Il 22 febbraio a Beijing, il responsabile dell'organismo della supervisione per le imprese statali e vice direttore della Commissione per la Supervisione e Amministrazione del Patrimonio Statale del Consiglio di Stato, Shao Ning, ha affermato che le imprese statali devono aumentare la propria capacità ed il proprio livello dell'amministrazione internazionalizzata, amministrando con prudenza ed evitando la crisi. Egli ha rilevato che la Cina sta elaborando due documenti, al fine di rafforzare la supervisione per il patrimonio all'estero delle imprese statali. Le gravi perdite economiche avvenute all'estero devono essere chiarite e i responsabili dovranno essere sanzionati. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi lo stesso giorno presso l'Ufficio stampa del Consiglio di Stato, Shao Ning ha comunicato che, negli ultimi anni, la situazione delle amministrazioni transnazionali delle imprese statali rimane abbastanza ideale.
"Generalmente, negli ultimi anni, le imprese statali hanno ottenuto all'estero risultati positivi. Nel 2009, il volume totale del patrimonio transnazionale ha occupato il 19% del patrimonio totale delle imprese statali, con un profitto che occupava il 37% del totale. Questa cifra dimostra la buona situazione generale e la giusta strategia di andare all'estero, e che le imprese cinesi hanno molte eccellenze in diversi aspetti."
Negli ultimi anni, grazie all'aumento della capacità economica, le imprese cinesi hanno accelerato il loro processo di "andare all'estero". Secondo i dati dalla Commissione per la Supervisione e Amministrazione del Patrimonio Statale del Consiglio di Stato, negli ultimi 5 anni a livello nazionale le imprese statali hanno fatto progressi negli investimenti e nelle attività di fusione con l'estero. Nel programma "Imprese di Tianjin entrano insieme in Europa" attivato a Tianjin, una quarantina di imprese locali hanno raggiunto più di 60 obiettivi di cooperazione con imprese belghe e tedesche, per un valore totale di investimenti e interscambi superiore ai 12 miliardi di RMB. Tramite le fusioni, alcune imprese hanno ottenuto un marchio mondiale e tecnologie avanzate.
Tuttavia, le imprese cinesi affrontano anche molte crisi all'estero. Secondo quanto illustrato da Shao Ning, le imprese cinesi si distribuiscono nelle regioni con alta crisi sociale e politica. Ad esempio, la recente tensione nell'Africa del nord ha esercitato un'influenza negativa sulle imprese cinesi locali. A questo proposito, Shao Ning ha affermato che la sedi di alcune imprese è stata colpita e alcuni impiegati sono rimasti feriti. Attualmente queste imprese stanno adottando delle misure attive per tutelare il campo e gli impiegati con l'aiuto delle ambasciate cinesi del luogo.
Shao Ning ritiene che le imprese statali debbano agire con prudenza ed evitare le crisi:
"Generalmente le imprese cinesi non hanno una forte capacità di amministrazione all'estero, neanche sufficienti talenti del settore. I leader delle imprese non conoscono molto bene l'ambiente giudiziario e amministrativo all'estero. Pertanto attualmente richiediamo alle imprese centrali di prestare alta attenzione all'amministrazione delle attività all'estero, evitando la crisi, oltre che prestare attenzione alla formazione della capacità di amministrazione all'estero, elevandone concretamente la capacità."
Inoltre, Shao Ning ha riconosciuto schiettamente che per la Commissione per la Supervisione e Amministrazione del Patrimonio Statale del Consiglio di Stato, la supervisione del patrimonio transnazionale è un nuovo progetto, per cui si stanno studiando ed elaborando "Misure provvisorie per la supervisione del patrimonio transnazionale di imprese statali" e "Misure provvisorie per il controllo della proprietà transnazionale di imprese statali", elevando così l'efficacia per la supervisione del patrimonio statale all'estero.
Shao Ning ha rilevato inoltre che il fulcro della riforma delle grandi imprese statali consiste nella realizzazione di imprese pubbliche contando sul mercato capitale, realizzando la pluralità delle imprese, la capitalizzazione del patrimonio statale e l'obiettivo che le grandi imprese si concentrino ulteriormente sui settori importanti e sugli ambiti chiave.