Il 31 agosto il re di Thailandia, Bhumibol Adulyadej, ha firmato un decreto reale, in cui approva ufficialmente la formazione del nuovo governo ad interim. Secondo quanto appreso, il nuovo governo è composto da 32 persone, 11 delle quali con background militare, incluso il primo ministro Prayuth Chan-ocha.
Il 26 scorso, il re Bhumibol Adulyadej ha ufficialmente nominato 29° premier del paese il presidente del "Comitato nazionale per il mantenimento della pace e dell'ordine" e comandante delle forze terrestri, Prayuth Chan-Ocha, incaricandolo di scegliere degli esponenti "qualificati" come ministri del gabinetto partecipanti all'amministrazione statale. Il 29 Prayuth ha avanzato alla Segretaria del palazzo reale la lista dei candidati, che è stata approvata ufficialmente domenica scorsa. Secondo la lista, già pubblicata, molti comandanti militari occuperanno delle importanti posizioni nel nuovo gabinetto.
Nella lista, comprensiva di 32 persone, l'incarico di premier del governo ad interim è assegnato al comandante generale delle forze terrestri Prayuth Chan-ocha; quelli di vice premier, responsabile degli affari della sicurezza, e di ministro della Difesa vanno al generale d'armata, Prawit Wongsuwan, ex-comandante generale delle forze terrestri e ministro della Difesa del governo di Abhisit Vejjajiva; il generale d'armata Thanasak Patimaprakorn, capo supremo delle tre forze dell'esercito, servirà come vice premier incaricato degli affari esteri, e come ministro degli Esteri; il consigliere del "Comitato nazionale per il mantenimento della pace e dell'ordine", Wissanu KreaNgam, diventa vice premier responsabile degli affari della Giustizia. Quest'ultimo ha già annunciato le dimissioni dagli incarichi di presidente del consiglio di amministrazione retti in due organismi. Anche molti altri esponenti nominati ministri hanno annunciato le dimissioni dalle posizioni dirigenziali svolte in banche o istituzioni. Secondo quanto appreso, dei 32 membri del gabinetto, 11 provengono dall'esercito e 2 sono donne. In base al piano di Prayuth, il governo ad interim governerà il paese in coordinamento con il "Comitato nazionale per il mantenimento della pace e dell'ordine", in un anno effettuerà una riforma a 360 gradi del paese, e alla fine del 2015 terrà le elezioni generali, da cui nascerà un governo eletto dal popolo.
La lista dei membri del nuovo governo ad interim rientra fondamentalmente nelle previsioni del mondo esterno. Il presidente del Partito Democratico, Abhisit Vejjajiva, afferma che la lista non esula dalle sue aspettative. Non è difficile vedere che il premier Prayuth ha fatto una scelta accurata dopo profonde riflessioni, e che i membri scelti corrispondono alle indicazioni della riforma elaborate dal Comitato nazionale per il mantenimento della pace e dell'ordine. C'è quindi da credere che la maggioranza della popolazione spera che i membri del nuovo gabinetto svolgano i loro compiti con un atteggiamento corretto e onesto, e si impegnino a risolvere i vari problemi che il paese ha di fronte, in particolare quelli economici.
In merito alla lista del nuovo gabinetto, che in precedenza aveva innescato illazioni, l'Istituto di sondaggi di opinione dell'Università di Bangkok ha fatto delle ricerche, da cui emerge che il 78,6% degli intervistati sostiene la nomina di Prayuth a primo ministro e ministro della Difesa. Nel frattempo, oltre metà degli intervistati riconosce che più della metà dei membri del nuovo gabinetto sono alti comandanti militari, e quasi la metà ritiene che gli incarichi alla parte militare permettano di mantenere la neutralità politica e di evitare le lotte politiche, ma il 34% si dimostra contrario, e pensa che gli incarichi ministerali debbano andare a dei professionisti. Quanto all'insediamento di comandanti militari ai posti di ministri delle Finanze o del Commercio, oltre l'80% degli intervistati non è d'accordo, e ritiene che i dipartimenti economici debbano andare a personalità con esperienze nell'economia e nella finanza.
Secondo gli analisi esterni, il fatto che un terzo del gabinetto Prayuth sia composto da personalità con background militare dimostra che il governo militare reggerà il paese come minimo per un anno. La concentrazione dei poteri di premier, responsabile del Comitato nazionale per il mantenimento della pace e dell'ordine, e comandante generale delle forze terrestri, su Prayuth creerà delle forti sfide alle scelte politiche per far riprendere l'economia statale e la stabilità sociale, così da raggiungere gli obiettivi promessi di eliminare le divisioni sociali e por fine alla corruzione. Alcuni media stranieri arrivano addirittura ad ipotizzare che Prayuth possa non tenere le elezioni alla fine del 2015. Quindi è ancora da vedere se la parte militare della Thailandia governerà il paese in modo onesto e retto, e restituirà i poteri al popolo secondo il calendario.