Cina: 80% dei laureati troveranno lavoro
  2010-08-04 13:18:30  cri
Di pari passo con la trasformazione dell'istruzione universitaria cinese da istituzione elitaria a popolare, il problema dell'occupazione dei laureati universitari, in continuo aumento, è sempre più seguito dal pubblico. All'inizio del luglio dell'anno in corso, in Cina i laureati hanno raggiunto quota 6 milioni e 300 mila, fissando un nuovo record storico. Recentemente il portavoce del ministero cinese delle Risorse umane e della Previdenza sociale Yin Chengji ha affermato che, entro quest'anno, almeno l'80% dei laureati universitari troverà un'occupazione. Ecco di seguito un nostro servizio in merito.

Yin Chengji ha osservato che nella situazione in cui il numero dei laureati universitari ha raggiunto un nuovo record e l'influenza negativa della crisi finanziaria globale non si è ancora esaurita, il Ministero cinese delle Risorse umane e della Previdenza sociale ha già organizzato un gruppo specializzato per l'occupazione dei nuovi laureati. Egli si è così espresso:

"Attualmente, stiamo avviando l'azione di promozione dell'occupazione dei laureati universitari insieme ai dipartimenti pertinenti, utilizzando l'applicazione dei piani di sviluppo dei posti di lavoro, di supervisione alla creazione dei posti di lavoro e di servizio e assistenza all'occupazione. Il nostro obiettivo è di portare all'80% il tasso dei laureati inseriti nel mondo del lavoro entro la fine del 2010." Secondo i dati emessi dal Ministero cinese dell'istruzione, fino al primo luglio, il tasso d'occupazione dei laureati universitari ha raggiunto il 72%; 4 milioni e 56 mila neolaureati hanno trovato un posto di lavoro.

Il direttore dell'ufficio di ricerca ed istruzione della Legge del lavoro e della Legge della previdenza sociale presso l'Accademia cinese dei rapporti del lavoro, Wang Xiangqian, ha affermato:

"Il nostro governo ha adottato misure più pluralistiche sulla soluzione del problema dell'occupazione dei laureati universitari, incluse la promozione dell'occupazione, la creazione di posti di lavoro, la formazione professionale, gli uffici di collocamento, fino all'assistenza relativa ad altri aspetti. Perciò il margine di soluzione dell'occupazione dei laureati ha visto un continuo allargamento, mentre il numero dei laureati inseriti nel mondo del lavoro è in continuo aumento.

Nella difficile situazione del mercato del lavoro, le idee precedenti di molti laureati sono cambiate, non inseguono più ciecamente i posti di lavoro ad alto reddito. Sempre più persone scelgono di assumere degli incarichi nei quartieri urbani o come funzionari nelle campagne. Il Ministero cinese dell'istruzione ha anche avviato il progetto per posti speciali dedicati agli insegnanti rurali; attualmente già 21 province hanno iniziato il lavoro di reclutamento, e si prevede che vi saranno 66 mila laureati universitari impiegati come insegnanti nelle campagne. Inoltre, nella regione costiera della Cina orientale e nelle grandi metropoli, la pressione dei neolaureati nel trovare un'occupazione è molto pesante, mentre è piuttosto agevole nelle regioni occidentali, dove il basso livello del consumo ha attratto una parte dei laureati. Il paese nativo di Zhang Lun, laureato dell'Università di tecnologie elettroniche di Xi'an, è la città di Xianyang, nello Shaanxi, regione della Cina occidentale, ed egli ha scelto di lavorare ritornando a casa.

"Ritengo che a Xianyang, l'indice di felicità è relativamente alto, perchè il traffico è molto basso, il prezzo delle case ed i consumo sono molto contenuti, qui è piuttosto facile avere una vita da benestante."

Di pari passo con l'assistenza ai laureati nella ricerca di un posto di lavoro, il Ministero cinese delle risorse umane e della previdenza sociale promuoverà la realizzazione di un sistema di servizio dell'occupazione, avviando attività di scambi nella creazione dei posti di lavoro ed organizzando il progetto di supervisione del processo di occupazione. Con questi metodi, entro il 2010 si prevede di raggiungere l'obiettivo dell'inserimento nel mondo del lavoro di altri 100mila laureati.

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