Tibet: pastorizia, pilastro dell'economia rurale
  2009-08-13 10:38:24  cri
Negli ultimi anni grazie al grande sostegno del governo centrale e delle varie province fraterne, l'economia rurale del Tibet presenta una buona tendenza al sano e rapido sviluppo. Nel 2006 la pastorizia tibetana ha realizzato un valore produttivo di 3 miliardi di yuan, occupando il 44% di quello regionale agricolo, silvicolo, pastorizio e ittico, per cui la pastorizia è ormai diventata il pilastro dell'economia rurale tibetana.

Secondo quanto illustrato da un membro del gruppo del partito del dipartimento dell'agricoltura e della pastorizia della regione autonoma tibetana, la pastorizia tibetana vanta di abbondanti risorse di sviluppo, non solo delle risorse della prateria ma anche delle diverse razze; non solo della pastorizia su prateria ma anche di quella su zone agricole e urbane.

Egli ha poi riferito che attualmente la costruzione in corso della zona industriale di allevamento di yak, pecore tibetane, maiali e polli tibetani e mucche diventerà il punto prioritario e il fulcro dello sviluppo della pastorizia tibetana e, fornirà al mercato sempre più prodotti non contaminati e biologici, apportando effettivi vantaggi ai contadini e ai pastori.

Attualmente il Tibet ha rovesciato fondamentalmente il quadro della carenza a lungo termine dei prodotti pastorizi. Dai dati resi noti dall'ufficio di statistiche della regione autonoma tibetana emerge che nel 2006 il volume totale di carne e latte della regione ha raggiunto rispettivamente le 222,1 e 276,1 mila tonnellate.

Negli ultimi anni la regione autonoma tibetana ha regolato con impegno la struttura interna della pastorizia, sviluppando il settore particolare della pastorizia in base alle risorse e alla direzione del mercato, seguendo il principio "le cause principali dello sviluppo sono la preponderanza delle risorse, della zona e delle diverse razze". Inoltre ha avanzato il concetto di sviluppo relativo del settore, ossia "innalzare stabilmente lo sviluppo della pastorizia di prateria, sviluppare con forza il settore nelle zone agricole ed accelerare lo sviluppo della pastorizia in periferia."

Egli ha detto che nel 2006 il volume pro-capite di carne e latte del Tibet ha raggiunto rispettivamente i 77,48 e 97,48 chili. In questo senso, lo sviluppo della pastorizia ha dato evidenti contributi per migliorare la struttura nutritiva dei cittadini locali e per innalzare la qualità delle etnie.

Egli ritiene che la pastorizia sviluppata sia un importante simbolo dell'agricoltura moderna. Rispetto alla coltivazione, la pastorizia è meno limitata dal terreno. Secondo le esperienze internazionali ed interne e la situazione concreta del Tibet, è più facile che la pastorizia segua la strada della gestione intensiva e di quella a grande dimensione. Egli ha detto che l'apertura al traffico della ferrovia ha apportato al Tibet il flusso del personale, delle merci e delle informazioni, fornendo opportunità di sviluppo mai viste prima di ampliamento di apertura all'estero, di sviluppo della pastorizia nel mercato interno ed esterno e l'avvio di sfruttamento industriale della pastorizia lungo la ferrovia per il Tibet.

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