Il 18 agosto, il Ministero del Commercio cinese ha tenuto una conferenza stampa di routine, per rendere nota la situazione degli affari commerciali nei primi 7 mesi dell'anno. Secondo le statistiche, a luglio, l'uso effettivo degli investimenti esteri da parte della Cina ha visto un sostanziale declino. A questo proposito, il portavoce del Ministero del Commercio, Shen Danyang, ha affermato che la volatilità degli investimenti esteri non ha nulla a che fare con l'applicazione della legge anti-monopolio, e si prevede che, a livello annuale, l'uso di questi investimenti sarà uguale a quello dell'anno scorso. Il portavoce ha anche comunicato la previsione che gli investimenti cinesi all'estero quest'anno vedranno una crescita del 10% su base annua. Segue il nostro servizio sull'argomento:
Con il recente rafforzamento delle indagini anti-monopolio da parte del governo cinese, a livello internazionale ci s'interroga se l'importante riduzione degli investimenti esteri in Cina sia stata causata proprio dalle indagini condotte nei confronti delle imprese straniere. Tuttavia, in occasione della sorsa conferenza stampa al Ministero del Commercio cinese, il portavoce, Shen Danyang non si è dimostrato d'accordo con questa interpretazione.
"Dalle statistiche già pubblicate possiamo vedere come da gennaio a luglio, l'uso degli investimenti stranieri da parte del settore dei servizi ha assistito ad una crescita relativamente rapida, mentre quello dell'industria manifatturiera è diminuito. Crediamo che nel processo di rafforzamento e ristrutturazione economica interna, sia normale che i dati che attirano gli investimenti stranieri subiscano delle fluttuazioni. Queste da sole non posso riflettere la tendenza generale, e non possono essere necessariamente collegate alle indagini anti-monopolio condotte nei confronti delle aziende straniere."
Allo stesso tempo, Shen Danyang ha anche affermato che l'indagine anti-monopolio non è diretta soltanto a società estere, e ha comunicato la previsione che la quantità di investimenti stranieri adoperati a livello annuale sarà come quella dell'anno scorso.
"Negli oltre 30 anni di riforma e di apertura, le imprese ad investimento estero sono diventate una parte importante dell'economia della Cina e svolgono un ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale, mentre le operazioni condotte della stragrande maggioranza di queste imprese sono legali. Crediamo che la maggior parte di loro continuerà le sue operazioni in Cina, e che il loro ritorno non sarà minacciato da qualche caso sporadico di irregolarità."
Shen Danyang ha affermato che il governo cinese continuerà ad accogliere gli investitori stranieri in Cina, ma anche che prenderà misure attive per l'apertura e l'ottimizzazione dei servizi d'investimento internazionali, tutelando efficacemente i diritti legittimi e gli interessi delle imprese straniere, così da creare le migliori condizioni esterne per uno sviluppo stabile e l'allargamento della cooperazione tra investitori cinesi e stranieri.
I dati sulle importazioni ed esportazioni nel mese di luglio, pubblicati di recente dall'Amministrazione Generale delle Dogane della Cina mostrano come la forte esportazione e la più debole importazione, abbiano portato il surplus commerciale a raggiungere un livello record nel mese di luglio.
"A luglio, la crescita delle esportazioni della Cina verso le 4 economie principali UE, USA, Hong Kong e ASEAN ha visto un aumento relativamente grande. Questi sono i nostri 4 principali mercati per le esportazioni, e costituiscono circa il 60% dell'intero mercato. Attualmente, le esportazioni commerciale sono già in aumento, ma queste deve ancora fronteggiare l'instabilità della domanda sui mercati internazionali, gli attriti commerciali ancora in crescita, e il fatto che non si sia ancora costituita una sostanziale superiorità a livello nazionale. Dunque, c'è ancora grande pressione per il completamento degli obiettivi di lavoro dell'anno, e c'è bisogno di fare sforzi maggiori."
Shen Danyang ha anche previsto che il totale del valore delle importazioni e delle esportazioni del settore dei servizi cinese supererà, nel 2014, i 600 miliardi di dollari.