Onu: apertura del dibattito della 69esima sessione dell'Assemblea generale dell'Onu
  2014-09-25 15:53:39  cri

 

La mattina del 24 settembre, ora locale, ha avuto inizio a New York, il dibattito in seno alla 69esima sessione generale dell'Assemblea delle Nazioni Unite. Nei prossimi 6 giorni, i 193 rappresentanti dei paesi membri esprimeranno le proprie opinioni sul come rendere effettiva l'agenda per lo sviluppo dopo l'anno 2015, e sulle sfide e minacce globali, come la presenza di organizzazioni estremiste all'interno della Siria e dell'Iraq, e l'epidemia di Ebola che imperversa nei paesi dell'Africa occidentale.

Diversamente dall'anno scorso, la sede della conferenza di quest'anno è stata trasferita nella sala dell'Assemblea generale dell'Ue, preparata per questo evento. Questo sta a significare che i lavori di decorazione della sala sono stati finalmente completati. A questo proposito, nella cerimonia di apertura dello stesso giorno, il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon ha espresso parole di ringraziamento. Proprio grazie al finanziamento e al sostegno dei vari paesi membri, è stato possibile portare a termine il progetto di decorazione, completando la nuova sala della conferenza dell'Assemblea generale dell'Onu nel 21 secolo. Il Segretario ha poi aggiunto che in questo momento l'umanità sta affrontando diversi momenti di difficoltà, di conflitti e sfide.  

"I nostri cuori si sentono appesantiti per gli atti spregevoli e la morte di persone innocenti. L'ombra della Guerra Fredda ha fatto nuovamente ritorno nella nostra epoca. Abbiamo visto che la primavera araba si sta sviluppando e muovendo verso una direzione sbagliata. Sin dalla fine della Seconda guerra mondiale, non ci sono mai cosi tanti rifugiati; il numero delle persone senza dimora, e che richiedono asilo, è più grande che mai, mentre quello delle persone che chiedono assistenza alimentare e altri aiuti di emergenza è ancora maggiore."

Inoltre, il controllo dell'epidemia di Ebola, la costituzione degli obiettivi di sviluppo dopo il 2015, i cambiamenti climatici e l'eliminazione della povertà e della fame costituiscono le sfide comuni che la società umana si trova di fronte ed è necessario che i governanti dei vari paesi diano una prova di determinazione e leadership per poterle vincere. Allo stesso tempo, questi sono anche i problemi che si cercherà di discutere in questa sessione dell'Assemblea generale dell'Onu.

Nel discorso di apertura, il presidente della 69esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, Sam Kutesa ha così affermato:

"A meno di 470 giorni di distanza dal termine fissato per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo del Millennio, dobbiamo aumentare gli sforzi e accelerare i progressi nel tempo che rimane per realizzarli il prima possibile. Nei prossimi mesi, dobbiamo concentrarci per costituire una nuova agenda di sviluppo che deve essere ambiziosa e trasformativa, portando benefici reali a tutti. L'eliminazione della povertà e della fame sono l'aspetto principale della nuova agenda. Inoltre è necessario promuovere uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo, e proteggere il futuro della nostra sopravvivenza su questo pianeta, realizzando, appunto, uno sviluppo sostenibile. "

Sam Kutesa ha aggiunto che la responsabilità più importante per la comunità internazionale è quella di ricercare i mezzi sufficienti per assicurare l'attuazione del piano per lo sviluppo dopo il 2015, attraverso i capitali, il trasferimento di tecnologia e la creazione di talenti. Secondo Kutesa, tutti questi mezzi dovrebbero essere pianamente mobilitati.

Nel primo giorno di dibattito generale, oltre 30 leader di vari paesi hanno pronunciato un discorso. Come l'anno scorso, il presidente brasiliano, Dilma Rousseff e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama sono stati la prima e il secondo a pronunciare i loro interventi. L'Onu aveva chiesto ad ogni relatore di mantenersi all'interno di 15 minuti, tuttavia il discorso di Obama ne è durati 40. Buona parte del discorso pronunciato dal presidente Usa è stato un invito ai vari paesi a lottare insieme contro l'organizzazione estremista "Stato Islamico", per eradicare insieme il cancro dell'estremismo.

"Dobbiamo unirci e adottare azioni ad affrontare la minaccia degli estremisti, impedendo loro di coinvolgere nuove persone. Inoltre, la guerra contro l'estremismo non è solo una sfida importante alla sicurezza. Anche se abbiamo indebolito Al Qaeda, sostenendo la transizione del governo afgano, l'ideologia estremista si è già spostata in altre aree, soprattutto nel Medio Oriente e in Africa settentrionale. In queste regioni, un quarto di giovani non hanno lavoro."

Proprio due giorni prima del discorso di Obama, gli Usa hanno costituito un'alleanza con Arabia Saudita e Giordania, lanciando per la prima volta un attacco aereo contro l'organizzazione estremista "Stato Islamico" in territorio Siriano. Si tratta del primo attacco aereo sferrato dagli Usa in Siria, a 3 anni dallo scoppio della crisi nel paese. Il 24 settembre, attraverso la piattaforma dell'Onu, Obama ha invitato più paesi a far parte di quest'alleanza.

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