Dopo che l'Opec ha affermato che non avrebbe ridotto la produzione petrolifera per mantenere costante il prezzo del greggio, il prezzo del petrolio a livello internazionale ha assistito ad una continua flessione. Il 28 novembre, il prezzo dei futures del greggio internazionale di New York è calato del 10%, una cifra che ha sbalordito il mercato. Dopo che negli ultimi 4 anni il prezzo del petrolio si è ridotto per la prima volta al sotto di 70 dollari al barile, è continuato a calare fino al di sotto dei 67 dollari, creando il record più basso dal settembre del 2009.
La dichiarazione dell'Opec sul mantenimento della produzione petrolifera è una cattiva notizia in particolare per la Russia, il Venezuela e la Nigeria, visto che questi paesi stanno soffrendo un'enorme pressione finanziaria per il basso prezzo del petrolio.
In merito alla decisione dell'Opec di mantenere costante il livello di produzione del petrolio, il presidente russo, Putin, e i ministeri russi delle risorse energetiche ed economiche hanno affermato il 28 che la non riduzione della produzione da parte dell'Opec e l'influenza esercitata dalla decisione sul prezzo del petrolio non hanno superato le aspettative.
Lo stesso giorno, il ministro delle Risorse energetiche russo, Alexander Novak, ha affermato che il calo del prezzo del petrolio non eserciterà una grande influenza, e che il mercato riuscirà a riaggiustarsi.
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