Il 6 agosto, la Commissione Statale per lo Sviluppo e la Riforma cinese ha confermato che Chrysler e Audi hanno condotto azioni di monopolio e che verranno per questo senz'altro punite nel prossimo futuro; si stanno inoltre conducendo indagini per accertare se Mercedes-Benz stia conducendo o meno azioni di monopolio. Gli esperti hanno osservato che recentemente la Cina sta assistendo a un continuo approfondimento delle indagini antitrust, tuttavia queste non sono rivolte in particolare alle compagnie multinazionali.
I prezzi delle auto importate in Cina sono da tempo eccessivamente alti. Prendiamo a esempio un modello di Land Rover, il cui prezzo interno nel 2013 era pari a 2 milioni e 798 mila RMB; in Gran Bretagna, il prezzo dello stesso modella era di soli 835 mila RMB, meno di uno terzo di quello in Cina.
Zhang Zhiyong, critico automobilistico, ha indicato che le compagnie di auto estere quali Mercedes-Benz stanno da tempo conducendo azioni di monopolio nel mercato cinese.
"Le azioni di monopolio di Mercedes-Benz nel mercato automobilistico cinese sono uguali a quelle delle altre compagnie automobilistiche, e risultano evidenti negli ambiti di vendita delle nuove auto e dei servizi. Nell'ambito delle vendite delle nuove auto, vengono controllati i prezzi delle vendite dei commercianti e viene limitata la loro sfera di gestione; nell'ambito dei servizi, i canali e i prezzi dei pezzi di ricambio delle auto dei commercianti e i prezzi dei servizi sono seriamente controllati dalle compagnie produttrici automobilistiche quali Mercedes-Benz, il che viola la 'Legge antitrust' cinese."
Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato che a partire da giugno avrebbe iniziato a investigare i potenziali comportamenti di monopolio presenti in vari settori, incluso quello automobilistico. A luglio, Mercedes-Benz ha preso misure immediate, diminuendo i prezzi delle auto del 20% rispetto a quelli del set passato; Jaguar, Land Rover e FAW-Volkswagen hanno in successione abbassato i prezzi delle auto e delle parti di ricambio.
Il portavoce della Commisione Statale per lo Sviluppo e la Riforma cinese, Li Pumin, il giorno 6 ha confermato che numerose compagnie automobilistiche conducono azioni di monopolio, e che la Commissione sta continuando a portare avanti le indagini pertinenti.
"Al momento, l'indagine della Commissione per lo sviluppo e la riforma di Shanghai su Chrysler e l'indagine dell'Assessorato dei prezzi di Hubei su Audi sono quasi terminate: è stato provato che le due imprese hanno effettivamente esercitato azioni di monopolio, ed è stato dichiarato che verranno punite nel prossimo futuro. L'indagine su Mercedes-Benz è ancora in corso."
Wang Xiaohua, ricercatrice dell'Istituto di legge dell'Accademia cinese di Scienze sociali, ha rivelato ai giornalisti che le recenti indagini antitrust sulle imprese multinazionali di Microsoft e Mercedes-Benz sono del tutto normali, e che le indagini antitrust della Cina non mirano soltanto alle imprese estere.
"Perché la 'Legge antitrust' ha un regolamento, ossia il divieto di abuso di posizione dominante sul mercato. Qualcomm e Mercedes-Benz detengono una posizione dominante nel proprio mercato, e nel caso di abuso di posizione dominante, è del tutto normale che ricevano un'indagine da parte delle forze dell'ordine antitrust. Ritengo che anche se queste sono tutte compagnie multinazionali, ciò non significa che la legge antitrust cinese miri in particolare alle compagnie estere, infatti i nostri dipartimenti antitrust hanno anche indagato Maotai, Wuliangye, China Unicom, China Telecom, ecc., tutte compagnie interne e anche statali."
Wang Xiaohua ha osservato che se le azioni di monopolio delle imprese automobilistiche di Audi e Mercedes-Benz dovessero essere confermate, "(Sulle imprese di monopolio) In base al 47° regolamento della 'Legge antitrust', in primo luogo bisogna porre termine alle azioni illegali perpetrate; inoltre, le forze dell'ordine antitrust hanno la facoltà di punire con multe dell'1-10% dell'importo delle vendite di mercato della prima metà dell'anno. Tuttavia, oltre alle multe, le imprese possono ricorrere alla promessa. Se le forze dell'ordine ritengono che la promessa delle imprese potrà eliminare la preoccupazione del limite di competizione, esse potrebbero accogliere la promessa."