Il 27 gennaio a Davos in Svizzere si è aperta, ora locale, la 40^ conferenza annuale del Forum economico mondiale della durata di 5 giorni. Il tema di questa edizione è "Migliorare la situazione mondiale: Riflessione, Riassetto e Ricostruzione", discutendo principalmente i problemi dell'amministrazione globale post crisi finanziaria e dell'economica mondiale.

Negli ultimi anni, con lo scoppio e l'espansione della crisi finanziaria globale si sono palesati i difetti e la deficienza del sistema economico mondiale. Il rafforzamento dell'amministrazione globale e la costruzione di un sistema imparziale ed efficace per affrontare i problemi globali hanno il consenso delle varie parti. Nel corso della cerimonia d'inaugurazione nel pomeriggio dello stesso giorno Klaus Schwab, fondatore e presidente del Forum Economico Mondiale, ha pronunciato un discorso affermando che dopo la crisi finanziaria nel 2008 e la crisi mondiale globale nel 2009, questo è il momento di tirare le somme e riflettere sull'origine della crisi. Soltanto trovando la fonte del problema, si potranno evitare in futuro altre crisi.

Il giorno 27 si sono tenuti oltre 40 seminari, come quello dal titolo: "Riflessione sui rischi derivati dal meccanismo del sistema finanziario", molto seguito dalle varie parti. Il cuore della polemica si è concentrato su come applicare o meno un rigoroso intervento e supervisione mentre un governo continua a soccorrere gli organismi finanziari ancora in crisi.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy, presente alla cerimonia d'inaugurazione, si è mostrato favorevole alle nuove politiche finanziarie di Obama. Egli ha affermato che alcuni personaggi ritengono che il mercato ha sempre ragione, non deve esserci nessuna limitazione senza nessun motivo da condannare. Proprio questo modo di pensare ha provocato la carenza della supervisione. L'eccessiva speculazione ha provocato alla fine una reazione a catena ed ora occorre trovare l'origine da cui è esplosa la crisi. Sarkozy ha inoltre detto che dopo che l'attenuazione della crisi gli alti direttori finanziari hanno ottenuto ancora alti premi, questo è un insulto alla parità e alla giustizia sociale, è inaccettabile. Egli ha anche lanciato un appello per costruire un nuovo sistema inerente alla nuova situazione economica, dicendo chiaramente che l'amministrazione del 21^ secolo non dovrà utilizzare le regole del 20^.

Quanto alla supervisione finanziaria, il vice capo della Banca del Popolo cinese, Zhu Min, presenti al seminario, ritiene che deve essere rafforzata la regolamentazione del sistema finanziario, in particolare si devono intensificare gli sforzi per reprimere l'attività speculativa e il settore bancario non deve mirare ad un tasso di rendimento troppo alto. In particolare la speculazione finanziaria no solo ha innescato una serie di crisi ma ha anche generato una potenziale crisi per la stabilità dei mercati finanziari futuri.

Allo stesso tempo, Zhu Min ha sottolineato che nell'oscillazione del mercato arrecata dalla crisi finanziaria globale, è importante mantenere la stabilità del tasso di cambio del Rmb, in questo modo non ne beneficerà solo la Cina ma tutto il mondo.

Rispetto all'anno scorso, i banchieri che in quel periodo hanno passato una fase critica dovuta alla crisi, sono diventati di nuovo attivi a Davos, chiedendo il diritto alla parola in qualsiasi circostanza e nei seminari dello stesso giorno hanno espresso un'opinione quasi unanime, ossia richiedere al governo di rilassare il settore finanziario. Il Capo del Barclays GB, Robert Diamone, ha fortemente criticato le nuove politiche finanziarie di Obama nei riguardi di Wall Street. Egli ha affermato che non vi è alcuna prova che dimostra la contrazione del mondo degli affari e della dimensione delle banche come risposta alla soluzione della crisi, al contrario questo cambiamento potrebbe influenzare negativamente il commercio e l'economia, invertendo la ripresa economica provocando persino una seconda caduta.

Gli analisti ritengono che in questa conferenza annuale del Forum economico mondiale, molti media hanno richiesto la necessità di una supervisione finanziaria, ma questo tipo di riforma toccherà direttamente la parte vitale di chi ha interessi bancari, quindi per costruire un nuovo ordine finanziario si dovranno superare molti ostacoli e per progredire ci sarà necessario un impegno continuo.