Cina: i "cinque principi" degli aiuti economici per l'estero
  2011-12-28 15:55:48  cri

Il 7 dicembre il governo cinese ha pubblicato il Libro Bianco sul commercio estero della Cina, indicando che lo sviluppo del commercio estero cinese creerà tra la Cina e il mondo un rapporto ancor più stretto, promuovendo la costruzione della modernizzazione della Cina e la prosperità economica mondiale. Nel Libro Bianco viene sottolineato in particolare che a partire dal 2008, la Cina è sempre stato il primo grande mercato d'esportazione dei paesi meno sviluppati e uno dei paesi in via di sviluppo più aperti nei confronti dei paesi meno sviluppati. Questo significa che il governo cinese ha dato importanti contributi alla promozione dell'economia dei paesi meno sviluppati del mondo ed ha adempiuto con grande serietà gli obblighi internazionali, stabilendo un'immagine di paese responsabile.

Parlando dello sviluppo economico e commerciale di un paese, le teorie sulla gestione dell'economia occidentale generalmente ci porta ad avere interesse nei confronti dei paesi che hanno o meno vantaggi comparati nell'ambito della tecnologia, dei capitali e della manodopera. In realtà la reputazione, nel bene o nel male, di un paese può anche influenzare, direttamente o indirettamente, il suo livello di sviluppo commerciale ed economico. Il cosiddetto "capitale di reputazione" è anche un importante elemento che influenza i giudizi di valore degli investitori e dei consumatori esteri e lo "spazio di movimento" di un paese nel commercio, nella politica e nella diplomazia, e per tale ragione può essere considerato un elemento chiave impercettibile come la tecnologia, la terra e la manodopera.

La crisi finanziaria e la crisi del debito sovrano sono state un duro colpo per l'economia dei paesi occidentali, ma anche la Cina, al centro dell'attenzione in quanto forza emergente, deve affrontare difficili sfide: il grande rischio finanziario, i continui conflitti commerciali, la "strozzatura" delle risorse energetiche, l'aumento senza precedenti della pressione climatica e ambientale, il grande pericolo latente nella sicurezza delle informazioni, l'interpretazione errata degli aiuti della Cina alle regioni e ai paesi arretrati dell'Africa, ecc. In merito, il governo cinese risponderà attivamente alle richieste internazionali e rispetterà le pratiche internazionali, impegnandosi a diventare un importante membro della grande famiglia internazionale.

Nel Libro Bianco, il governo cinese indica dettagliatamente che fino al luglio del 2010, la Cina ha già iniziato a fornire il trattamento di tariffe zero ad oltre 4700 merci provenienti da 36 paesi meno sviluppati, con cui sono già state stabilite delle relazioni diplomatiche, annunciando inoltre che continuerà ad ampliare l'ambito dei benefici nei confronti dei paesi meno sviluppati. Queste misure hanno promosso le esportazioni dei paesi meno sviluppati verso la Cina. Sin dal 2008 la Cina continua ad essere il primo mercato d'esportazione dei paesi meno sviluppati. L'importazione totale dei prodotti della Cina dai paesi meno sviluppati nel 2010 è aumentata del 58% rispetto a quella dell'anno scorso, occupando circa un quarto delle esportazioni di questi paesi.

Gli aiuti forniti dalla Cina all'estero hanno avuto inizio nel 1950 e negli ultimi 60 anni il concetto a riguardo da "trasfusione" si è trasformato in "produzione", le modalità di stanziamento dei fondi, prima semplificate, sono diventate diversificate e anche il modello degli aiuti, prima governativo, è diventato una sorta di "combinazione" di forze del governo e delle aziende statali e private. Ma al di là di ogni evoluzione o riforma, la posizione fondamentale degli aiuti all'estero della Cina sarà sempre conforme, di qualità, di cooperazione, di bassi profitti e umana.

Il Libro Bianco sul commercio estero cinese può al tempo stesso anche essere considerato un messaggio della Cina verso il mondo: la potenza della Cina non minaccerà la pace e lo sviluppo del mondo, anzi affronterà le difficoltà, in qualsiasi periodo, critico o prosperoso, insieme al popolo del mondo e soprattutto insieme ai paesi meno sviluppati.

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