Sono passati sette giorni dallo schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines, e continuano i lavori atti a fronteggiare le conseguenze dell'incidente, accompagnati da un ampliamento dell'area di ricerca. A oggi non sono tuttavia ancora stati avviati i lavori d'indagine e accertamento sul luogo dell'incidente. Il gruppo di esperti per l'indagine tecnica, composta da esperti provenienti da Malaysia, Inghilterra e Stati Uniti, è arrivato a Kiev il 19 luglio, ma non è ancora giunto sul luogo dell'incidente a causa della situazione instabile nelle zone di guerra a est del Paese.
Fino alla sera del 20, sul luogo dell'incidente sono stati ritrovati i corpi di 247 vittime, e secondo quanto reso noto dal responsabile dell'Agenzia nazionale per le situazioni d'emergenza dell'Ucraina, una volta portati a termine i lavori di ricerca nell'attuale area di 32 chilometri quadrati, l'area di ricerca verrà ampliata fino a raggiungere 50 chilometri quadrati e comprenderà zone abitate e regioni precedentemente non coperte; verrà inoltre effettuata una seconda ricerca nella zona già coperta.
Lo stesso giorno, il vice premier ucraino Volodymyr Groysman ha affermato che il governo ucraino e le milizie dell'oriente del Paese hanno raggiunto un accordo preliminare sul trasporto delle vittime dell'incidente, stabilendo che le celle frigorifere e il processo di trasporto verranno supervisionate dagli osservatori dell'OSCE. Tuttavia il 20 luglio il treno che avrebbe dovuto trasportare parte delle vittime non ha lasciato la stazione. Secondo quanto affermato, al momento tra le milizie locali e il governo ucraino vi sono ampie divergenze in merito a dove trasportare i corpi. Il leader delle milizie di Donetsk Alexander Borodai ha affermato che i corpi delle vittime potranno essere trasportati solo dopo l'arrivo del gruppo di esperti. L'OSCE ha già cominciato a negoziare sulla questione con le milizie dell'oriente del Paese in materia.
Le milizie dell'Ucraina orientale e il governo ucraino tengono visioni differenti sul deliberato ritardo del processo d'indagine. Il governo ucraino ritiene che entrando nella parte orientale del Paese, la sicurezza del gruppo d'esperti verrà minacciata. Il vice premier nonché presidente della Commissione d'indagine sulle catastrofi Volodymyr Groysman ha affermato che la parte ucraina non è in grado di proteggere la sicurezza degli esperti internazionali nelle regioni controllate dalle milizie. Egli ha anche affermato che l'Ucraina intende aiutare gli esperti ad arrivare nel luogo dell'incidente. Il presidente ucraino ha già messo a disposizione un volo speciale per gli esperti, che tuttavia potrà solo trasportarli nella zona relativamente più sicura dell'oriente del Paese.
Inoltre, per quanto riguarda la localizzazione della "scatola nera", il 20 luglio il leader delle milizie di Donetsk Alexander Borodai ha confermato che le milizie locali hanno trovato uno strumento simile che è già stato trasportato a Donetsk. Essi non sono tuttavia intenzionati a consegnarlo a Kiev, ma lo farebbero avere direttamente al gruppo di esperti.
Attualmente molti paesi occidentali capeggiati dagli USA attribuiscono la responsabilità dell'incidente alla Russia; in merito all'accusa dei paesi occidentali, la Russia ritiene che al momento non si dovrebbero fare "presupposizioni soggettive", e che la priorità sia quella di garantire lo svolgersi delle indagini sull'incidente. Il Ministero degli Esteri russo ha affermato che molti paesi hanno pubblicato spiegazioni in merito alle cause dell'incidente aereo prima dell'inizio dell'indagine, in modo da fare pressione per il suo svolgimento, il che ha messo la Russia in una posizione di difficoltà. Il 20 il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il premier olandese Mark Rutte, durante il quale le due parti hanno sottolineato che al fine di garantire lo svolgimento indipendente e obiettivo dell'indagine, è necessario garantire che gli esperti internazionali raggiungano al più presto il luogo dell'incidente, realizzando al contempo il cessate il fuoco nella parte orientale del paese, soprattutto nella zona in cui si stanno effettuando le ricerche.
Lo stesso giorno Putin ha tenuto colloqui telefonici separati con il premier tedesco Angela Merkel, il premier australiano Tony Abbott, e il primo ministro britannico David Cameron. Durante la telefonata con Cameron, Putin ha sottolineato che il conflitto armato nell'oriente dell'Ucraina è la causa primaria alla base della tragedia aerea. La Russia intende fornire tutti gli aiuti necessari per lo svolgimento delle indagini, e prima della conclusione dei lavori d'indagine, non devono essere pubblicate conclusioni e dichiarazioni di carattere politico. Durante la telefonata con Merkel, Putin e Merkel hanno rilevato che è innanzitutto necessario che le due parti del conflitto interno all'Ucraina forniscano le condizioni necessarie per lo svolgimento di un'indagine indipendente e obiettiva.
Inoltre, tra le vittime dell'incidente del volo MH17, ci sono 28 cittadini australiani e 9 residenti permanenti in Australia in possesso di passaporti di altri paesi; l'Australia è il primo tra i paesi europei a ritenere responsabile la Russia. Durante il colloquio telefonico con il premier australiano Tony Abbott, Putin ha informato Abbott sulle procedure dettagliate che la Russia ha adottato per promuovere lo svolgimento dell'indagine sull'incidente aereo. Le due parti hanno sottolineato che si devono evitare dichiarazioni politiche prima della conclusione dell'indagine.
Secondo quanto riferito il 20 dai media locali della Malesia, il ministro degli Esteri malese Hishammuddin Hussein ha invitato la comunità internazionale a fornire aiuto, e ha incitato le parti interessate ad assumersi la propria responsabilità per garantire l'ingresso del gruppo di indagine malese nel luogo dell'incidente. Egli ha inoltre rilevato che le 4 cose più importanti sono garantire l'ingresso in sicurezza nel luogo dell'incidente, permettere al gruppo di indagine malese di entrare nel luogo dell'incidente, accertarsi in merito ad eventuali prove ancora presenti sul luogo dell'incidente e chiarire chi trasporterà i corpi delle vittime e il luogo in cui verranno trasportati.