Minsk: incontro bilaterale tra i leader di Russia e Ucraina
  2014-08-27 17:12:28  cri

Il 26 agosto, a Minsk in Bielorussia, si è tenuto un colloquio a tre fra l'Unione doganale, l'Ue e l'Ucraina, cui hanno preso parte il presidente bielorusso, Aleksandr Lukašenko, il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, insieme al capo di stato ucraino, Petro Poroshenko, all'alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Catherine Ashton, al commissario europeo per l'energia, Gunther Oettinger, e a Karel De Gucht, commissario europeo per il commercio nella Commissione Barroso. In merito a questo giro di colloqui, i media si sono concentrati sulle ultime notizie riguardanti la crisi nelle regioni ad est dell'Ucraina e sugli sviluppi delle relazioni tra Russia e Ucraina in occasione della visita a Minsk dei leader dei due paesi.

Lo stesso giorno, Putin e Poroshenko hanno iniziato i loro interventi illustrando le proprie opinioni sulla situazione attuale, in base a diversi aspetti. La sera stessa, su invito del presidente bielorusso Lukasenko, si è tenuto un colloquio bilaterale tra i leader di Russia e Ucraina. Nel corso dei precedenti incontri multilaterali, Putin si è reso conto di come un colloquio a tre fra l'Unione doganale, l'Ue e l'Ucraina potesse costituire una buona occasione, per tutte le parti interessate, di discutere le questioni nate in seguito alla firma dell'accordo tra Ucraina e Ue, e soprattutto riguardo quello sulla cooperazione con i paesi membri dell'Unione doganale. Putin ha inoltre aggiunto queste parole:

"La Russia rispetta sempre le scelte fatte dal popolo di un paese sovrano, e quelle di tutti i paesi in merito alla loro vita politica, e non si oppone ad alleanze militari ed economiche. Tuttavia, auspichiamo che queste azioni non provochino danni agli interessi dei paesi che prendono parte ai contatti a livello internazionale, e che non dovremo essere noi a pagarli".

Putin ha affermato che i paesi membri dell'Unione doganale sono i partner commerciali esteri dell'Ucraina, e che fino alla fine del 2013, il volume del commerio bilaterale tra Unione doganale e Ucraina ha raggiunto i 50 miliardi di dollari, uguale al volume commerciale totale tra l'Unione e i suoi partner dei paesi occidentali. La proporzione costituita dal mercato dell'Unione doganale nelle attività di esportazione dell'Ucraina è del 30%. Putin ha inoltre indicato che la messa in atto dell'accordo tra l'Ucraina e i paesi membri dell'Ue provocherà almeno 100 miliardi di danni economici alla Russia.

"Il nostro intero sistema industriale e agricolo sarà colpito, e questo influenzerà la velocità di sviluppo dell'intera economia nazionale e il tasso di occupazione di cittadini. Anche in Bielorussia e in Kazakistan sarà così. La Russia non potrà ignorare questa situazione e dovrà adottare delle misure per proteggere il suo mercato".

In merito all'ancora difficile situazione in Ucraina orientale, Putin ha ribadito che il dialogo costituisce l'unica via d'uscita dalla crisi. In occasione del suo discorso durante il colloquio multilaterale, il presidente ucraino, Poroshenko, ha affermato che questo incontro a tre potrà decidere delle sorti dell'Europa, e persino del mondo.

"Oggi a Minsk, si deciderà del destino del mondo e dell'Europa. Questo è il significato del nostro incontro. Dobbiamo trovare l'unica, giusta soluzione. Spero che al termine dei colloqui di oggi sarà possibile raggiungere un accordo su alcune delle questioni più importanti: prima di tutto il rispetto dell'autorità e dell'integrità territoriale di tutti i paesi, compresa l'Ucraina".

Poroshenko ha detto che l'obiettivo di questa sua visita è quello di porre fine ai conflitti e di invitare la Russia, la Bielorussia e il Kazakistan ad appoggiare la sua soluzione alla crisi nelle regioni orientali dell'Ucraina.

Al termine della riunione multilaterale, i leader di Russia e Ucraina hanno avuto un colloquio bilaterale di circa 2 ore. Durante la conferenza stampa a margine dell'incontro, Putin ha affermato di aver concordato con Poroshenko la ripresa del dialogo con l'Ucraina sulla questione energetica, e ha inoltre aggiunto che esistono ancora molti problemi tra i due paesi - legati ai loro interessi e a quelli dell'Ue – che rimangono in attesa di soluzione. Secondo il capo di stato russo, questo colloquio di Minsk non avrà effetti immediati sulle relazioni russo-ucraine, né eserciterà un'influenza diretta nei confronti della crisi in Ucraina orientale, ma è necessario credere che tutte le parti interessate siano riuscite a compiere un grande passo sulla via della soluzione di questi problemi.

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