Il 25 settembre, a Beijing, il portavoce del Ministero della Difesa cinese, Geng Yansheng ha affermato che lo stato maggiore dell'esercito ha deciso di inviare un battaglione di fanteria in Sudan del Sud nel quadro di una missione di peace-keeping, assumendo principalmente il compito di pattugliamento e di protezione della popolazione civile. Si tratta della più grande missione di questo tipo all'estero cui la Cina ha partecipato. Geng Yansheng ha aggiunto che le forze di pace della Cina svolgeranno un ruolo costruttivo nel mantenimento della stabilità nel Sudan del Sud. Inoltre, per quanto riguarda il confronto sui confini tra Cina e India che persiste da tre settimane, Geng Yansheng ha affermato che la situazione è effettivamente sotto controllo.
In base alla risoluzione 2155 dell'Onu sulla quantità di soldati da inviare e sulle regole di ingaggio per le truppe dalle Nazioni Unite nel Sudan del Sud, su invito dell'Onu e dopo l'approvazione del Consiglio di Stato e della Commissione militare centrale cinese, l'esercito cinese ha deciso di dispiegare un battaglione di fanteria per una missione di mantenimento della pace nel Sudan del Sud. Sentiamo quanto detto in proposito da Geng Yansheng:
"In accordo alle richieste dell'Onu, questo battaglione di fanteria sarà equipaggiato con armi leggere per l'auto-difesa, mezzi corazzati per il trasporto di truppe e giubbotti antiproiettile, elmetti ed altri dispositivi di protezione. Svolgerà principalmente il compito di proteggere i civili, e il personale dell'Onu, insieme a quello di condurre delle missioni di pattugliamento e di scorta. Per quanto riguarda nello specifico la durata della missione, la regione in cui le truppe saranno dispiegate, insieme alla composizione del personale e del tipo di equipaggiamento, sono tutti aspetti che saranno ulteriormente determinati in consultazione con le Nazioni Unite. "
Nel 1990, la Cina ha partecipato per la prima volta ad una missione di peace-keeping dell'Onu ed è tra i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu il paese che ha inviato il maggior numero di personale. Tra le nove missioni di questo tipo sotto l'egida dell'Onu in Africa, la Cina ha preso parte a 7. La portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying ha affermato che la Cina ha inviato dei rinforzi al battaglione di fanteria dispiegato nel Sudan del Sud, e che questa costituisce un'altra importante misura di sostegno a questa missione dell'Onu. Inoltre, con l'invio di questo battaglione di fanteria nel paese africano, la Cina partecipa per la seconda volta ad una missione di pace all'estero. L'anno scorso, il governo cinese ha inviato in Mali un contingente di 170 soldati.
Inoltre, alcuni media stranieri hanno affermato che lo scopo principale della Cina nell'invio di truppe di peace-keeping nel Sudan del Sud è quello di proteggere gli interessi e la sicurezza dei cittadini e delle imprese cinesi nel paese. A questo proposito, Geng YanSheng ha chiarito che il governo cinese ha inviato delle truppe nel paese Africano su richiesta formale delle Nazioni Unite, e per attuare una missione di mantenimento della pace sotto l'egida dell'Onu.
"Secondo quanto affermato nella risoluzione del Consiglio di Sicurezza, un'importante responsabilità della missione speciale dell'Onu in Sudan del Sud è quella di proteggere i civili insieme al personale umanitario delle Nazioni Unite. Le truppe cinesi di peace-keeping si atterranno scrupolosamente al Diritto internazionale e alle autorizzazioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, secondo le proprie possibilità, fornendo protezione ai cittadini locali e al personale degli altri paesi che s'impegna in azioni pacifiche, nei soccorsi umanitari e della costruzione economica, svolgendo un ruolo costruttivo per la pace e la stabilità del Sudan del Sud.
Nel corso della conferenza stampa del giorno, un giornalista ha fatto una domanda sul confronto che va avanti da quasi tre settimane sulla questione dei confini tra Cina e India. Geng Yansheng ha affermato che, attualmente, la situazione è effettivamente sotto controllo.
"Il confine tra Cina e India non è ancora completamente delimitato e qualche volta è inevitabile che si verifichino delle difficoltà. Tuttavia, questo non influenzerà la situazione generale di amicizia e di cooperazione tra i due paesi. Per alcuni problemi che si sono presentati nelle regioni di confine, entrambe le parti hanno canali di comunicazione per risolvere adeguatamente le questioni, controllare congiuntamente la situazione e mantenere la pace e la stabilità in quelle aree. Per quanto riguarda i fatti recenti, attraverso l'azione delle autorità competenti, la Cina e l'India hanno messo in atto una comunicazione efficiente. Attualmente, la situazione è stata messa sotto controllo in modo tempestivo ed efficace. Possiamo dire che la regione di confine è in pace."