La recente notizia dell'aumento delle riserve cinesi in valuta estera ha suscitato i sospetti di alcuni media occidentali di ingresso di hot money nel Paese. In risposta, Zhao Xijun, vice direttore dell'Istituto di ricerche sulla finanza e sulla borsa dell'Università del Popolo cinese, ritiene che sulla base del sistema cinese di controllo della valuta estera e di altri fattori, le possibilità di forti afflussi in Cina di capitali esteri sono minime.
In precedenza il governatore della banca centrale cinese Zhou Xiaochuan aveva detto che la Cina potrebbe adottare alcune misure amministrative per frenare il più possibile l'ingresso di ulteriore hot money.
Preoccupazione in Occidente sull'aumento degli hot money della Cina
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Amministrazione statale della Divisa estera, nel terzo trimestre di quest'anno la riserva di valuta straniera in Cina è salita di 107,3 miliardi di USD e il bilancio attivo dei conti correnti è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questi dati hanno suscitato sospetto tra alcuni media occidentali sul fluire dei cosiddetti hot money.
Sul sito internet del Wall Street Journal si legge che l'ampio aumento del surplus dei conti correnti mette in rilievo la pressione della Cina sull'ingresso dei capitali internazionali forti. L'agenzia d'informazione Reuter ha rilevato che dopo l'applicazione del secondo round della politica monetaria di alleggerimento quantitativo, la pressione della Cina per l'ingresso degli "hot money" sarà più intensa, trainando così l'aumento dei prezzi nel Paese.
Zhao Xijun, vice direttore dell'Istituto di ricerca sulle finanze e i titoli dell'Università del popolo cinese, ritiene che i motivi principali dell'aumento della riserva di valuta estera siano i benefici degli investimenti della Cina all'estero e l'effetto della rivalutazione del possesso di divisa estera in Cina