Secondo il documento "Opinioni inerenti la promozione della riforma del sistema anagrafico", pubblicato il 30 luglio dal Consiglio di Stato cinese, la Cina s'impegnerà per far risiedere in città cento milioni di migranti rurali e altri residenti permanenti. I lavoratori migranti rurali costituiscono il corpo principale dei migranti rurali: come consentire loro di integrarsi veramente nelle città, aiutarli a risolvere i problemi di sostentamento e le preoccupazioni per il futuro, e promuovere l'equiparazione dei servizi pubblici? Quali soluzioni hanno proposto le Opinioni in merito?

I lavoratori migranti rurali sono la nuova forza lavoro della Cina, cresciuta con il rapido sviluppo dell'industrializzazione e dell'urbanizzazione a partire dalla riforma e apertura del Paese. Alla fine dello scorso anno, il volume totale nazionale dei lavoratori rurali ha raggiunto quota 269 milioni, di cui 166 milioni costituito da migranti rurali. Alla fine di giugno 2014, i lavoratori migranti rurali hanno addirittura raggiunto quota 174 milioni.

Secondo gli esperti, per promuovere concretamente la cittadinizzazione della popolazione agricola migrante, non basta fornire aiuto per modificare il certificato di residenza, ma urge soprattutto risolvere i problemi di sostentamento e le preoccupazioni per il futuro nelle città, realizzando cioè l'equiparazione dei servizi pubblici. In merito, il professore del Dipartimento di Ricerca per la Pubblica Amministrazione della Scuola nazionale di amministrazione cinese, Zhu Lijia, ha affermato che questo documento è solo un documento programmatico, e che è ancora necessario aspettare la sua attuazione e gestione da parte dei governi locali. Dato lo sviluppo economico irregolare in molte regioni della Cina, le finanze locali subiranno una pressione enorme durante il processo di promozione della cittadinizzazione della popolazione agricola migrante.

"Dato lo sbilanciato sviluppo regionale, vi è un divario relativamente grande tra aree urbane e rurali. Durante il processo di riforma del sistema anagrafico, i governi locali devono offrire alcune risorse finanziarie per pagare i costi dei lavoratori migranti rurali relativi alle spese di alloggio, di educazione, mediche e di sicurezza sociale. A livello finanziario si incorre in un collo di bottiglia, un problema su cui i governi locali devono riflettere nel processo di urbanizzazione, effettuando in maniera ordinata l'urbanizzazione e la cittadinizzazione basandosi sulla propria situazione di sviluppo economico e sociale, o sulla situazione del reddito locale."

Zhu Lijia ha aggiunto che la promozione dell'occupazione è il fondamento che consente alla popolazione rurale migrante di integrarsi nelle città. Tutte le aree devono dare primaria importanza alla necessità di espandere l'occupazione dei lavoratori migranti rurali, sviluppando vigorosamente il settore dei servizi che ha grandi bisogni sociali ed è in grado di ospitare la maggior parte dei lavoratori migranti rurali:

"L'occupazione è fondamentale. Se alla popolazione migrante manca il posto di lavoro e la possibilità di arricchirsi, sarà molto difficile ottenere una sicurezza sociale più sostenibile e sicura. Attraverso l'espansione dell'occupazione e l'aumento della richezza sociale, le entrate fiscali dei governi locali consequenzialmente si amplieranno, il che darà un sostegno importante alle spese per l'istruzione, mediche e sanitarie dei lavoratori migranti."

Inotre, le Opinioni hanno anche rilevato che al momento attuale non si può ricorrere al ritiro dei diritti volti ai contadini che intendono stabilirsi in città, tra cui il diritto contrattuale alla terra, il diritto d'uso di fattorie rurali e il diritto di distribuzione del reddito collettivo. Il vice segretario dell'Ufficio del gruppo dirigente per i lavori rurali del governo centrale, Zhao Yang, ha affermato che il documento enfatizza la necessità di riservare questi tre diritti ai contadini, al fine di spianare loro la strada per iniziare il processo di cittadinizzazione e rendere tale processo più agevole.

"La nuova urbanizzazione costituisce un processo storico assai lungo. Nel percorso di ingresso dei contadini nelle città, non sono soltanto loro ad aver bisogno di un processo di adattamento graduale, ma anche i governi delle città, che nel percorso devono offrire ai contadini servizi pubblici di uguaglianza; si tratta dunque di un problema di resistenza e di un processo di miglioramento graduale. Il motivo per cui il documento propone di riservare ai contadini che intendono stabilirsi in città i sovrastanti tre diritti è proprio quello di lasciar loro la libertà di entrare e uscire liberamente, e far sì che la promozione del processo di urbanizzazione diventi più agevole e armoniosa."