Il 19 giugno, il portavoce della Banca centrale cinese, la Banca Popolare della Cina, ha annunciato che secondo la situazione finanziaria interna ed estera e delle entrate e uscite internazionali della Cina, la Banca centrale cinese ha deciso di promuovere ulteriormente la riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio del RMB, rafforzandone la flessibilità. Secondo egli economisti, promuovere ulteriormente la riforma del tasso di cambio deriva dalle proprie esigenze.

Da tempo il tasso di cambio del RMB è seguito molto da vicino da tutti in Cina e non, così con una graduale riduzione delle influenze arrecate dalla crisi finanziaria, la discussione sul tasso di cambio del RMB è diventata sempre più accesa. Adesso la decisione della Banca centrale cinese di promuovere questa riforma ha destato molte attenzioni. A tal proposito, il primo economista della Banca Xing Ye, Lu Zhengwei, ha detto che la promozione della riforma del tasso di cambio deriva dalle proprie esigenze e le pressioni esterne non centrano nulla. Egli ha detto:

"Il tasso di cambio del RMB è uno dei problemi principali della Cina, nel corso delle operazioni le politiche monetarie cinesi hanno persistito sempre in un modello che potesse soddisfare la domanda economica interna. Questa volta la Banca centrale ha preso questa decisione tenendo conto dei cambiamenti economici interni. I principali motivi sono per primo la ripresa economica cinese che presenta un continuo consolidamento e poi la ripresa economica delle economie in via di sviluppo, rappresentate dalla Cina, che è notevolmente più rapida di quelle sviluppate rappresentate dagli Usa. Questo significa che se il RMB non avesse flessibilità, l'indipendenza e la libertà delle politiche monetarie cinesi sarebbero molto limitate, sfavorendo il controllo economico interno. In fine la crisi finanziaria in realtà ha colpito il modello di sviluppo economico cinese, perciò occorre accelerare il riassetto strutturale economico e il riassetto del tasso di cambio è alquanto normale ed è un metodo piuttosto efficace."

Il Capo dell'Istituto finanziario dell'Università di Economia e Commercio con l'Estero, Ding Zhijie è favorevole a questa scelta. Egli ha osservato che attualmente la tendenza ad una stabile ripresa economica globale è abbastanza chiara e l'esportazione cinese vive un buon ripristino, perciò in questa situazione è piuttosto appropriato approfondire la riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio del RMB.

Allo stesso tempo Ding Zhijie ha affermato che con la graduale globalizzazione economica, una continua promozione cinese del tasso di cambio favorirà la realizzazione del mutuo vantaggio con i vari paesi e a salvaguardare la Cina economicamente e commercialmente a livello internazionale. Ding Zhijie ha così spiegato:

"I cambiamenti del tasso di cambio non solo influenzano la produzione interna, ma anche i paesi che hanno rapporti economici e commerciali con la Cina, attualmente nel corso della ripresa economica globale, il ripristino della flessibilità del tasso di cambio del RMB favorirà il rafforzamento del coordinamento da parte della Cina sulle politiche inerenti agli affari economici internazionali, questo fa capire che la Cina è un grande paese responsabile ed avrà un ruolo positivo nel miglioramento dell'ambiente esterno."

Secondo il rapporto sulle politiche monetarie emesso dal Banca centrale cinese, dal 21 luglio 2005, giorno in cui la Cina ha iniziato la riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio del RMB, fino alla fine del primo trimestre di quest'anno, il tasso di cambio RMB a USD ha visto un aumento di oltre il 21%, mentre quello tra RMB e Euro è cresciuto del 9.34%. Parlando della futuro andamento del tasso di cambio del RMB, il portavoce della Banca centrale cinese ha riferito che attualmente per il RMB non si prevedono grandi oscillazioni e cambiamenti.