Cina: l'aumento attenuato dell'IPC dimostra che l'inflazione è sotto controllo
  2011-08-11 19:47:38  cri

Dalle stime pubblicate il 9 agosto dall'Ufficio di Statistica cinese emerge che a luglio, l'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) della Cina è aumentato del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, 0,1 punti percentuali in più rispetto al mese precedente. A questo proposito, l'esperto cinese rivela che nonostante il nuovo record dell'IPC a luglio, il margine d'aumento è palesemente rallentato. Dall'attuale situazione, si può evincere che in un certo senso l'inflazione è sotto controllo, passando da un'inflazione alta ad una moderata.

In un'intervista concessa lo stesso giorno ai media, Yuan Gangming, ricercatore del Centro di Ricerche per l'Economia cinese e mondiale dell'Università Qinghua, ha affermato che secondo i dati dell'Ufficio di Statistica cinese, sebbene a luglio, l'IPC è rimasto alto, vista la tendenza al calo del prezzo del maiale, la pressione inflazionistica è stata ridotta come previsto.  

"Questo cambiamento e i dati sono tutti prevedibili. Nonostante l'IPC sia un pò aumentato rispetto al mese precedente, il margine d'aumento è evidentemente rallentato. A giugno è aumentato dello 0,9 punti percentuali, mentre a luglio solo dello 0,1. Pertanto, la situazione dei rincari è cambiata radicalmente. Si tratta di un cambiamento non oscillante, ma di tendenza, per cui non presenterà più un trend d'aumento fisso e sempre più forte. L'inflazione tende a stabilizzarsi, passando da alta a moderata".

Per quanto riguarda l'orientamento della politica economica cinese nel secondo semestre, nel corso della Conferenza dell'Ufficio politico del Comitato Centrale del PCC tenutasi in precedenza, il premier cinese, Wen Jiabao, ha sottolineato che la stabilizzazione del livello generale dei prezzi è ancora il primo compito della regolamentazione macroeconomica. Allo stesso tempo, occorre migliorare, a seconda dei cambiamenti della situazione, la pertinenza, la flessibilità e la lungimiranza della politica macroeconomica, in modo tale che, sia la diminuzione del margine d'incremento dei prezzi, sia la crescita economica, non presentino una grande fluttuazione.

Tuttavia, influenzata dalla crisi del debito statunitense e da quella europea, attualmente l'economia globale vive un periodo turbolento e affronta un'eventuale recessione. Yuan Gangming afferma che l'attuale ambiente internazionale ha sottoposto la politica cinese di regolamentazione macroeconomica a dure prove, da cui la necessità di vigilare sui possibili cambiamenti recessivi nel corso della contrazione.

"Attualmente la macro regolamentazione ed il controllo sulla contrazione monetaria hanno svolto un certo ruolo nel controllo di una situazione infuocata degli investimenti e dell'aumento dei mezzi di produzione, avendo un effetto costante e significativo nell'ulteriore controllo dell'inflazione. Una volta che l'inflazione è sotto controllo o presenta cambiamenti moderati, si deve fare attenzione che la produzione e la crescita economica non siano influenzate dalla una contrazione eccessiva. Attualmente, di fronte all'agitazione dell'economia mondiale e ai drastici ribassi della borsa, tutti i paesi temono la comparsa della carenza di liquidità. La cosa più urgente non è l'inflazione, ma la prevenzione contro la recessione economica. Pertanto, nelle attuali circostanze è necessario ottenere dei risultati nel controllo dell'inflazione, e che la macro politica stabilizzi la situazione, prevenga la recessione economica e regoli in modo adeguato la contrazione monetaria.

Inoltre, Yuan Gangming ritiene che, viste le varie relazioni della situazione economica cinese, il rincaro di circa il 6% sia sotto controllo ed è accettabile. Il cambiamento dell'IPC a luglio dimostra che la tendenza dell'aumento ha raggiunto quasi il picco, per cui l'indice del prossimo mese potrebbe presentare una tendenza al ribasso.

   

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