Il 22 novembre a Vienna, il segretario di Stato Usa John Kerry ha comunicato che esistono ancora "alcune gravi divergenze" tra i sei Paesi interessati al problema nucleare iraniano (Usa, Gb, Francia, Russia, Cina e Germania) e Iran, relative all'accordo sul nucleare iraniano. Lo stesso giorno il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha affermato che la possibilità di un raggiungimento di risultati sulle trattative rimane "ancora un'incognita totale" e dipenderà dai negoziati dei prossimi giorni.
Prima del colloquio dello stesso giorno con Steinmeier, Kerry ha detto ai media che i sei Paesi e l'Iran auspicano che le trattative possano tradursi in risultati, ma che "esistono enormi divergenze tra di noi, alcune molto gravi, sulla cui risoluzione stiamo lavorando". Kerry ha poi ricordato che i sei Paesi sono uniti e agiscono in sinergia, e che molti stanno svolgendo lavori di grande importanza.