In un comunicato rilasciato il 19 novembre, il palazzo presidenziale egiziano ha affermato di accogliere favorevolmente gli sforzi dell'Arabia Saudita e di altri paesi del Golfo per riparare le loro relazioni. Dal comunicato si evince che l'Egitto sostiene con fermezza il miglioramento delle relazioni dei paesi fratelli arabi, ritenendo che ciò rappresenti un importante progresso della solidarietà interna del mondo arabo.
Il 16 novembre, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrain hanno deciso di rimandare nuovamente ambasciatori in Qatar, concludendo così la controversia già protrattasi tra loro per 8 mesi. Nel luglio del 2013 dopo che la parte militare egiziana ha dimesso Mursi dalla presidenza, il Qatar ha continuato a sostenere il Muslim Brotherhood guidato da Mursi ed ha criticato l'autorità al potere egiziana, suscitando lo scontento di Egitto, Arabia Saudita e degli altri paesi del Golfo.