Per rispondere alle sanzioni dell'Unione Europea, il 15 settembre, la Russia ha annunciato l'attuazione di contromisure per tutelare gli interessi del proprio paese.
Il 15 settembre, il vice ministro degli Esteri russo Karasin ha affermato che dopo l'annuncio dell'UE di ulteriori sanzioni nei confronti della Russia, a quest'ultima non resta che attuare più contromisure per salvaguardare i propri interessi.
Dal canto suo, l'UE ha accusato la Russia di aver mandato la seconda spedizione di beni umanitari in Ucraina, definendone illegale la procedura dell'applicazione. Lo stesso giorno, il presidente russo Putin ha avuto due conversazioni telefoniche rispettivamente con la cancelliera tedesca Merkel e il presidente della Commissione Europea Barroso, durante le queli si è discusso il quadro ucraino.
Nel contempo, la Macedonia e la Serbia hanno dichiarato di non voler partecipare alle sanzioni dell'UE alla Russia.