Germania: armi alle forze armate curde
  2014-09-02 14:10:29  cri

 

Finora per la Germania l'offerta di armi alle zone in conflitto era off-limits. Tuttavia il primo settembre il governo Merkel ha deciso di fornire armi ed equipaggiamenti alle zone curde dell'Iraq per resistere agli attacchi dell'organizzazione terroristica dello "Stato Islamico".

Il primo settembre, ora locale della Germania, alla vigilia del 75esimo anniversario dell'aggressione della Germania nazista alla Polonia, il governo federale tedesco ha infranto il divieto di fornire armi alle zone in conflitto, decidendo di fornire sostegno di armi alle forze armate curde dell'Iraq per combattere ulteriormente l'organizzazione estremista dello "Stato Islamico".  

Lo stesso giorno, il Bundestag ha approvato la risoluzione a maggioranza assoluta. Anche se simbolica, la votazione esprime l'intento del livello dirigenziale del paese. Nel suo intervento dello stesso giorno al Bundestag, la cancelliera Angela Merkel ha detto che l'attuale l'offerta ai curdi di sostegno di armi parte da pure considerazioni di sicurezza, e corrisponde ai casi eccezionali stabiliti dalla legge del paese che "vieta la fornitura di sostegno di armi alle zone in conflitto".   

"Se si permette a questi terroristi di conquistare un grande territorio e di formare una solida roccaforte per facilitare la ritirata e la ripresa, la nostra Germania si troverà in una pericolosa situazione. In questo senso, anche gli interessi della sicurezza del nostro paese saranno danneggiati. "   

Il Medio Oriente, dove si trova l'Iraq, è la porta dell'Europa verso l'Asia e un campo di battaglia obbligato sin dall'antichità. Per la vicinanza geografica, la stabilità o meno del Medio Oriente ha un forte impatto sull'Europa. I cosiddetti interessi della sicurezza della Germania non sono solo considerazioni dal punto di vista geopolitico, ma soprattutto timori delle ondate di profughi provocate dalla guerra, che influenzano la stabilità dell'Europa. E l'ottima performance economica della Germania nella crisi del debito europeo non ha solo attirato moltissimo personale di talento, ma anche folle di profughi dal Medio Oriente e dall'Africa del nord. Per questo, il presidente del Gruppo Parlamentare del Partito Socialdemocratico, Thomas Oppermann, ha espresso l'obiettiva necessità della Germania di fornire armi ai curdi.

"Se l'organizzazione estremista dello Stato Islamico attacca la Giordania e il Libano, queste zone che ospitano moltissimi profughi della guerra civile in Siria diventebbero ancora più instabili, provocando caos e guerre su una superficie ancora maggiore, e quindi ancora più profughi."

Il valore della partita di armi fornita dalla Germania ai curdi è di 70 milioni di euro, ossia 30 missili anticarro MILAN, 16 mila fucili mitragliatori, 10 mila granate, 40 mitragliatrici e 4 mila giubbotti antiproiettile. Secondo l'illustrazione del ministero della Difesa tedesco, tutto ciò permetterà di armare 10 mila soldati. Il governo tedesco dice di essere perfettamente al corrente dei rischi di questa fornitura. In merito, Angela Merkel ha detto:

"Anche noi ci chiediamo: se non forniamo armi ai curdi, questi terroristi come attueranno ulteriormente le loro violenze? Possiamo davvero stare ad aspettare che venga qualcuno a risolvere questa pericolosa situazione? La risposta è no. Ciò non corrisponde alla nostra consapevolezza della responsabilità verso la sicurezza internazionale".

La decisione del governo tedesco ha provocato delle forti divergenze all'interno dell'ambiente politico del paese. I Verdi e i partiti di sinistra, all'opposizione, si sono fermamente opposti perché la Germania verrebbe così coinvolta in una guerra e le armi potrebbero "cadere in cattive mani ". Il presidente del gruppo dei Verdi, Anton Hofreiter, ha affermato:

"In futuro, queste armi potrebbero stimolare l'escalation delle contraddizioni tra il governo centrale iracheno e la regione curda del nord".

In merito, il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha detto che non si può escludere che le forze armate curde usino le armi fornite dall'Occidente per combattere per i propri interessi, ossia per cercare di fondare uno "Stato Curdo". Per ridurre i rischi, la quantità di armi fornita dalla Germania è all'interno di una sfera adatta, così da impedire che i curdi utilizzino le armi in eccesso per formare un arsenale da usare in futuro per altri scopi.

Usa e Iran hanno già fornito armi alle forze armate curde dell'Iraq. All'interno dell'Ue, Francia, Gran Bretagna e Italia hanno anche deciso di fare lo stesso.

 

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