Cina: completa apertura all'estero del settore bancario
  2009-08-13 11:02:28  cri

Secondo le promesse collegate all' ingresso della Cina nella WTO, l'11 dicembre il settore bancario cinese ha aperto completamente le operazioni in RMB alle banche a capitali esteri con status di persona giuridica registrate nel paese, applicando standard di supervisione ed amministrazione totalmente unificati rispetto alle banche a capitali cinesi, e conferendo loro un completo "trattamento locale".

Secondo gli ultimi materiali forniti dalla China Banking Regulatory Commission, attualmente in totale 8 banche a capitali esteri hanno presentato richiesta alla commissione di trasformare le loro filiali in territorio cinese in banche con status di persona giuridica. Le 8 banche sono: HSBC, Citibank, Standard Chartered Bank, Bank of East Asia, Hang Seng Bank, Mizuho Corporate Bank, DBS Group e ABN Amro.

Secondo i "Regolamenti della RPC sull'amministrazione delle banche a capitali esteri" e i "Dettagli di applicazione dei regolamenti della RPC sull'amministrazione degli organismi finanziari a capitali esteri", recentemente varati, a partire dall'11 dicembre il nostro paese ha cancellato le restrizioni regionali e di utenza nella gestione delle operazioni in RMB in territorio cinese imposte alle banche a capitali esteri, conferendo a queste ultime un trattamento locale nel quadro delle promesse e di una prudente supervisione ed amministrazione; le banche a capitali esteri con status di persona giuridica possono quindi gestire completamente le operazioni in valuta estera e in RMB, e le loro filiali, sulla base dell'attuale ambito operativo, possono assorbire depositi fissi dei cittadini cinesi non inferiori a un milione di RMB.

A partire dalla sua adesione alla WTO nel 2001, la Cina ha mantenuto attentamente le promesse ed applicato misure di apertura autonoma verso le banche a capitali esteri, di conseguenza il numero degli organismi bancari a capitali esteri è notevolmente aumentato, con un continuo ampliamento delle tipologie e ambiti di gestione. Alla fine del settembre scorso, la Cina aveva aperto alle banche a capitali esteri le operazioni in RMB in 25 città; gli organismi bancari a capitali esteri ammessi alla gestione delle operazioni in RMB avevano raggiunto quota 111, mentre 14 risultavano gli organismi bancari con status di persona giuridica a capitali esteri e in joint-venture iscrittisi in Cina; 73 banche straniere di 22 paesi e regioni avevano stabilito in 24 città cinesi 191 filiali e sub-filiali e 183 banche straniere di 41 paesi e regioni avevano stabilito in 24 città cinesi 242 uffici di rappresentanza, con un ammontare di capitali in Cina pari a 105,1 miliardi di USD, pari all' 1,9% del totale dei capitali degli organismi finanziari del settore bancario cinese.

Nei 5 anni seguiti all'ingresso del paese nella WTO, il settore bancario cinese ha riformato sistemi e meccanismi, migliorato l'amministrazione societaria, controllato e ridotto i rischi ed applicato la trasformazione delle strategie di gestione, realizzando un notevole miglioramento della qualità dei capitali e la riduzione ad una sola cifra del tasso dei crediti in sofferenza. Alla fine del settembre scorso, le banche commerciali a capitali cinesi qualificate quanto a Capital Adequacy Ratio erano passate dalle 8 del 2003 a 66 e la percentuale dei capitali delle banche qualificate in quelli totali delle banche commerciali era salita dallo 0,6% dell'inizio del 2003 al 74%. Un gruppo di banche a capitali cinesi hanno realizzato speditamente la trasformazione azionaria, si sono quotate con successo in borsa ed hanno formato inizialmente una struttura amministrativa moderna. La Industrial and Commercial Bank of China, la Bank of China e la China Construction Bank sono ormai entrate fra le prime 10 banche internazionali.

Va notato in particolare che sotto le sempre più evidenti pressioni della competizione esterna, le banche commerciali a capitali cinesi hanno portato avanti l' innovazione, ottenendo positivi progressi in molti nuovi settori quali transazioni di derivati finanziari (financial derivative transactions), operazioni di gestione del patrimonio personale, banche digitali, carte bancarie e gestione onnicomprensiva. Attualmente 18 banche a capitali cinesi hanno ottenuto la qualifica alle transazioni di derivati finanziari e 10 a quella della gestione QDII. La dimensione delle transazioni delle banche digitali ha raggiunto i 100.000 miliardi di RMB, con un aumento annuale del 120%, mentre l'emissione di carte bancarie è passata dai 380 milioni del 2001 all'attuale 1 miliardo e 30 milioni.

Secondo personalità del settore bancario, dopo l'apertura completa delle operazioni in RMB, a lungo termine, le banche cinesi e straniere formeranno un quadro di competizione quanto a nuove tecnologie e prodotti del settore bancario, creazione di profitti e modalità di guadagno, sistemi amministrativi, istituzione di organismi, concezioni di gestione, sistemi e concezioni di supervisione ed amministrazione, ecc. mentre a breve termine il business della gestione del patrimonio personale potrebbe diventare un punto focale della concorrenza fra due parti. Tuttavia la superiorità delle banche a capitali esteri nelle concezioni di gestione, nei prodotti e servizi, ecc. e la carenza nell'istituzione di reti operative, ecc., formano un quadro di complementarità con le banche a capitali cinesi. Inoltre, visto che la maggior parte delle banche a capitali esteri ha soglie piuttosto alte, a breve i loro servizi di alta classe forse non riusciranno ancora ad interessare la comune clientela.

Durante un'intervista, un responsabile compentente della China Banking Regulatory Commission ha affermato esplicitamente che la commissione eleverà ulteriormente il livello di apertura all'estero del settore bancario, promuovendo l'approfondimento della riforma con l'apertura all'estero, elevando il livello dell'apertura con il rafforzamento della supervisione ed amministrazione e migliorando l'ambiente dell'apertura con il perfezionamento dei servizi, così da salvaguardare concretamente gli interessi dei depositanti, l'ambiente di equa concorrenza e il sicuro e stabile andamento del sistema finanziario.

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