Il 2 novembre, le repubbliche di Donetsk e Lugansk, regioni orientali dell'Ucraina, controllate dalle milizie armate, hanno tenuto le elezioni dei leader e parlamentari. Il presidente ucraino Poroshenko ha dichiarato che queste elezioni sono una "farsa", e l'Ue e gli Usa hanno affermato di non riconoscere la legittimità delle elezioni. Tuttavia, la Russia ha affermato di rispettare la volontà espressa nelle elezioni dal popolo nell'est del Paese. Durante la conferenza stampa tenutasi il 4 a Kiev, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Yevgeny Pelebinis, ha affermato che il ministero degli Esteri ucraino ha inviato una nota diplomatica a quello russo accusando la Russia di aver violato il protocollo di Minsk mirante alla risoluzione della questione dell'Ucraina orientale.
Durante la riunione del Consiglio permanente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) tenutasi il 4 a Vienna, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha pronunciato un discorso, affermando che le elezioni che si sono tenute il 2 nelle regioni orientali dell'Ucraina sono controproducenti per la pace e la stabilità dell'Ucraina.