Cina: inevitabile calo dei prezzi degli immobili
  2014-07-28 19:56:55  cri

 

Il 28 luglio, l'Accedemia Cinese di Scienze Sociali ha pubblicato il Rapporto semestrale sullo sviluppo immobiliare della Cina nel 2014. Secondo il rapporto, durante i primi sei mesi del 2014, il volume e il valore delle vendite delle abitazioni commerciali della Cina hanno riscontrato una crescita negativa. Il mercato immobiliare nazionale ha avuto un avanzo strutturale. Il rapporto prevede anche che sarà inevitabile il declino a breve termine dei prezzi degli immobili, ma che tuttavia a lungo termine la domanda del Paese per le abitazioni urbane sarà forte e il punto di svolta della domanda apparirà nel 2020.

Secondo il Rapporto semestrale sullo sviluppo immobiliare della Cina nel 2014 pubblicato dall'Accademia Cinese delle Scienze Sociali, nei primi sei mesi, i prezzi degli immobili delle città di medie e grandi dimensioni in Cina hanno in generale avuto una leggera diminuzione. Il mercato immobiliare ha avuto un surplus strutturale. Il volume degli affari è in ribasso mentre il volume e il valore delle vendite hanno riscontrato una crescita negativa. Il dottore dell'Istituto di strategia economica dell'Accademia Cinese di Scienze Sociali, Zou Linhua, ha affermato:

"Fino a giugno 2014, di 70 città di medie e grandi dimensioni, solo 8 città hanno visto un aumento dei prezzi degli immobili rispetto alle statistiche precedenti, mentre il numero delle città con un calo dei prezzi è aumentato a 55; mentre fino a gennaio 2014, soltanto 6 città avevano riscontrato un calo dei prezzi. Il mercato nazionale degli immobili ha avuto un avanzo strutturale con il volume degli affari al ribasso e il livello di scorte in salita. Una concreta manifestazione di tali dati è da riscontrarsi nelle effettive scarse vendite delle abitazioni nelle città di medie e piccole dimensioni; nei primi sei mesi del 2014, anche il mercato immobiliare delle grandi città ha riscontrato scarse vendite. Secondo le statistiche, da gennaio a giugno 2014, la superficie dell'area vendibile delle abitazioni commerciali della Cina è stata di 420 milioni di metri quadrati, con una crescita negativa del 7.8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; il valore della vendita è stato di 2560 miliardi di RMB, 9,2% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; alla fine di giugno 2014, la superficie dell'area di vendita delle residenze commerciali è stata di 359 milioni di metri quadrati, con un aumento del 25% rispetto alla fine di giugno del 2013."

Secondo il direttore dell'Istituto degli studi sulle Città e la Competitività dell'Accademia Cinese delle Scienze Sociali, Ni Pengfei, lo sviluppo delle abitazioni della Cina affronta attulmente una serie di problemi, tra cui la bolla dei prezzi delle abitazioni e dei terreni, il grave magazzino, l'alta quota di abitazioni sfitte e la preoccupante qualità delle case. In merito a tali problematiche, Ni Pengfei ha consigliato al governo di non interferire indebitamente e di garantire lo sviluppo stabile e sano del mercato degli immobili nel rigoroso rispetto dei principi di "orientamento classificato", ed ha altresì proposto di coltivare nuovi punti di crescita.

"Bisogna innanzitutto far svolgere un ruolo decisivo al mercato. Durante la mediazione, il governo deve prendere misure soltanto nel caso vengano superati gli indicatori. Il mezzo principale delle misure amministrative è l'acquisto limitato. Per quanto riguarda le città di primo e secondo livello, mi pare inopportuno rilassare o revocare il criterio di restrizione dell'acquisto; però, per le città di terzo e quarto livello, o alcune città di secondo livello, i prezzi degli immobili sono gravemente diminuiti, quindi si possono prendere diverse misure. In secondo luogo, si deve accelerare la riforma e formare una nuova forza. Dobbiamo coltivare, standardizzare e migliorare al più presto il mercato delle vecchie costruzioni, delle case di seconda mano e degli affitti."

Per quanto riguarda la tendenza del futuro mercato immobiliare della Cina, stando al Rapporto, il calo dei prezzi degli immobili sarà inevitabile a breve termine, tuttavia a lungo termine, tra il 2020 e il 2035 apparirà il punto di svolta della domanda per le abitazioni urbane della Cina. Zou Linhua ha affermato:

"Vi sono domande per i nostri immobili, dunque il mercato immobiliare non potrà avere un crollo completo. Attualmente, le richieste dei residenti hanno visto un mutamento, passando dalla necessità di "avere una casa" a quella di "abitare meglio". La forza motrice della gente di migliorare le proprie condizioni abitative non ha ancora dato segni di stanchezza. Si tratta di una stima a lungo termine per la tendenza del futuro mercato immobiliare. Per quanto riguarda le previsioni a breve termine, si può sintetizzare affermando che la situazione di offerta e domanda subirà una trasformazione, passando dalla "domanda che supera l'offerta" a un "avanzo strutturale". I prezzi degli immobili entreranno inevitabilmente in una fase di assestamento che durerà 2 o 3 anni."

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