Hollande: richiesta al premier francese di formare un nuovo governo
  2014-08-26 17:39:02  cri

Il 25 agosto, la situazione politica in Francia ha assistito ad un cambiamento drammatico, il premier francese Manuel Valls ha presentato le sue dimissioni al presidente Hollande, il quale in seguito gli ha chiesto di rinnovare la squadra di governo. Il 26, sarà annunciata la lista dei nomi dei nuovi membri dell'esecutivo.

La mattina del 25, l'Eliseo ha pubblicato una nota in cui si legge che il presidente francese Hollande ha ricevuto le dimissioni consegnate dal premier Valls e gli ha chiesto di formare un nuovo governo per mantenersi in linea con la direzione della politica di sviluppo da lui elaborata. Secondo quanto affermato nella nota, nei prossimi giorni sarà annunciata ufficialmente la lista dei membri del nuovo esecutivo. Il pomeriggio del 15 agosto, il premier Valls ha avuto un incontro separato con 18 membri dell'attuale governo per ascoltare le loro opinioni. Nel corso della conferenza stampa seguita all'appuntamento, il ministro dell'Economia e della Ripresa produttiva francese Arnaud Montebourg, ha comunicato la sua speranza che il premier possa garantirgli maggiore libertà di azione. Il giorno stesso, il ministro della Cultura francese ha inviato una lettera aperta al presidente, annunciando le proprie dimissioni. Alcuni capi dei partiti di opposizione hanno commentato questo fatto, affermando che il Partito socialista ha già perso molte "sedie", e hanno invitato il presidente Hollande a sciogliere il governo il prima possibile.

Ad aprile, Hollande ha nominato Valls nuovo premier, conferendogli l'incarico di formare un governo. Questa volta, la decisione di dimettersi maturata da Valls è dovuta alle gravi divergenze tra i membri del governo e la politica economica proposta da Hollande. Il pomeriggio del 25 agosto, durante una conferenza stampa, il ministro dell'Economia Montebourg ha affermato che l'attuale, rigida politica economica, insieme all'aumento del tasso d'interesse, costituiscono la ragione del continuo stato di crisi economica in cui versa il paese. In precedenza, sia Montebourg che il ministro dell'Educazione hanno criticato pubblicamente la politica di Hollande, ritenendo che la sua promessa di corretta direzione dell'economia, di crescita economica e dell'occupazione non si sia stata mantenuta. Montebourg ha inoltre affermato che in qualità di ministro dell'Economia, dovrà affrontare questa situazione e trovare una via d'uscita, e che il governo necessiterà di un grande coordinamento. Nel frattempo, il ministro francese dell'Educazione, Benoit Hamon, ha lanciato un appello, affinché la politica economica proposta da Hollande favorisca la competitività delle imprese e aumenti la capacità di consumo delle famiglie attraverso una riduzione della pressione fiscale.

Inoltre, attualmente il parlamento francese sta preparando un disegno di legge in ambito di amministrazione finanziaria per l'anno 2015, e Hollande ha in progetto di annunciare misure di riforma in diversi settori tra cui quello delle abitazioni, degli investimenti e dell'industria. I media francesi ritengono che le divergenze tra il presidente Hollande e il ministro dell'Economia sono esplose in un periodo assai sensibile per la politica economica, e che l'esecutivo guidato da Valls - che ha assunto il suo incarico ad aprile scorso - potrebbe passare alla storia come il governo più breve della Quinta Repubblica Francese.

I media francesi hanno affermato che il fattore principale che ha portato alla formazione di un nuovo governo ha a che fare con le divergenze presenti al suo interno, ma c'è un motivo più profondo, legato alla stasi dell'economia francese. Secondo quanto illustrato dai dati pubblicati il 14 agosto dall'Istituto Nazionale di Statistica francese, non c'è stata crescita del PIL nel secondo trimestre dell'anno, e questa è stata la seconda volta che si è verificato questo fenomeno. Il ministro delle Finanze ha annunciato il giorno stesso un ritocco al ribasso della previsione di crescita economica per quest'anno e per quello successivo. La stima di velocità della crescita economica per il 2014 è passata dall'1% allo 0,5%, mentre quella del 2015 non sarà superiore all'1%. L'obiettivo di riduzione del deficit al 3,8% non potrà essere raggiunto, e il suo rapporto rispetto al PIL sarà superiore al 4%.

In base ad un'ulteriore indagine, a causa della stasi economica, l'indice di popolarità del presidente e del premier francese hanno assistito ad una flessione. Quello del premier è calato al 36%, dal 58% registrato all'inizio del suo mandato nell'aprile 2014, mentre quello di Hollande ha già raggiunto il punto più basso, e l'attuale 17% corrisponde certamente al più importante record negativo registrato dall'inizio del suo mandato, a maggio del 2012.

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