curioso di vedere e verificare di persona come la Cina, e in particolare Beijing, si fossero trasformate in quest'arco di tempo. Devo dire che questa città, dopo l'era dei cantieri per le Olimpiadi, mi ha lasciato una profonda impressione. Voglio sottolineare che, per cominciare, nonostante le olimpiadi siano finite, e le costruzioni e i cantieri sono stati ultimati, continuano ad esserci numerosi cantieri e si continua a costruire parecchio, nuove metropolitane, nuove strade e nuovi palazzi. Quindi dopo sei anni, Pechino ha visto molti cambiamenti rivoluzionari. Mi viene da pensare che si è sempre così. La seconda cosa che mi ha colpito positivamente è che nonostante Pechino sia in continua rivoluzione e in continuo cambiamento, e non sia mai uguale a se stessa, abbia conservato la stessa atmosfera, come se l'anima di Pechino continui a rimanere fedele alla città. Quello che voglio dire è che Pechino cambia, ma il cuore delle persone invece non è cambiato, questo secondo me è positivo. Ho una buona immagine del carattere di Pechino e dei pechinesi, mi piacerebbe che restassero così."

Dopo sei giorni di attività a Beijing, il 7 marzo i partecipanti allo spring camp sono partiti per Xiamen, una città costiera della provincia del Fujian, a sud della Cina, molto famosa per la cultura etnica degli Hakka e l'isola Gulangyu, un giardino sul mare. L'agenda a Xiamen è stata ben organizzata dall' Overseas Education College dell'Università di Xiamen.

Dopo la cerimonia, gli studenti che stanno seguendo un corso per l'insegnamento della lingua cinese si sono offerti di accompagnare i partecipanti allo spring camp nel campus universitario. L'Università di Xiamen, una tra le più belle università dell'Asia, ogni giorno può accogliere al massimo 1800 visitatori provenienti da tutto il mondo (prima erano almeno dieci mila, poi il numero dei turisti è stato controllato). L'università, che è stata istituita grazie ai finanziamenti dei cinesi overseas, è circondata da giardini ben tenuti e ideali per una bella passeggiata rilassante, che ospitano anche un laghetto. L'università di Xiamen si trova vicino al mare e più che come un luogo di studio, con i suoi edifici tipici della minoranza degli Hakka, sembra un incantevole parco. In quest'area si trova anche un edificio in stile buddista adibito a riunioni, conferenze e concerti. Dalla zona riservata agli alloggi si può raggiungere in pochi minuti la spiaggia dove alcuni venditori ambulanti che vendono dolcetti caratteristici richiamano i passanti con curioso suono.

I partecipanti allo spring camp hanno seguito per un giorno anche una lezione in questa Università. Dopo aver imparato delle frasi elementari per esprimere i saluti, il professore ha insegnato loro una canzone dal titolo "Amicizia".In seguito, dopo essere stati divisi in quattro squadre, hanno preso parte ad una gara musicale intonando con gioia la canzone studiata.

"Durante questi 10 giorni di intense attività, ho avuto la possibilità di condividere le mie esperienze con altre persone di diversi Paesi che non conoscevo prima o che conoscevo solo superficialmente. Abbiamo fatto amicizia e abbiamo parlato dei nostri paesi e della nostra esperienza in Cina. E' stato davvero molto interessante, non solo perché ho avuto la possibilità di approfondire la mia conoscenza della Cina e della lingua cinese, ma anche perché ho potuto conoscere la cultura di altri Paesi, come il Bangladesh, il Pakistan, o Sri Lanka, il Kenya e la Russia. Spero che continueremo a sentirci anche in futuro."

La studentessa Simona Marchetta ha trascorso per la prima volta la Festa delle Donne in Cina e nel suo diario ha descritto l'esperienza vissuta all'Università di Xiamen il giorno della festa delle ragazze, che viene festeggiata un giorno prima della festa delle donne.

"Come ho festeggiato quest'anno la festa della donna? In Cina con lo spring camp di China Radio International! In occasione della "festa delle ragazze," che in Cina si festeggia il 7 marzo, l'Università di Xiamen ha organizzato una gara "dolce", dove le ragazze dell'università si ritrovano per decorare le torte con frutta, creme e cioccolato per vincere il premio per la migliore decorazione! Anche noi dello spring camp siamo state invitate a partecipare alla gara; è stata un'esperienza divertente e unica che ci ha permesso di entrare ancora più in contatto con la cultura cinese, di conoscere nuove amiche cinesi, di praticare la lingua divertendoci e……soprattutto alla fine, come dolce ricompensa, di assaggiare due grandi fette di una buonissima torta alla frutta! Alla gara hanno partecipato anche alcuni ragazzi, le nostre amiche cinesi ci hanno spiegato che in questa giornata per festeggiare le donne, i ragazzi offrono il pranzo alle ragazze della loro classe. Sono contenta di aver festeggiato in questo modo questa festa importante per la crescita personale e professionale di tutte le bambine, ragazze e donne del mondo!"

Per i ragazzi appassionati di film di arti marziali, la lezione di Taiji nel giardino davanti al Palazzo della scienza e dell'arte dell'Università di Xiamen è stata di grande interesse. Molti di loro non avevano mai praticato il Taiji.

In questi 10 giorni, gli studenti di diverse nazionalità si sono conosciuti e hanno fatto amicizia grazie al loro amore per la cultura e la lingua cinesi e soprattutto attraverso le attività di gruppo organizzate dall'Aula Radiofonica Confucio di Radio Cina Internazionale. Alcuni di loro, che prima conoscevano poco la Cina, si sono appassionati alla cultura cinese e vogliono continuare a studiare cinese, altri invece, che studiano da più tempo la cultura cinese, grazie allo spring camp hanno imparato cose nuove. Insomma, ognuno di loro ha appreso qualcosa da quest'esperienza.

 

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