Shanghai: risultati evidenti a un anno dall'apertura della zona di libero scambio
  2014-09-29 16:27:37  cri

 

Il 29 settembre ricorre il primo anniversario dall'entrata in funzione della prima zona di libero scambio della Cina continentale, quella di Shanghai. Per l'occasione, il governo cinese ha varato tempestivamente 27 misure speciali per la gestione dell'accesso alla zona, regolamentando in questo senso l'industria di sale, le agenzie di vendita per il trasporto aereo, ferroviario e delle merci, e altre industrie che presentano divieti o limiti riguardanti le politiche di investimento. Si può dire che questo sia un segnale positivo per l'allargamento della zona di libero scambio di Shanghai nel corso di questo nuovo anno.

La superficie totale della zona di libero scambio di Shanghai è di 28,78 km. In qualità di nuova zona sperimentale dell'economia cinese, essa ha assunto l'importante missione di esplorare nuove vie e modalità per l'apertura del paese. Nell'arco di un anno dalla sua entrata in funzione, per quanto riguarda la parte sull'innovazione di sistema, la zona di libero scambio di Shanghai ha ottenuto molti risultati importanti. Traendo esperienze a livello internazionale, gli uffici nella zona di libero scambio come quello della dogana, ispezione e quarantena, e della dogana marittima hanno adottato oltre 60 nuove misure innovative. Per esempio, la dogana ha adottato il provvedimento secondo è possibile "entrare prima nella zona, e poi fare la dichiarazione in dogana" per aumentare la velocità di passaggio delle merci e promuovere la facilitazione degli scambi. Allo stesso tempo, la zona di libero scambio ha introdotto un modello di gestione della lista negativa, secondo la quale "le cose non vietate dalla legge sono fattibili", aumentando ulteriormente l'apertura e la trasparenza del mercato cinese. Sulla base della lista negativa redatta nel 2013, a giugno di quest'anno è stata compilata la nuova lista aggiornata al 2014, riducendo le speciali misure di approvazione dell'accesso agli investimenti stranieri da 190 a 139. Il tasso di regolamento è pari a 26,8%.

Il vice sindaco di Shanghai, direttore della Commissione per la gestione della zona di libero scambio di Shanghai, Ai Baojun, ha fatto il punto della situazione sullo sviluppo della zona nel corso di quest'anno.

"Dopo un anno di riforma e di pratica, la zona di libero scambio ha lanciato quattro innovazioni per il sistema, riguardanti appunto il sistema di gestione degli investimenti con l'istituzione di un elenco negativo, il sistema di supervisione – stabilmente in funzione - con l'importante aspetto della facilitazione degli scambi, il sistema d'innovazione finanziaria, sostanzialmente stabilito, con l'obiettivo della convertibilità dei progetti capitali e dell'apertura dei servizi finanziari, e il sistema di supervisione in corso e al termine del progetto, con l'orientamento della trasformazione delle funzioni di governo. Per quanto riguarda la parte sulla costituzione del quadro istituzionale basato sulle norme in vigore in tema d'investimenti e scambi internazionali, sono stati ottenuti dei risultati importanti ".

La direttrice dell'Istituto di Ricerca Economica Internazionale dell'Accademia Cinese per le Moderne Relazioni Internazionali, Chen Fengyin ritiene che i settori che questa volta hanno assistito ad un'apertura non sono solo il manifatturiero e quello dei servizi, ma anche quello della sicurezza nazionale. Questo ha fatto in modo che, da Shanghai, la Cina abbia inviato un segnale di completa riforma e apertura.

"Alcuni di questi settori fondamentali riguardano il problema della sicurezza nazionale. Per esempio il settore del sale, poiché il sale è una risorsa che un paese deve padroneggiare, e questo influenza la sicurezza dei cittadini. Dobbiamo prestare anche attenzione ai servizi, all'aeronautica e all'astronautica, al settore immobiliare, a quello delle costruzioni navali, all'esplorazione petrolifera, del gas naturale e delle ferrovie. I settori che riguardano l'apertura non sono solo quello manifatturiero, dei servizi o dei settori tradizionali, ma anche quelli della sicurezza nazionale e dell'economia. Per questo motivo bisogna considerare l'estensione di questa apertura come molto grande, e questo è un beneficio per le imprese straniere e per la Cina. La completa apertura della Cina è già stata avviata a Shanghai. In futuro vedremo come ancora più misure di questo tipo saranno annunciate. "

Fino al 15 settembre, sono stati istituiti 283 progetti nella zona di libero scambio di Shanghai, insieme a 12.266 imprese. Allo stesso tempo, c'è molto entusiasmo da parte delle aziende straniere presenti, 1667, e che occupano il 13,7 % del totale. Inoltre rispetto all'anno scorso, il numero delle nuove imprese straniere entrate nella zona è aumentato di dieci volte.

Pochi giorni fa, l'Ufficio dell'Industria e del Commercio di Shanghai hanno affermato che le imprese con grande capitale registrato nella zona di libero scambio sono aumentate in modo evidente. Molte imprese cominciano a fare una scelta razionale e a stabilirsi nella zona di libero scambio. La qualità delle imprese dentro la zona è migliorata in modo evidente. Nella sala della registrazione della zona di libero scambio di Shanghai, l'amministratore delegato dell'Agenzia di trasporto canadese, IMGS, il signor, Omarn Alikhan, si sta documentando sulle politiche inerenti a questo settore. Lui e i suoi partner cinesi hanno in programma di stabilire un'agenzia nella zona per ampliare gli affari in Cina.  

"Si, oggi sono venuto qui a collezionare alcune informazioni sulla zona di libero scambio. Nel corso di quest'anno, abbiamo visto come l'organizzazione e le politiche della zona di libero scambio funzionino molto bene. Nutro molta fiducia sul fatto che quest'anno assisterà ad un maggiore sviluppo. Speriamo di poter istituire un'agenzia, esportando merci verso tutto il mondo. Al momento attuale siamo ad un nuovo inizio. Credo molto nelle mie scelte e in futuro questa zona si svilupperà ancora di più."

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