Il 15 aprile l'Ufficio Nazionale di Statistica ha reso noto le cifre dell'andamento economico della Cina nel primo trimestre del 2010. In cui il Pil ha visto una crescita dell'11,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) ha avuto un aumento del 2,2%. Il portavoce stampa dell'Ufficio Nazionale di Statistica, Li Xiaochao ritiene che è in corso un ulteriore sviluppo della tendenza al rialzo dell'economia cinese, nel 2010, si potrà realizzare l'obiettivo di crescita dell'8%.

Ecco di seguito il reportage dettagliato in merito:

Nel primo trimestre, il Pil cinese ha superato gli 8 mila miliardi di RMB, con un aumento dell'11,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, la sua velocità di crescita è aumentata del 5,7% rispetto al 2009. I valori aggiunti industriali di dimensione speciale sono aumentati del 19,6%, il 14,5% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sulla questione dell'economia cinese che potrà avere un "surriscaldamento", Li Xiaochao lo ha negato dicendo:

"Nel primo trimestre, il Pil cinese ha visto una crescita dell'11,9% rispetto allo stesso tempo del 2009, e i valori aggiunti industriali di dimensione speciale hanno avuto un aumento del 19,6%, questi sono dovuti per lo più dai risultati di stimolo delle politiche, comunque anche la base molto bassa del 2009 è stata una delle ragioni. Inoltre, dal punto di vista del tasso di utilizzo dell'energia per la produzione, quello delle imprese industriali grandi e medie di dimensioni speciale è stato dell'80,6%, sebbene in rialzo del 2,1% rispetto al quarto trimestre del 2009, si mantiene ancora nella normalità."

Nel primo trimestre, gli investimenti dei capitali fissi dell'intera società sono aumentati circa del 26%; il valore della vendita al minuto dei beni di consumo ha visto un aumento di quasi il 18%. Li Xiachao ha detto che la domanda interna è già diventata una forza motrice chiave per la crescita dell'economia cinese. Secondo le previsioni iniziali, la percentuale dei contributo del consumo finale per la crescita economia nel primo trimestre ha raggiunto il 52%, il 57,9% per gli investimenti e -9,9% per il commercio estero, tra cui, i contributi del consumo sono relativamente stabili, ma il tasso dei contributo da parte degli investimenti ha visto una diminuzione notevole rispetto al 94,6% del 2009, sebbene continua ad avere una percentuale alta.

Per quanto riguarda il commercio estero, benché nel primo trimestre, l'aumento del valore dell'import-export ha superato il 40% rispetto al stesso periodo del 2009, a marzo scorso in Cina, è apparso un deficit nel bilancio dei 7 miliardi e 240 milioni di USD, causato dalla forte crescita della domanda interna della Cina che ha apportato un forte aumento dell'export. Ma l'ambiente estero nei confronti della Cina non è ancora ottimistico e la domanda estera è molto debole.

Il funzionario ha detto che la Cina continuerà a stabilizzare le politiche macroeconomiche, ma in seguito al rialzo di tutta l'economia, la Cina terrà in gran conto la flessibilità e il carattere mirato delle politiche affinché si possa realizzare l'obiettivo di crescita annua dell'8% .  

"Nel primo trimestre di questo anno, il Pil è aumentato dell'11,9%, più veloce rispetto all'obiettivo annuo previsto dell'8% , ma dobbiamo notare che l'economia del 2010 deve considerare le influenze apportate dalla base più alta della crescita economica nella seconda metà del 2009. Contemporaneamente la situazione dello sviluppo economico in futuro sarà molto complessa. La ripresa dell'economia mondiale consiste in molti fattori instabili. Ci saranno ancora molte difficoltà e contraddizioni nel corso dello sviluppo dell'economia interna. Tutto questo ci hanno dato la prova che le sfide sono ardue se vogliamo realizzare o meno una crescita del Pil dell'8%."

Secondo le cifre rese note lo stesso giorno, il CPI ha visto un aumento del 2,2% rispetto al stesso periodo del 2009, tra cui, l'aumento dei prezzi alimentari ha superato il 5%.

Le cifre mensili dimostrano che a marzo scorso, il CPI ha avuto un aumento del 2,4% rispetto al stesso periodo del 2009 e con un piccolo calo rispetto a febbraio scorso. Per ciò, gli esperti avevano prevsto il recente aumento dei tassi di interesse, ma questo ha scarse la probabilità.