UE: entrate in vigore le nuove sanzioni contro la Russia
  2014-09-12 16:15:28  cri

L'11 settembre, il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ha pubblicato una dichiarazione in cui ha annunciato che il nuovo piano di sanzioni dell'UE contro la Russia entrerà ufficialmente in vigore il 12 settembre, e l'UE ha pubblicato per la prima volta il contenuto del nuovo piano di sanzioni sul suo sito web ufficiale. Tuttavia, il piano del nuovo turno di sanzioni contro Russia è stato emanato dopo una lunga attesa, il che merita molta attenzione.

Il nuovo piano di sanzioni aumenta le restrizioni all'entrata nel mercato dei capitali dell'UE da parte russa, tra cui il divieto per i cittadini e le imprese dell'UE di fornire prestiti alle 5 banche statali russe; e il divieto di offrire finanziamenti al debito di 3 imprese di difesa russe e 3 imprese energetiche russe.

Inoltre, per i progetti di esplorazione petrolifera, l'UE non fornirà i servizi relativi alla perforazione e i test dei pozzi di petrolio. Le sanzioni coinvolgono anche il divieto di esportazione dei prodotti di duplice utilizzo, militare e civile. Contemporaneamente, è salito a 24 il numero di persone a cui è proibito l'ingresso nell'UE, e i loro capitali in UE saranno congelati, quindi il numero delle persone colpite dalle sanzioni raggiunge 119.

Il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ha pubblicato una dichiarazione in cui rivela che l'UE sottolinea da sempre la revocabilità e la flessibilità del piano di sanzioni. Prima della fine di settembre, i rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l'UE effettueranno una rivisione completa sulla base della valutazione del Servizio europeo per le azioni estere. La commissione europea e il Servizio europeo per le azioni estere avanzeranno delle proposte in base alla situazione, modificando, sospendendo o revocando una parte o tutto il piano di sanzioni.

L'emanazione del nuovo piano di sanzioni contro la Russia da parte dell'UE può essere descritto con un termine "indugio". Secondo il summit speciale dell'UE del 30 agosto, il nuovo piano di sanzioni avrebbe dovuto essere emanato entro una settimana. La sera dell'8 settembre il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ha pubblicato una dichiarazione con parole sottili, in cui rivela che l'UE ha approvato il piano del nuovo turno di sanzioni contro Russia, ma non e' stata ancora stabilita la data di entrata in vigore. Negli ultimi giorni i rappresentanti dei vari stati membri dell'UE hanno continuato a discutere sull'entrata in vigore del nuovo piano di sanzioni, che è stata decisa l'11 settembre.

Il processo di emanazione del nuovo piano di sanzioni dell'UE contro la Russia dimostra nuovamente le divergenze sulla questione all'interno dell'UE, e con le successive contromisure della Russia, le divergenze sono diventate più evidenti. Una fazione è composta da Germania, Gran Bretagna e gli altri paesi che sostengono di attuare sanzioni severe contro Russia, e hanno espresso preoccupazioni per l'accordo di tregua nell'Ucraina orientale. Dal punto di vista economico, nonostante anche l'economia tedesca abbia subito delle perdite a causa delle contromisure della Russia, tuttavia, il mercato di esportazione della Germania è principalmente rivolto all'interno dell'UE, e il volume delle esportazioni tedesche nel terzo semestre ha visto un rialzo. L'altra parte è costituita dai paesi con strette relazioni economiche e commerciali con la Russia, tra cui Italia, Austria, e Finlandia. Questi paesi non intendono attuare un nuovo turno di sanzioni contro la Russia o restano in una posizione prudente: si auspicano di cancellare o rimandare le sanzioni in occasione della firma dell'accordo di tregua dell'Ucraina orientale tra le varie parti interessate. Quindi è difficile che i vari paesi membri dell'UE possano raggiungere un consenso immediato sulla questione delle sanzioni.

Osservando il piano del nuovo turno di sanzioni, possiamo scoprire che l'iniziativa delle sanzioni dell'UE non è così determinata. Da punto di vista delle strutture commerciali bilaterali tra UE e Russia, l'esportazione della Russia verso l'UE consiste in prodotti combustibili ed energetici. Il punto più critico è che quasi il 40% del gas naturale che l'UE usa è importato dalla Russia, i tre paesi baltici, la Finlandia, la Bulgaria sono quasi interamente dipendenti dall'importazione del gas naturale della Russia. Pertanto, con l'avvicinarsi l'inverno, l'Europa conta sul petrolio e il gas della Russia, quindi non è così determinata. L'esempio più evidente è quello riguardante il nuovo turno di sanzioni che infatti non coinvolge il settore di petrolio e gas delle Russia. Un portavoce dell'UE ha affermato che i funzionari di Ucraina, Russia e UE avranno un conferenza il 20 settembre a Berlino per discutere della fornitura del gas naturale.

Il 12 settembre, il presidente della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso visiterà l'Ucraina, effettuerà dei colloqui con il presidente Poroshenko e gli altri leader dell'Ucraina, il cui tema sarà anche la situazione di sicurezza ucraina e l'attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco. Dunque, la durata e le modifiche del nuovo piano di sanzioni dell'UE contro la Russia rimangono ancora un mistero.

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