Per quanto riguardo la continua promozione della riforma delle organizzazioni finanziarie internazionale, Hu Jintao ha affermato che occorre terminare al più presto l'ordine dei valori del Fondo Monetario internazionale (FMI), permettere alle figure dei paesi con nuovi mercati e dei paesi in via di sviluppo di assumere gli incarichi di amministratore d'alto livello delle organizzazioni finanziarie internazionali, elevando la rappresentatività e il diritto di parola dei paesi in via di sviluppo; inoltre occorre rafforzare la costruzione delle capacità, la supervisione e la riforma del FMI, intensificando la supervisione sulle politiche macroeconomiche delle varie parti, in particolare per quelle comunità economiche che usano le riserve monetarie.

Hu Jintao ha sottolineato che la realizzazione di una crescita economica, forte, sostenibile ed equilibrata prevede un complesso decorso a lungo termine, il quale è impossibile realizzarlo in tempi brevi, perché si deve avere perseveranza e ferma promozione, inoltre si deve anche considerare la situazione nazionale dei diversi paesi e rispettandone il percorso di sviluppo e il plurarismo dei modelli.

Oltre al tema sulla finanza, come capo di Stato del paese in via di sviluppo più grante nel mondo, Hu Jintao ha avanzato in modo prioritario il problema dello sviluppo. Egli ritiene che il G20 abbia il diritto di fornire una forza motrice politica più forte, risorse economiche e una migliore garanzia del sistema. Le risorse delle organizzazioni finanziarie internazionali come la banca mondiale e il FMI devono privilegiare i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi sottosviluppati. I paesi sviluppati devono concretamente realizzare le promesse fatte sullo sviluppo dell'assistenza, sull'apertura al mercato, sulla diminuzione dei debiti della parte ufficiale, rafforzare il sostegno in capitali e tecnologia ai paesi in via di sviluppo ed innalzare la propria capacità di sviluppo ai paesi in via di sviuppo.

Durante il summit di Toronto, Hu Jintao si è incontrato con il presidente americano Barack Obama, con il presidente russo Dmitry Medvedev, con il nuovo primo ministro britannico David Cameron, con il nuovo primo ministro giapponese Naoto Kan ed altri.