Cina: per la prima volta in tre anni la Banca centrale innalza i tassi d'interesse
  2010-10-21 09:02:58  cri

Le voci insistenti degli ultimi mesi sul rialzo dei tassi d'interesse sono finalmente state messe in pratica la sera del 19 ottobre, quando la Banca centrale cinese ha annunciato il rialzo dei tassi d'interesse di riferimento dei depositi e crediti di RMB degli organismi finanziari a partire dal 20 ottobre. Si tratta del primo rialzo dei tassi d'interesse da due anni e dieci mesi. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:

La sera del 19 ottobre, la Banca Popolare cinese ha dichiarato il rialzo dei tassi d'interesse di riferimento dei depositi e crediti di RMB degli organismi finanziari a partire dal 20 ottobre. I tassi d'interesse annuali aumenteranno di 0,25 punti percentuali, passando dall'attuale 2,25% al 2,5%. Ad eccezione del tasso d'interesse dei conti correnti, che non ha visto alcun rialzo, tutti gli altri tassi d'interesse dei depositi e crediti saranno regolati di conseguenza. Si tratta del primo rialzo dei tassi d'interesse da due anni e dieci mesi. Gli analisti hanno rilevato che questo aumento mira a controllare la pressione dell'inflazione e a invertire la situazione dei tassi d'interesse negativi, favorendo allo stesso tempo il contenimento delle bolle finanziarie e promuovendo uno sviluppo sano ed equilibrato dell'economia cinese.

Questo rialzo dei tassi d'interesse è arrivato un po' all'improvviso, tuttavia quasi tutti gli esperti lo ritengono "opportuno" per l'economia cinese e necessario per controllare l'inflazione e invertire la situazione dei tassi d'interesse negativi. Ding Zhijie, direttore dell'Istituto finanziario dell'Università di economia e commercio internazionale, ritiene che il contenimento dell'inflazione sia uno dei motivi principali per cui la Banca centrale ha deciso di aumentare i tassi d'interesse.  

"Visto che i principali enti economici sviluppati del mondo hanno adottato una politica monetaria abbastanza rilassata e il USD ha registrato una svalutazione, il prezzo della maggior parte dei prodotti di tutto il mondo è aumentato, causando l'ampliamento della pressione dell'inflazione verso l'interno e accrescendo allo stesso tempo le previsioni di inflazione. Attualmente, il rialzo dei tassi d'interesse favorirà il contenimento del deprezzamento, a condizione che la crescita economica non sia un problema."

Nel frattempo, l'aumento dei tassi d'interesse ha anche inviato un segnale positivo alla popolazione: lo Stato ha cominciato a regolare e controllare l'economia, eliminare la pressione causata dall'inflazione e stabilizzare il mercato monetario. Questa misura in risposta all'aumento dei prezzi è un desiderio della popolazione che ne trae profitto, ed è anche una proposta necessaria per il sano sviluppo economico e sociale. Parlando dell'influenza esercitata dal rialzo dei tassi d'interesse, il vice direttore dell'Istituto di ricerca finanziaria del Centro di ricerca per lo Sviluppo del Consiglio di Stato cinese, Ba Shusong ha affermato:

"Il moderato rialzo dei tassi d'interesse favorisce la stabilizzazione della previsione degli abitanti e ha diminuito soprattutto la sfera dei tassi d'interessi negativi, giocando un ruolo positivo nel consolidamento dei depositi bancari. Attualmente, inoltre, il contenimento delle attività speculative nel settore dei beni immobiliari sta occupando un posto importante in tutte le politiche economiche, per cui ritengo che il rialzo dei tassi d'interesse sia una politica molto importante."

Inoltre, gli esponenti del settore ritengono che, sebbene l'aumento dei tassi d'interesse non sia una misura diretta rivolta al mercato dei beni immobiliari, quest'ultimo inevitabilmente verrà ampiamente influenzato. Il rialzo dei tassi d'interesse conterrà ulteriormente l'esigenza dell'acquisto immobiliare, soprattutto quella di evitare la previsione dell'inflazione. Da un rapporto d'indagine emerge che il rialzo dei tassi d'interesse e le altre politiche restrittive di credito conterranno direttamente le esigenze di speculazioni immobiliari, che sono generalmente incitate dai "capitali poco costosi".

Quanto alla futura politica monetaria, il membro della Commissione per la politica monetaria della Banca centrale e professore dell'Università Tsinghua, Li Daokui, ritiene che attualmente la congiuntura economica interna ed estera sia abbastanza complessa e non è possibile valutare se la politica monetaria cinese sia radicalmente cambiata soltanto da un rialzo dei tassi d'interesse.

La Cina, dopo India e Brasile, è diventata un altro mercato emergente che ha scelto il rialzo dei tassi d'interesse come strumento della politica monetaria. Dopo la crisi finanziaria, per rispondere all'inflazione, da un lato, Australia, Norvegia, India, Brasile e altri enti economici hanno rialzato i rispettivi tassi d'interesse, dall'altro le banche centrali di Russia, Sud Africa e Ungheria li hanno invece abbassati. Nel frattempo, gli enti economici sviluppati come gli Stati Uniti, l'Ue, il Giappone e la Gran Bretagna mantengono ancora una politica monetaria a basso tasso d'interesse.

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