Il 24 luglio la Commissione per gli Affari dei diritti umanitari dell'Onu ha reso noto le osservazioni conclusive sulla deliberazione del sesto rapporto periodico sull'effettuazione del Giappone della "Convenzione internazionale sui diritti civili e politici", esigendola a garantire che il problema sulle donne di conforto abbia un indagine indipendente, efficace ed giusto.
La Commissione ha presta attenzione all'atteggiamento contraddittorio della parte giapponese. Secondo la quale, per un lato, il Giappone ha riconosciuto che durante la Seconda Guerra Mondiale, la parte militare giapponese reclutò, trasportò ed amministrò tramite i mezzi di costrizione e di intimidazione le "donne di conforto", violando le loro volontà; per un altro lato, il Giappone ha affermato che le "donne di conforto" non erano obbligatorie.
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