Il 18 novembre a Gerusalemme, due palestinesi hanno attaccato una chiesa ebraica, causando 4 morti e molti feriti. Tra i morti vi è un poliziotto, deceduto a causa delle ferite subite durante l'attacco. Ciò ha attirato la grande attenzione dalla comunità internazionale. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e il coordinatore speciale per il processo di pace del Medio Oriente dell'Onu Robert Serry hanno espresso rispettivamente severe critiche sull'evento.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato di combattere contro gli attacchi ed ha criticato che la connivenza di Hamas e delle autorità palestinesi hanno causato l'attuale situazione.

Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha rilasciato un comunicato, affermando che l'attacco alla sede religiosa porterà soltanto a pericolosi conflitti di ancor più grande dimensione. Egli ha sollecitato le varie parti ad adottare azioni concrete per attenuare le tensioni a Gerusalemme.

Il coordinatore speciale per il processo di pace del Medio Oriente dell'Onu Robert Serry ha criticato gli attacchi, affermando che non c'è nessuna ragione di provocare morti, e si è appellato alle varie parti affinché evitino in qualsiasi modo l'ulteriore peggioramento della situazione.